Senza girarci attorno: è un periodo strano, si sa. Ed è un periodo in cui soprattutto i festival stanno soffrendo molto: perché sono in tanti ad annunciare, a dire “Andiamo avanti!”, ma poi per cause di forza maggiore costretti a tirarsi indietro o a rimodulare in modo brusco la line up. Scoraggiante e sconfortante visto dagli occhi del pubblico: lo sappiamo, lo viviamo sulla nostra pelle. Ma ricordate, chiunque organizzi concerti ed eventi in una fase come questa è semplicemente un eroe (…al contrario di chi aggira le leggi con l’escamotage del bar, del servizio ristorante, dello stabilimento balneare: li capiamo, va bene, però ecco, lì l’eroismo è assente, è la voglia di cavarsela).
Un eroe, sì. Controlli raddoppiati, capienze contingentate, Green Pass, aumento del personale (e sua formazione per non sgarrare rispetto alle regole anti-Covid): se quest’estate siete andati o andrete ad un qualcosa con della musica di mezzo, e quel qualcosa non è l’escamotage di cui si diceva, dedicate almeno dieci secondi dei vostri pensieri a chi si è fatto un mazzo incredibile per permettervi di passare una bella serata, una bella giornata.
A Jazz:Re:Found, quest’anno, dovete dedicare anche qualcosa di più. Perché ad oggi non solo ha deciso di andare avanti, scegliendo il primo weekend di settembre (dal 2 al 5, per la precisione) e confermando la location stupenda di Cella Monte. Ma lo ha fatto veramente in grande, grandissimo stile. Eccome. Già la prima tornata di annunci valeva da sola il festival: Apparat, Venerus, Khalab, DayKoda, Studio Murena, LNDFK, Ze In The Clouds, TUN, tanto per citare i principali – e noi sinceramente già saremmo stati entusiasti così, molto entusiasti. Diteci se sbagliamo. E invece, ecco la seconda tornata di annunci ora, in pieno agosto, e sono dei colpi notevolissimi che garantiscono lo stare bene, ma lo garantiscono davvero tanto. Danilo Plessow (aka Motor City Drum Ensemble), Nu Genea, Lefto, Luca Trevisi, Gino Grasso, Rocco Pandiani, North Of Loreto, Jaxx Madicine, Bada-Bada, Ma Nu!, Andrea Passenger, Whodamanny, Cristian Bevilacqua ed Angie Back To Mono – messi più o meno in ordine discendente di fama, ma non necessariamente di bravura – sono tutti artisti che hanno una tale cultura musicale da potervi far “viaggiare” sia da seduti che da “ballati”; anzi, proprio il contesto particolare di incertezza e regole stringenti potrebbe spingerli a tirare fuori set (ancora più) sorprendenti, avventurosi, esaltanti.
In line up, tutti artisti con una tale cultura musicale da potervi far “viaggiare” anche da seduti, non solo da “ballati”; anzi, proprio il contesto particolare – tra incertezza e regole stringenti – potrebbe spingere a tirare fuori set ancora più sorprendenti, avventurosi, esaltanti
E non vi abbiamo nemmeno fatto tutti i nomi. Eh no. Perché volevamo spendere qualche parola in più per Coco Maria, che a suo modo rappresenta la profonda corrispondenza di sensi che c’è tra Jazz:Re:Found e Worldwide, il “giardino dei sensi” di Gilles Peterson: lei è uno degli ultimi nomi che Peterson ha lanciato nell’empireo, e JRF è una bella prova per vederne la consistenza. O volevamo anche parlare di Luigi Ranghino, pianista jazz dal grandissimo gusto ed eleganza, capace di muoversi anche sui linguaggi del digitale (pure con un signore di nome Ricardo Villalobos) o della musica black più “liquida”; musica black “liquida” che pure Kidd Mojo e Veezo affrontano in maniera strepitosa, sono fra gli strumentisti più illuminati d’Italia in tal senso. Così come volevamo parlare di Carlot-ta e Marta Del Grandi, entrambe coinvolte nell’ultimo progetto spin off di JRF, entrambe con un talento pazzesco e con la capacità di piegare alla propria sensibilità ed al proprio gusto un reticolo musicale che attraversa folk, elettronica, soul, blues, indie, world. O infine volevamo parlare di Wax Up!, il progetto dove Luca Barcellona – uno dei più grandi calligrafi al mondo, nonché ex b-boy e writer molto cazzuto – sfoga la sua passione per il collezionismo musicale di qualità assieme a Vittorio Barabino.
Tanta, tantissima roba. Verrebbe da dire, e probabilmente è proprio così: la più bella edizione di sempre di Jazz:Re:Found, almeno sulla carta. Di sicuro quella più di classe, più capace di lavorare sulle sfumature, sulle dinamiche, sulle sensibilità, sulle eleganze. Immaginarsi tutto questo ben di dio artistico in un posto pazzesco come Cella Monte – un paese piemontese davvero magico che pare fatto apposta per ospitare il festival e diventare per un weekend lungo una immaginifica “repubblica indipendente del jazz reinterpretato” – già ora riempie il cuore. Insomma: salvo cataclismi, colpi di scena, colpi di coda pandemici e DPCM, sareste davvero pazzi a farvi sfuggire una edizione così. Qui trovate i biglietti, qui le info, e per dare un’ultima spinta alle vostre intenzioni per il primo weekend di settembre vi mettiamo qui sotto la line up completa giorno per giorno. Immaginatevi lì. Immaginatevi felici. Se tutto andrà bene, lo sarete – e lo sarete parecchio
Giovedì 2 settembre
San Quirico
Ma Nu!
Ecomuseo
TUN – Torino Unlimited Noise
Main Stage
Lndfk
Nu Genea
Venerdì 3 settembre
San Quirico
Andrea Passenger
Lefto
Khalab
Whodamanny
Ecomuseo
Marta Del Grandi
Main Stage
Studio Murena
MCDE
Sabato 4 settembre
Casaccia
Wax Up!
Cristian Bevilacqua
Cinque Quinti
Luigi Ranghino
Yoga w/ Jazz:Re:Found
JZ:RF Talks / Arcipelago
San Quirico
Ma Nu! b2b Andrea Passenger
Luca Trevisi & Gino Grasso
Ecomuseo
Kidd Mojo & Veezo
Goedi (Jaxx Madicine)
North of Loreto
Ze in the Clouds
Main Stage
Joan Thiele
Venerus
Domenica 5 settembre
Casaccia
Wax Up!
Giulio Pecci
Cinque Quinti
Luigi Ranghino
Yoga w/ Jazz:Re:Found
JZ:RF Talks / Arcipelago
Carlot-ta
San Quirico
Mono Jazz
Angie BacktoMono
Coco Maria
Ma Nu! b2b Andrea Passenger
Ecomuseo
Bada Bada
Jab
Main Stage
Apparat
DayKoda