È uscito il nuovo album del duo tedesco Kaiserdisco, Meet Me On The Floor. Abbiamo deciso di far due chiacchiere assieme a loro per sapere qualcosa di più su quest’ultima fatica e su tutto quello che riguarda il loro particolare sound.
Ciao Frederic e Patrick, parlatemi del progetto Kaiserdisco, nel caso esista ancora qualcuno al mondo che non lo conosce?
Siamo due ragazzi tedeschi di Amburgo, produttori di musica techno, tech-house e deep-house, chiamati Kaiserdisco. Prima di incontrarci e diventare un duo di dj/producer lavoravamo entrambi all’interno del music business in altri progetti.
Perché, dopo anni nei quali avete lavorato soli, avete sentito il bisogno di creare un duo?
Ci conoscevamo a vicenda per i progetti nei quali lavoravamo ma non c’eravamo mai incontrati di persona. Una notte ad Amburgo andammo allo stesso party e ci conoscemmo. Decidemmo allora di collaborare assieme e il giorno dopo andammo in studio. Abbiamo avuto un buon feeling fin da subito ed è stato chiaro che avremmo dovuto continuare a lavorare assieme. Suonare assieme non è stato un problema perché entrambi eravamo già parte di altri collettivi prima.
So però che nella maggior parte delle serate continuate a suonare divisi. Come mai?
Dopo aver cominciato col progetto Kaiserdisco le richieste per suonare non hanno tardato ad arrivare e sono aumentate tanto da doverci dividere per le serate sempre più spesso. A volte ora sono i promoter stessi che chiedono di solo uno di noi, chiaramente per risparmiare su voli, hotel, etc.
Che setup preferite usare nelle vostre serate?
Negli ultimi anni abbiamo usato Traktor e un controller, solitamente l’S4 di Native Instruments. Ora però stiamo tornando ai lettori CD, perché è più comodo arrivare nei club con solo le chiavette USB. Chiaramente è molto meno impegnativo viaggiare con solo le cuffie e le chiavette USB, lasciando a casa pesanti controller, computer e cavi.
Ogni dj indicativamente ha una serie di re-edit e remix (spesso bootleg) di brani che ama particolarmente e ai quali vuole dare un proprio tocco personale. Voi avete deciso con Retouch Series di fare le cose in grande a quanto pare. Da dove nasce questa idea?
L’idea alla base è quella di trovare canzoni che ci piacciono di artisti che ci piacciono e di etichette che ci piacciono, dandogli il tocco Kaiserdisco. Non volevamo solo fare bootleg, per questo crediamo Retouch Series sia molto di più.
2013 rappresenta per i Kaiserdisco un anno di svolta. Leggendo la vostra biografia mi pare di capire che vogliate concentrare molto i vostri sforzi su KD Music. Parlatemene un pò.
Abbiamo fondato KD Music perché da sempre abbiamo avuto il desiderio di produrre la nostra musica su una nostra etichetta. Il fattore positivo è che non è necessario mandare le tracce ad altre etichette ed aspettare una risposta sperando che piacciano. Se qualcosa che produciamo ci piace, ne facciamo una release. È molto più semplice e ci fa guadagnare di più! Una cosa importante inoltre è che abbiamo la facoltà di dare la possibilità ad artisti talentuosi di uscire sulla nostra etichetta coi loro dischi. Abbiamo già preparato le release fino a settembre/ottobre ed alcune possiamo persino svelarvele. Ci saranno EP ad esempio di Stop File, Collective Machine in collaborazione con Spencer K, Ramiro López ed un altro di Arjun Vagale: tutti artisti molto talentuosi. È molto bello lavorare con loro e siamo sempre molto curiosi quando riceviamo una loro demo.
Proprio in questi giorni esce Meet Me On The Floor, il vostro secondo studio album. Ho avuto il piacere di ascoltarlo dall’inizio alla fine senza interruzioni ed ho notato che avete cercato di toccare vari generi, comunque tutti orientati al club. Ci raccontate in che modo è nato l’album?
Il nostro primo album, In No Ones Shadow, è uscito più di due anni fa, così abbiamo pensato che era ora di fare il secondo. Da circa sei mesi abbiamo smesso di fare EP per concentrarci solo sull’album. Parlando di tecnica non abbiamo cambiato l’approccio produttivo rispetto al primo album o agli EP; solitamente ci sediamo in studio e produciamo, e spesso siamo soddisfatti di quello che esce. Come hai detto, volevamo mostrare l’intera gamma di generi che amiamo ascoltare, suonare e produrre. Pensiamo sia necessario produrre cose differenti in un album rispetto agli EP. Quest’ultimi sono più improntati ai dancefloor e ai dj mentre invece un album dovrebbe essere qualcosa che potrebbe essere ascoltato ogni giorno, a casa o in ogni altro posto.
Il 22 giugno siete stati ospiti della sesta Festa Della Musica di Milano, un evento particolarmente importante ormai per la città, nel quale avete diviso il palco con artisti come i Silicone Soul e Tobi Neumann tra i tanti. Che cosa ne pensate del clubbing italiano?
È sempre bello suonare in italia perché gli italiani sanno come fare festa, quindi siamo sempre piuttosto eccitati quando dobbiamo venire.
C’è un evento in particolare di quest’estate al quale non vedete l’ora di suonare?
Frederic non vede l’ora d’andare a Bali quest’estate perché è un posto che da sempre vorrebbe vedere e dove non è mai stato.
English Version:
Meet Me On The Floor, the new Kaiserdisco’s album, just came out. We decided to have a little talk with them in order to find out something more about their last effort and all it might concern with their particular sound.
Hi, Frederic and Patrick, could you please explain us something about Kaiserdisco project, in case there’s still someone in the world who doesn’t know who you are?
We are two guys from Hamburg, Germany that met about five years ago and founded the dj/producer duo Kaiserdisco. We are produce music in the genres of techno, tech-house and deep house and we tour the world as djs. We both worked in the music business before and we were both members of different musical projects prior to Kaiserdisco.
Why did you decide to join your experiences and to create a duo, after some years spent playing alone?
We knew each other from the projects we did before, but we never met. So we only knew the music of each other. But one night in Hamburg we went to the same party and we met for the first time. We decided to do a collaboration together and went to the studio the next day. We had such a good feeling during the first production and there was such a good vibe between us that it was clear that we had to go on and so Kaiserdisco was born. Dj’ing as a duo was not really new for us because both of us were used to it as a member of our other projects before.
How come that in the majority of your gigs you’re still playing alone?
After we started DJ’ing as Kaiserdisco it didn’t take a long time before we had more booking requests than we could play as a duo, so we had to split more and more. And sometimes ,the promoters explicitly ask for just one of us, because it is of course cheaper to book only one of us depending on flights, hotel costs and things like that.
Which setup do you prefer to use?
For the last few years we have played with Traktor and a deejay-controller, usually the S4 by Native Instruments. But we are now changing back to the CD players, because it is much more comfortable to come into the club and just plug in your USB and that’s it. And of course it is much nicer to travel just with your headphones and a USB stick instead of a big controller, a laptop and many cables etc.
Every dj approximately has his own re-edits and remixes (often bootleg) of the tracks he loves the most, modified according to his taste. You have decided, with the Retouch Series, to go the whole hog. Could you explain us why did you get this idea?
The idea behind it was to choose tracks we like by artists we like off a label we like and give those tracks a new “Retouch”. We did not want to make only some bootlegs, the “Retouch Series “ is more of a whole concept and we want to go on with that with other labels.
2013 represents for Kaiserdisco a kind of turning point. By reading your biography is easily understandable that you want to concentrate your efforts over KD Music. Please, tell us something about your label.
We founded KD Music because we always wanted to release our own music on our own label. The good thing is that you don’t have to send your tracks to a label and then have to wait for the answer if someone likes it and if the tracks will be released. We produce it and if we like it, we release it. That’s very simple and at the end we even earn more money (laughs). Another thing is that we like to give talented artists the chance to release their tracks on our label. We have already scheduled the next releases up to September or October. I can already name some of the upcoming releases too. So, there will be EP’s for example by Stop File, Collective Machine in a collaboration with Spencer K, Ramiro López and another Arjun Vagale. All these are very talented artists. It is very nice to work with them and we are always very happy and excited whenever they send us new stuff.
June is the month of the release of your second studio album, Meet Me On The Floor. I had the chance to listen to it from the beginning to the end without interruption and what drew my attention was that you have involved at least a couple of music genres: the groovy techno you’re famous for and the deep house. Please, explain us how this album has born.
It is more than two years ago that our first album “In No Ones Shadow “ was released, so we thought it was time for the second one. We stopped doing EPs and remixes for about half a year and concentrated completely on the album. Production wise there was not such a big difference to the first album or to other productions we do. Usually we just sit down in the studio and start to produce. And mostly we are very happy and satisfied with what comes out at the end. As you said, we wanted to show again the whole range of genres we like to hear, play and produce. We think there should be a difference between an album and an EP. The EPs are very often made just for the dancefloor and more for the DJ’s. But an album should be more. It has to be something that you like to listen to every day, maybe at home or where ever you are.
You played on June the 22nd at the sixth Festa Della Musica in Milan, a big event in which you shared the stage with Silicone Soul, Tobi Neumann and other artists. What do you think about italian clubbing?
It is always great to play in Italy because the Italians really know how to party and they can really party hard. So we are always looking forward to playing in Italy.
Is there a particular gig this summer you can’t wait for djing?
There is definitely one gig that Frederic really can’t wait to play. He will play in Bali this summer for the first time and he always wanted to go there.