Jennifer Cardini, da più di 15 anni sulle scene europee della musica elettronica e techno. É considerata da molti un icona della musica elettronica, una delle prime dj donne ad esportare i propri set a Berlino alla fine degli anni novanta. Resident, giovanissima, nei templi parigini Rex e Le Pulp, in questa intervista ci racconta delle sue origini musicali, dai primi rave, agli after in Italia, Radio Deejay, sino a Correspondant, storico party al Rex e da circa due anni etichetta da lei fondata. Passato, presente e futuro di una vera artista underground.
Parlaci dei tuoi inizi. Come sei entrata in contatto con il mondo della musica elettronica?
Ho scoperto la musica elettronica nel sud della Francia da dove vengo, avevo 18 anni, quando un amico mio vecchio amico, mi portò ad un rave… fu subito amore. Poi vennero le lunghe trasferte in Italia, a quei tempi si tenevano i migliori after-party con Leo Mas, Mario Scalambrini, Francesco Farfa che suonavano roba molto deep, divennero il momento migliore del mio fine weekend. Ho iniziato così a registrare un radioshow su Radio Deejay, sono sicura che molti lettori della mia età se lo ricorderanno! Successivamente, ho scoperto Aphex Twin, LFO, Detroit, Chicago…insomma…è andata così…ho comprato dei giradischi, ho iniziato a comprare i dischi ed eccomi qui dopo 20 anni!
Rex e Le Pulp. Due club due anime. Parigi e Colonia dove vivi ora, due città, due anime. Kompakt e Correspondant due label ed un unica famiglia. Non è un caso. Quali segreti nascondono questi dualismi? Come ti arricchiscono umanamente ed artisticamente queste situazioni?
Divertente questa cosa, non ci avevo mai pensato. Per quanto riguarda le famiglie, dimentichi Kill The Dj Family. Davvero, non so dare altra spiegazione a questo dualismo se non che, vivo, incontro persone, stringo amicizie, mi innamoro… amo Colonia e Parigi, sono entrambe la mia casa, amo la frenesia di Parigi, i parchi e la gentilezza delle persone di Colonia. Sarebbe molto triste legarsi a solo una di queste due città, entrambe sono piene di bella gente, ottimo cibo ed ottima musica. Per quanto riguarda Rex e Pulp, sono complementari: Rex è il tempio della techno, Pulp della alternative. Stessa cosa per Kompakt, più pop e techno e Kill molto più dark, alternativa, a volte punk. Ho bisogno di queste differenze, mi hanno formato come persona, come dj e mi fanno star bene! Per Correspondant, beh, ho deciso che ero vecchia abbastanza per creare la mia piccola famiglia.
Molti djs che gravitano nella scena elettronica hanno legato il loro successo alla creazione di un party. Quanto ha influito nella tua carriera la serata correspondant al Rex?
Non solo i party Correspondant, ma soprattutto il Rex luogo dove si tengono da circa dieci anni, hanno un ruolo importantissimo nella mia carriera, mi hanno permesso di conoscere molte persone che adoro, come ad esempio Michael Mayer, grazie al quale è iniziata la mia relazione con Kompakt il quale mi ha permesso di dare una ulteriore svolta alla mia carriera rendendola internazionale. Il Rex mi da la totale libertà di invitare chi voglio, molte persone hanno avuto la prima esperienza come dj a Parigi proprio al Rex come ad esempio accadrà per Barnt, ospite ad aprile. É stupendo avere così tanta libertà. Ai Correspondant, mi occupo del warm up, amo quel momento, mi permette di suonare musica più lenta, più mentale, influenza molto anche le scelte della mia etichetta, soprattutto per quanto riguarda le compilation. Credo che senza questi eventi l’etichetta non esisterebbe, essi sono il cuore.
Tutte le tue produzioni sono caratterizzate da un mix di sonorità tecno ed atmosfere raffinate. É il french touch? Oppure è l’unione tra le influenze di Parigi e Colonia?
Non so esattamente cosa diano queste due splendide città, di sicuro influenzano il mio stato d’animo, il mio essere, tuttavia, Detroit, Chicago, l’ambient e la new wave hanno un ruolo fondamentale nelle mie melodie delle mie produzioni. Amo allo stesso modo le sonorità deep, i giri ipnotici e i ritmi house più pesanti. Le mie produzioni sono un mix di tutto ciò che mi fa muovere e ballare.
Parlaci un po della tua etichetta Correspondant.
A marzo è uscita la nostra prima label compilation che racchiude le produzioni esclusive di artisti come Barnt, Daniel Avery & the deadstock’s33, Cora Novoa, Daniel Maloso, Philipp Gorbatchev, solo per fare alcuni nomi. Abbiamo in programma una release al mese. Molte delle produzioni si collocano tra 110 e i 120 bpm e durante la realizzazione della compilation mi sono resa conto che è molto “cinematografica”, con una sua storia. Quest’anno è stato fantastico, sono molto contenta di tutti gli artisti che ho incontrato e del supporto che hanno dato alla label.
La prima uscita del 2013 sulla label Correspondant “Palazzo D’Inverno” è stata affidata a Crono, un artista italiano. Parlaci di lui è di questo disco.
Crono è un artista fantastico e realmente completo, con una visione concreta delle cose e una spiccata sensibilità, veramente, lo adoro. Sta lavorando ad un progetto live che comprende anche un apporto video che non vedo l’ora di vedere. Presto ci sarà una sua nuova produzione e devo ammettere di essere molto orgogliosa di avere al mio fianco un italiano, essendo anch’io italiana per metà.
A proposito di giovani artisti. Ritieni che ci sia ancora spazio per farsi notare? Secondo te cosa manca nelle molte produzioni di oggi?
Certo che c’è spazio altrimenti sarebbe triste e claustrofobico. Negli ultimi dieci anni sono emersi molti artisti, ho visto alcuni fare della musica pazzesca con il computer, altri usare strumenti analogici ma alla fine conta solo la creatività. Se qualcosa manca nelle produzioni, credo sia dovuto al fatto che la maggior parte delle persone vuole la stessa cosa e per raggiungerla usa la stessa formula.
Che tipo di supporto usi nei tuoi dj set (vinilie, cds, traktor)? Che rapporto hai con le nuove tecnologie del mixing?
Dopo aver usato per qualche anno i programmi digitali, sono tornata al vinile anche se i demo e i promo li tengo su chiavette USB. Non voglio entrare nella discussione se siano meglio i vinili o meno, alla fine ciò che fa un buon dj è la musica, non il supporto. Sono annoiata da questo stupido e lungo discutere su cosa sia meglio o no…chissenefrega! Io so che dopo aver provato di tutto, i vinili sono meglio per me e sono felice essere tornata ad utilizzarli.
Quali sono i progetti per questo 2013?
Naum Gabo feat. Hugo Capablanca e un bellissimo remix di Daniel Maloso e Red Axes, come prima uscita, sono una loro grande fan, due fantastici remix da Rebolledo and Marc Houle come seconda uscita. Molti degli artisti presenti nelle prime uscite della label ritorneranno per un EP, come nel caso di Offset, Pulp e Outcast. Dopo questi impegni inizieremo a lavorare alla seconda compilation.
Nel 2011 sei stata insegnante al FFF Girls Bootcamp di Singapore. Quale consiglio vuoi dare alle donne ed in generale a chiunque voglia iniziare la carriera di dj?
Guardatevi sempre alle spalle!
English Version:
Jennifer Cardini, for more than 15 years on the European scene of electronic music and techno. It’s considered by many as an icon of electronic music, one of the first female dj to export their set in Berlin in the late 1990s. Resident, young, in two of the major Parisian club, Rex and LePulp, in this interview tells us of his musical roots, from early rave, the after-party in Italy, the Radio Deejay experience, until Correspondant, historical party at Rex and, about two years, the label founded. Past, present and future of a true underground artist.
Let’s talk about your roots. How did you come in contact with the world of elettronic music?
I discovered electronic music in the South of France where i come grew up. I was around 18 when an older friend of mine took me to a Rave. I fell i love directly. Then I discovered clubs and we took long drives to Italy, They had the best after parties there, with Leo Mas, Mario Scalambrini, Francesco Farfa. At this time they were playing very deep stuff and those after hours became the favourit moments of my weekend. I also started recording an italian radioshow on Radio Deejay. I’m sure many readers that are my age must know it. Later i discoverd Aphex Twin, LFO, Detroit, Chicago and that was when i got some turntables and started to buy records. And here i am 20 years later!
Rex and The Pulp. Two clubs two souls. Paris and Cologne, where you live now, two cities, two souls. Kompakt and Correspondant two labels and a single family. It’s not a coincidence. What secrets conceal these dualisms? How do you enhance humanly and artistically these situations?
That’s funny, I never thought about it this way. In terms of family you are forgetting Kill the dj, though! I really don’t have any other explanation for these double settings other than: i live, meet people, build friendship, fall in love, move. I like that Cologne and Paris are both my “home”. I need the excitement of Paris and the parcs and kindness of people from of Cologne! It would be sad if i belonged somewhere and just there. There are just too many nice people, nice music and nice food out there. Regarding Rex and Pulp, they were complimentary: temple of techno for Rex and Alternative and Queer for Pulp, same for Kompakt who is more about pop and techno and Kill the dj who is more raw and dark, even punk sometimes. I need those differences in my life, they build me as a person and as dj and they make me happy! For Correspondant, well maybe I decided I was old and wise enough to start my own little family!
Many djs who gravitate in the electronic scene they tied their success to create a party. How many was/is important the Correspondant night in your career? From which idea/need was born?
Correspondant parties, but even more the Rex club where they are based since nearly 10 years have a major role in my carreer. I met a lot of people i adore there. Like Michael Mayer for example, that was the begining of my relation to Kompakt who are booking me since then and made my carreer taking an international step! Rex gives me the total freedom to invite who i want. Lots of people had their first Paris experience there, which will again be the case with Barnt in April. It’s amazing to have such artistic freedom. Most of the time i do the warm up. I really love it ! I can play slow stuff – a bit more mental than physical – and i think those moments have a big influence on my choices regarding the label. Especially for the compilation ! Without this party i don’t think the label would exist, it is the heart of the label.
All your productions are characterized by a mix of techno sounds and sophisticated atmospheres. Is the “french touch”? Or is the union between the influences of Paris and Cologne?
I don’t think it has something to do with those two lovely cities, they for sure have a influence on my feelings and moods but more with Detroit, Chicago, Ambiant, New Wave have a bigger role specialy when it comes to melodies. I love deep cold and hypnotic stuff and heavy house rythm i think i take a little bit of everything that moves me and make me dance and mix it together.
Tell us more about your label Correspondant.
We just released our first Label Compilation in March featuring exclusive music from Barnt, Daniel Avery & the deadstock’s33, Cora Novoa, Daniel Maloso, Philipp Gorbatchev… to name a few. We have a dynamic one per month release. Most of the music is located between 110 and 120 bpm and i realized doing the compilation that it is quit cinematographic, with a physical drive. This year has been fantastic and i’m very gratefull for all the nice artist i met and all the support we got.
The first release of 2013 on Correspondant “Palazzo D’Inverno” has been entrusted to Crono, an Italian artist. Tell us about him and this record.
Crono is a fantastic and very complete artist with a real vision and an intens dramatic sens,i really love that he is also develloping an arty live project including video wich i’m really looking forward to see. We are expecting new music from him on the label very soon and also i have to admit i was pround to sign an italian boy being myself half italian.
About young artists. You believe that there is still room to get noticed? According to you, what is missing in many productions of today?
Of course there is space! It would be sad and clostrophobic otherwise. The last 10 years a lot of exiting artist came through. I have seen artist making amazing music with a laptop and others using analog gears but at the end only the creation matters. If something is missing in the production it can be daring, because most of the people want the same thing and use the same formula.
What kind of device do you use for your dj set? Witch is your approach with the new mixing technologies?
After playing with programs for some years i went back to vinyls. Now i have a big back up and all the demo and promo on a usb stick. I don’t want to get into this discussion about which technical means are better, because at the end what makes a good dj is the music and not the gears. I get annoyed by this stupid long time debate about what’s better or not. Who cares! I know that after trying everything: vinyls work better for me and i’m very happy i got back to it.
What are the plans for this 2013?
Naum Gabo feat Hugo Capablanca and a wonderfull remix of Daniel Maloso for the First one and Red Axes, i’m a huge fan of them, feat two fantastic remixes from Rebolledo and Marc Houle for the second one also most of the artist that released the first records of the lavel will be back for a seconde EP like Offset and Pulp disco and the Outcast. After that i guess we will have to start working on our second compilation.
In 2011 you was a guest lecture at FFF Girls Bootcamp in Singapore. What advice would you give to women and generally to anyone who wants to start a career as a dj?
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