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[tab title=”Italiano”]Abbiamo intervistato Jessy Lanza, nome nuovo del roster Hyperdub. Cresciuta sotto l’ala protettiva di Jeremy Greenspan dei Junior Boys, ha stregato Steve Goodman con il suo R&B moderno. L’esordio “Pull My Hair Back” è uscito lo scorso novembre e dal quel momento ha iniziato un grande tour de force per promuovere le sue canzoni dal vivo. Ci ha raccontato della sua passione per i sintetizzatori e le produzioni rhythm & blues. Del suo rapporto con Jeremy, con il quale ha costruito il suo suono e ci ha rivelato che presto potremmo ascoltare una sua nuova traccia. Il 26 giugno arriva finalmente in Italia, di spalla a Caribou al Dancity Festival di Foligno. Quest’anno Soundwall spegne cinque candeline e questa data della canadese, come quelle di Bambounou e Marco Shuttle, rientra nella collaborazione con il Dancity. Ritornerà in Italia a novembre, già annunciata tra i primi grandi nomi del Club To Club 2014.
Hai da poco terminato un lungo tour nel Nord America. Come hai vissuto questa esperienza?
È stato un grande tour. Ho potuto vedere città nelle quali non ero mai stata prima, molte delle quali si trovano in Canada a dire il vero, cosa imbarazzate perché è da dove provengo.
A mio parere uno degli aspetti più affascinanti del tuo disco è la strumentazione che hai utilizzato. È stato composto completamente al pianoforte?
No, abbiamo usato il pianoforte solo in alcune tracce. Quasi tutto il disco è stato composto usando sintetizzatori analogici come il Arp Odissey, il Polymoog e il Juno 106. Abbiamo usato anche un 808 e molti sample di batteria.
Qual è invece la strumentazione che usi dal vivo? Cambia in base alla disponibilità della location o preferisci un set standard?
No, assolutamente. Il mio set live è praticamente sempre lo stesso. Ho sempre con me il mio Juno 106, l’Alpha Juno e il pedale delay per le mie parti vocali. Uso Ableton per mettere in sequenza le percussioni dal vivo.
Quando hai scoperto il Polymoog? Quanto è stato importante nella composizione delle tue canzoni?
Il Polymoog è una specie di cimelio di famiglia. In origine apparteneva a mio padre ed è importante per perché è il primo sintetizzatore con il quale ho avuto la possibilità di giocare. È diventato una parte essenziale dell’album perché l’ho usato su qualunque cosa. Possiede un timbro che è perfetto se combinato con altri sintetizzatori e puoi creare degli effetti che suonano come nessun altro.
Cosa ha significato per te lavorare per la Hyperdub?
Lavorare con la Hyperdub ha significato molto per me perché già prima di firmare un contratto con loro amavo la musica che producevano. Come etichetta credo che la loro priorità sia di fare uscire della musica che credono essere buona e originale e rispetto il fatto che non assecondino le mode.
Il tuo esordio effettivo con l’etichetta è però con “Beach Mode” di Ikonika. Cosa pensi della sua musica?
Ikonika è una produttrice e una dj incredibile. È stato bellissimo lavorare con lei e prendere parte al suo disco.
A giugno arriverai in Italia per una data a Foligno per il Dancity Festival. Un evento quasi decennale che continua a crescere, molto importante per la cultura musicale italiana. Tu che tipo di accoglienza ti aspetti dal pubblico italiano?
Non ho mai suonato in Italia prima e non sono sicura di quello che devo aspettarmi ma avere l’occasione di farlo è molto eccitante. Le mie origini sono italiane e chissà se lo farò notare al pubblico forse riuscirò ad avere la loro attenzione.
Parlami dei tuoi testi. Come funziona il processo di scrittura? Sempre che tu ne abbia uno ovviamente.
Di solito i testi sono l’ultima cosa che faccio. Parto sempre dalle percussioni e una volta che ho ottenuto un loop che mi piace ci costruisco sopra la traccia.
In che modo lavorare con Jeremy dei Junior Boys ha influenzato il tuo lavoro? Sei una fan della band?
Sono una fan dei Junior Boys da molto tempo quindi quando Jeremy mi ha chiesto di fare per lui qualche sessione dell’album dei Junior Boys “It’s All True” ero parecchio emozionata. Dopo questa esperienza, abbiamo capito che avevano molti gusti musicali in comune e abbiamo iniziato a lavorare assieme su qualche canzone.
A quando risale il tuo primo impatto con il rhythm & blues? Quali artisti contemporanei stai seguendo?
Ho iniziato ad ascoltare artisti rhythm & blues come Missy Elliot, Ginuwine e Aaliyah a metà degli anni ’90, quando ero una ragazza. Ricordo che è stata il primo tipo di musica che ho cercato per conto mio e alla quale mi sono interessata anziché, per esempio, sentire quello che i miei genitori ascoltavano a casa. Dal quel momento ho iniziato ad ascoltare R&B e rap. Di recente ci sono state alcune ottime produzioni di Rome Fortune, Jeremih, Tee Flii e DJ Mustard.
Quando si potrà ascoltare qualcosa di nuovo?
La seconda compilation della Hyperdub per il decennale dell’etichetta uscirà a luglio e ci sarà una mia nuova traccia intitolata “You And Me”.[/tab]
[tab title=”English”]We interviewed Jessy Lanza, the new name of Hyperdub roster. She grown up under the wing of Junior Boys’ Jeremy Greenspan and bewitched Steve Goodman with her hip R&B. The debut “Pull My Hair Back” was released the last november and from that moment she started a big live tour de force to support her songs. She told us about her fascination for the synthesizers and rhythm & blues productions, about the relationship with Jeremy – with which she built her sound – and she revealed we could soon listen to a new track. On the 26th of June she’ll be finally in Italy, opening for Caribou at Dancity Festival in Foligno. This year Soundwall blow out five candles and this gig of the Canadian artist, like those of Bambounou e Marco Shuttle, came out from the collaboration with Dancity. She’ll be back in Italy in november, one of the first big Club To Club’s names.
You had just finished a long live tour in North America. How did you live this experience?
It was a great tour – I got to see a lot of cities I’d never been to before, most of them being in Canada actually, which is embarrassing because I’m from there.
I strongly believe one of the most fascinating feature of your album are the instruments you used recording it. Did you compose it completely with the piano?
No we only used piano on a few tracks. Most of the record was made using analogue synths like the Arp Odyssey, Polymoog and Juno 106. We used an 808 as well and a lot of drum samples.
What are instead the instruments you play live? Do they change according to the availability of the location or do you prefer a standard set?
No not really – my live set is pretty consistent. I always have my Juno 106, Alpha Juno and a delay pedal for my vocals. I use Ableton to sequence the drums live.
When did you discover the Polymoog? How much importance does it have for putting together your songs.
The Polymoog is a family heirloom of sorts – it was my dad’s originally and it’s important to me because it’s the first synth I ever had a chance to mess around on. It became a really essential part of the album because I used it on everything. It has a tone quality to it that’s great for layering with other synths and you can make sounds with it that don’t sound like anything else.
What did it mean to you to work for Hyperdub?
Working with Hyperdub means a lot to me because before I signed with them I loved the music they released. As a label I think their priority is to put out music that they think is good and original and I respect that they don’t play to trends.
Your debut with the label is “Beach Mode” by Ikonika. What do you think about her music?
Ikonika is an incredible producer and dj. It was great to work with her and be a part of her record.
In June you will be in Italy for a gig in Foligno at Dancity Festival. An almost ten-year event still on the rise, truly important for the Italian musical culture. What kind of reception do you await from the Italian audience?
I’ve never played in Italy before so I’m not sure what to expect but just to have the opportunity to go is very exciting. I am italian so maybe if I tell the audience that will help win people over.
What about your lyrics? If you have one, how does your writing process work?
Usually lyrics are the last thing that I do. I always start with the drums and once I have a loop that I like I’ll build the track from there.
How does making music with Jeremy from Junior Boys influence your work, are you a fan of the band?
I’ve been a Junior Boys fan for a long time so when Jeremy asked me to do some session work for him on the Junior Boys record “It’s All True” I was pretty excited. After that, we realized we liked a lot of the same music and started working on tracks together.
When you first listen to rhythm & blues? Which contemporary artists are you listening to?
I started listening to r&b artists like Missy Elliot and Ginuwine and Aaliyah when I was a kid in the mid 90’s. It was the first type of music I remember seeking out on my own and really taking an interest in instead of you know just listening to what your parents play in the house or whatever. I’ve followed r&b and rap music since then. Recently there have been some great releases from Rome Fortune, Jeremih, Tee Flii, DJ Mustard.
When we can listen to some new music?
The second Hyperdub compilation for the label’s 10 year anniversary is coming out in July and I have a new track on that called “You And Me”.[/tab]
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Pics Credits: Hollie Pocsai