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[tab title=”Italiano”]Cresciuto a pane e musica, Joel Martin è un artista colto, stimolato da innumerevoli influenze, capace poi di restituirci il favore tramite i suoi molteplici progetti. Il più famoso è di certo quello con Matt Edwards aka Radio Slave, insieme nei Quiet Village. Questo duo grazie a un sapiente manierismo ha saputo dare nuova vita al ‘vecchio’. Si definiscono una commistione fra le colonne sonore di film italiani, un incontro fra i repertori musicali della BBC, la disco, l’acid rock e del vintage soul. Famoso il loro album ‘Silent Movie’, il manifesto sonoro di un camaleontico fluttuare tra generi, del ‘cogliere il meglio’ e farlo proprio. Se si parla di discografia allora, di rara bellezza è ‘Esoteric Disco’, un’incredibile compilation a tiratura limitata che Joel ha fatto uscire però sotto il moniker Zeus. Insomma, non capita spesso di essere scelti per metter dischi alla festa di compleanno di Mr. Eric Clapton in persona no? Io l’ho incontrato a Bologna in occasione di Buena Onda, il nuovo party fatto di beat balearici. Questo è un pezzettino di Joel Martin signori. Go deeper!
Cos’è ‘balearico’ per Joel Martin? Il tuo Esoteric Mix è possibile considerarlo balearico?
Balearico sembra essere ancora una volta il ‘gusto del mese’. Non è la prima volta! Per alcune persone la musica Balearica significa chitarre di flamenco e ritmi mid-tempo mediterranei ma per chi era là le prime volte, credo che considerino come ‘balearico’ la musica di qualsiasi genere che suscita la sensazione di ballare sotto il sole. Il mio amico Phil Mison sarebbe in grado di rispondere molto meglio di me! ‘Esoteric Disco’ potrebbe sicuramente essere pensato come mix in stile balearico, in quanto copre molti generi, ma in realtà stavo cercando di evocare l’atmosfera della serie di mix ‘Sarcastic’ di Harvey.
Come ti sei avvicinato a DeWolfe?
Sì, ho lavorato con DeWolfe per circa 8 anni ufficialmente ma sono diventato amico con la crew alla fine degli anni ’90, quando io e Mark B abbiamo scelto i brani per l’album ‘Bite Hard’ per BBE.
La tua discografia e i tuoi mix sembrano essere sempre un passo avanti, almeno un paio d’anni avanti a ogni nuovo genere presente nelle rack dei negozi di dischi…
E’ molto gentile da parte tua. Sono il tipo di persona che perde interesse facilmente quando vede che qualcosa diventa di moda e questo non si limita solo alla musica! In questi tempi è ancora più difficile essere originali avendo internet e tutte le informazioni di questo mondo a portata di un clic del mouse: questo è meraviglioso, ma per uno come me che cerca sempre di essere avanti è una maledizione! Fare musica per me è quindi il modo migliore per essere sempre sulla cresta dell’onda e farsi strada.
Cosa ti spinge a continuare a cercare nuova e vecchia musica?
Non sono più ossessionato come una volta sul trovare vecchia musica, (sempre per internet!) ma preferisco cercare dei sample piuttosto. Cercare nuova musica è ancora più difficile dato che c’è troppo materiale da dover scremare. Detto questo, la musica mi scorre nelle vene e quando sento qualcosa che mi dà quella carica di emozioni io parto completamente! Questo è ciò che mi spinge a continuare a farlo.
I tuoi mix hanno un approccio ‘cinematografico’, sei effettivamente influenzato dal cinema?
Fin dalla tenera età, il cinema è sempre stato un piacere per me. Proprio quanto la musica. Queste due forme d’arte vanno davvero di pari passo. Penso che saper preparare un mix o un dj set in modo efficace sia di gran lunga l’aspetto più importante dell’essere un intrattenitore ma molti ancora non riescono a capirlo. Puoi creare davvero una gran tensione drammatica! (Anche in questo caso però, soprattutto durante un dj set, ti deve essere dato il tempo sufficiente per farlo altrimenti è impossibile raggiungere certi risultati). Non penso sia stata una coincidenza che uno come Lerry Levan dal niente abbia fermato la musica al Paradise Garage con la pista piena, per accendere un proiettore e mostrare a tutti un film come ‘Altered States’!
Quali sono le tue tre colonne sonore preferite di sempre?
Il bello delle colonne sonore è che puoi apprezzarle nella loro semplicità di essere soprattutto dei grandi pezzi di musica d’atmosfera. Non mi stanco mai di ascoltare le musiche di Blade Runner, Three Days of the Condor e Troubleman.
Hai molti moniker, come fai a passare con così grande facilità da uno all’altro?
E’ bello passare da un moniker all’altro o da uno stile all’altro dal momento che in ambito musicale soprattutto, mi piacciano diversi sapori… E’ un modo per mantenere la cosa fresca e interessante. Come sai anche Matt ha pseudonimi diversi come ‘The Machine’ e ‘Rekid’ etc…
Ti è piaciuto l’album dei Matom? Penso che sia un lavoro brillante e completamente sottovalutato al momento. Cosa ne pensi?
Sì, sono un grande fan del disco dei Matom e ho avuto la fortuna di sentire le prime registrazioni quando Matt Edwards e Thomas Gandey hanno avuto modo di mettere le mani su un po ‘di materiale di David Bowie prodotto negli studi ‘Hansa’. Tom ha un incredibile talento e siamo rimasti particolarmente colpiti dal suo lavoro su una traccia dei Maxxi & Zeus ‘The Struggle’, in cui ha dato il suo contributo. Avere un elemento che suona dal vivo può completamente trasformare la tua idea in qualcosa di magico. Detto questo, è un peccato che progetti più downtempo o esoterici come questo non abbiano più esposizione nei club. Ridateci la sala chill-out!
Come è stato essere scelti per suonare alla festa del 60esimo compleanno di Eric Clapton? Hai accettato qualche richiesta particolare sui dischi da mettere?
E’ stato un onore! Gerry ed io abbiamo suonato un po’ sofisticato per tutta la notte, dal jazz al reggae e rock! Eric è stato molto cordiale e ha molto apprezzato il nostro lavoro. Lo spazio era stupendo! Come il rinfresco del resto… Molte leggende della musica erano presenti – Phil Collins, Steve Winwood, Pink Floyd. Il comico Peter Kay è venuto da noi e ci ha fatto in complimenti! Era davvero preso dal sound anni’70 che stavamo suonando!
Quando ci hai fatto visita a Bologna mi hai chiesto di portarti in un buon negozio di dischi. Cosa stavi cercando esattamente?
E’ bello avere la possibilità di cercare e trovare nuovi dischi in paesi stranieri. Non cercavo nulla di particolare se non qualcosa di funky e insolito!
Avevi mai suonato prima in Italia? Immagino di si, qualche aneddoto?
E invece mai! Quella è stata la mia prima volta!
Quali sono le prospettive per te? Possiamo aspettarci qualche novità dai Quiet Village? O forse dai Maxxxi & Zeus?
Negli ultimi due anni sono stato concentrato sul mio nuovo progetto con Gerry Rooney di Black Cock Records, ‘Velvet season and the hearts of Gold’ e la nostra etichetta ‘Lucky Hole’. Siamo appena usciti con un remix su Golf Channel Recordings (Mind Fair ‘Ceremony’) e siamo in procinto di uscire con i nostri prossimi due 12″, e stiamo finendo un remix per Craig Bratley. Ci sarà sicuramente del nuovo materiale per i Quiet Village in uscita nel 2015! Matt ed io siamo davvero eccitati perché non siamo stati in grado di produrre per molto tempo sotto questo nome a causa di beghe contrattuali legate al progetto ‘Maxxi & Zeus’.[/tab]
[tab title=”English”]Grew up on bread and music, Joel Martin is a cultured artist, stimulated by countless influences, able then to return the favor by his many projects. The most famous is certainly the one with Matt Edwards aka Radio Slave, together in Quiet Village. This duo thanks to a clever mannerism was able to give new life to the ‘old’. They define themselves as a mixture of the soundtracks of Italian movies, a meeting between the BBC library music, disco edits, acid rock and vintage soul. Famous is their album ‘Silent Movie’, the manifesto of a chameleonic float between different genres, of ‘take the best’ and make it right. If we are talking about discography then, of rare beauty is ‘Esoteric Disco’, an incredible compilation, limited edition, that Joel release under the moniker Zeus. To make a long story short, not everyone can be chosen to play at the birthday party of Mr. Eric Clapton, right? I met him in Bologna at Buena Onda, the new balearic party. This is a piece of Joel Martin, folk. Go deeper!
What’s balearic, if any, for Joel Martin? Was the Esoteric Mix balearic?
Balearic seems to be the flavor of the month once again. It’s not the first time! To some people Balearic music means flamenco guitars and mid tempo mediterranean rhythms and to those who were there the first time around I guess its music from any genre that evokes the feeling of dancing in the sunshine. My friend Phil Mison would be able to answer this far better than myself! ‘Esoteric Disco’ could definitely be thought of as a Balearic style mix in that it covers many genres but I was actually trying to evoke the atmosphere of Harvey’s ‘Sarcastic’ mix.
How did you get involved into DeWolfe catalogue? It looks like ages ago…
Yes I’ve been working with De Wolfe for about 8 years officially but became friends with the crew there in the late 90s when Mark B and myself compiled the album ‘Bite Hard’ for BBE. A few years later they had been getting lots of licensing queries about their rich back catalogue from other labels and offered me the chance to reissue their library in-house. I jumped at the chance naturally.
Your discography and mixes seem to be always a step ahead, a couple (and more) years ahead of every rack-selling new sub-style…
That’s very kind of you to say. I’m the kind of person who loses interest with anything once I see too many people jumping on-board and that’s not just confined to music! These days it’s even harder to be original as you have the internet and the whole World’s information at the click of a mouse which is wonderful but also to someone like me who tries to be ahead of the curve, a curse! Making music is therefore the best way to be edgy and plough your own path…
What drives you to keep looking for new/old music?
I’m nowhere near as obsessed as I once was about tracking down old music (the internet again!) and prefer to look for samples instead. Finding new music is even more difficult as there is simply way too much to sift through. Having said all this, I have music flowing through my veins and once I hear something that gives me that rush of excitement I’m gone! That’s what keeps me doing it.
Your mixes have a big cinematic approach, is your way to program music out influenced by that?
From an early age, cinema has always been a pleasure to me. Just as much as music. The two artforms really go hand in hand. I think that knowing how to program a mix or dj set effectively is by far the most important aspect of being an entertainer and many still fail to realize that. You can create such dramatic tension! (Again you really need to be given long enough to do so and its impossible to do so in most ‘peak time’ sets). I don’t think it was any coincidence that someone like Larry Levan would randomly stop the music at the Paradise Garage to a packed room and suddenly switch the projector on to unleash a movie such as ‘Altered States’!
What’s your favourite 3 soundtracks ever?
The wonderful thing about movie soundtracks is that you can appreciate them on their own simply for being a great piece of mood music. I never tire of albums like Blade Runner, Three Days of the Condor and Troubleman.
You have monikers, how do you switch from one to another?
It’s good to switch from one moniker or style to another as I’m into so many different flavours of music. It can keep things fresh. As you know Matt has similar psydenyms with ‘The Machine’ & ‘Rekid’ etc…
Did you enjoy the Matom album? I think it’s brilliant and completely under rated right now. What do you think?
Yes I’m a big fan of the Matom album and was fortunate to hear the first few recordings when Matt Edwards e Thomas Gandey were lucky enough to get their hands on some David Bowie ‘Hansa’ material. Tom is incredibly talented and we were so impressed by his work on one of our Maxxi & Zeus tracks ‘The Struggle’ which he collaborated with on. Having a live element can completely transform your idea into something magical. That said, it’s a shame that more downtempo esoteric projects like this don’t have more exposure in clubland. Bring back the chill-out room!
How was the buzz at Eric Clapton 60th years old birthday party? Did you accept requests?
That was an honour! Gerry and myself were playing sophisticated high-end foot tappers all night, from jazz to reggae and rock! Eric was super friendly and appreciative. The space was magnificent! As was the food and drink! So many legends of music were there – Phil Collins, Steve Winwood, Pink Floyd etc The comedian Peter Kay came up and complimented us! He was really into the 70s pop sound were playing!
You asked me for a good record shops in Bologna, what are you looking for right now?
It’s great to have the opportunity to find some new treats in a foreign country. I’m just looking for anything funky and unusual!
Have you ever dj before in Italy? I guess so, any funny stories?
Never. This is my first time!
What’s next for you? When can we expect some new Quiet Village stuff? Or maybe a Maxxxi & Zeus?
For the last couple of years I’ve been concentrating on my new project with Gerry Rooney of Black Cock Records, ‘Velvet Season and the Hearts of Gold’ and our label ‘Lucky Hole’. We’ve just had a remix out on Golf Channel Recordings (Mind Fair ‘Ceremony’) and are about to release our next two 12”s as well as finishing a remix for Craig Bratley. There will definitely be brand new Quiet Village material forthcoming in 2015! Matt and I are really excited as we’ve been unable to produce under that name due to contractual problems hence ‘Maxxi & Zeus’.[/tab]
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