Diventare dj e produttore di successo al giorno d’oggi risulta alquanto difficile. Se parliamo di una artista donna poi ci vuole sempre quel qualcosa in più per dimostrare il proprio talento. Quello che non sembra mancare a Kate Simko, americana di Chicago, una delle città simbolo della musica house. Un passaggio graduale dal piano classico alla musica elettronica, dagli studi al college alla radio, da Chicago al Cile, dalle collaborazioni con Andres Bucci e Tevo Howard all’ultimo album e i nuovi progetti, Kate si svela ai lettori di Soundwall.
Ciao Kate. Benvenuta su Soundwall.it! La tua adolescenza parla di una tua passione per il pianoforte e la musica classica fino a quando ti sei trasferita a Miami. Vuoi spiegarci il tuo avvicinamento perchè e come ti sei avvicinata alla musica elettronica?
Ho iniziato ad appassionarmi alla house e la techno al liceo, quando andavo alle feste underground ogni fine settimana (1-2 feste ogni fine settimana – non ne avevo mai abbastanza). I miei dj preferiti allora erano Derrick May, Jeff Mills, Claude Young, Traxx, e naturalmente tutti i dj di Chicago. Ma sentire la musica IDM per la prima volta è ciò che mi ha segnato definitivamente. Non avevo idea che la musica elettronica esistesse fino a quando mi sono trasferita a Miami per il college. Quello che usciva su Warp, Scam, e intorno le etichette IDM in quel momento catturavano la mia attenzione, quindi ho cominciato a mettere in discussione lo studio del pianoforte classico. Il fatto che tutti i migliori pezzi fossero già stati registrati ha fatto scemare il mio entusiasmo per diventare un’artista classico. Ho capito che sarei stata molto più felice facendo la mia musica, così ho iniziato un cammino nuovo per imparare a produrre musica elettronica.
Crescere in una città Chicago ti aiutato molto a scoprire questo mondo?
Assolutamente. Sono stato esposta alla scena house di Chicago, che negli anni ’90 era super cool!
Un altro punto significativo per la tua crescita musicale è stato il college. Sia nel ruolo di studentessa che successivamente direttrice della parte elettronica della WNUR radio a Chicago…
Ho imparato molto durante questo periodo presso l’università. Il programma musicale era rigoroso, visto che avevamo teoria musicale per tre volte alla settimana e “ear training” due volte alla settimana per tutti i quattro anni. Poi, abbiamo imparato ad usare Logic Audio, avevamo un sintetizzatore Moog, Arp 2600, ecc. Appena mi sono laureata, questo programma è stato interrotto, perciò mi sento veramente fortunata ad essere una degli ultimi allievi che hanno approfittato di questo corso. Al di fuori della classe, la stazione radio è dove ho imparato a conoscere le etichette discografiche e i generi diversi di musica dance. Ero incaricata ad acquistare nuovi dischi dance e hip-pop, passare i promo in radio e supervisionare tutta la programmazione. In questo modo ero costretta a tenere il passo con tonnellate di nuova musica. Questo è ciò che mi ha fatto avvicinare alla figura del DJ.
Da Chicago al Cile. Una scelta drastica ma che ha in qualche modo aperto la tua conoscenza musicale?
Beh, penso che questa scelta abbia aperto la mia mente più di ogni altra cosa. E’ stato davvero bello per me vivere i primi vent’anni all’estero. Allontanarmi dalla vita frenetica di Chicago mi ha permesso di esplorare e trovare la mia voce musicale. Naturalmente, vivere in Cile è stato una delle influenze.
Della scena musicale in Europa che pensi invece?
Sembra che la scena musicale elettronica in Europa sia molto più aperta e più diversificata. Riguarda una fascia di età più ampia e raggiunge più persone rispetto al Nord America. Qui invece è più popolare l’indie rock.
In Cile hai conosciuto Andres Bucci (fratello di Pier) con i quali hai instaurato una solida amicizia e hai iniziato le prime collaborazioni con l’acronimo Detalles rilasciando “Shapes Of Summer”. Come è andata questa prima collaborazione e cosa ti ha portato di utile?
Questa prima collaborazione ha portato ai miei primi progetti, che poi uscirono come album su Traum. Andres e io abbiamo fatto l’album in sei settimane. Ho davvero imparato molto sia da Pier che da Andres.
Un altro artista con il quale hai un forte legame è Tevo Howard, dove però il tuo approccio è differente dal solito, più deep house. Senti vicine anche queste sonorità?
Sì, io e Tevo abbiamo collaborato a Chicago l’anno scorso. Il nostro primo EP insieme, chiamato “Polyrhytmic”, uscirà nella sua etichetta per la fine di Settembre. Tevo è molto bravo ad utilizzare melodie e colori nella sua musica, è stato davvero molto piacevole lavorare con lui.
Passiamo invece ai tuo progetti da solista. Lights Out, il tuo ultimo album è una sintesi di tutte le tue influenze, un mix di generi. Quando hai sentito l’esigenza di iniziarlo, quali sono state le tue sensazioni durante e dopo l’uscita?
Ho deciso di fare l’album nel 2009 perché ero alla ricerca del “mio sound” e volevo fare qualcosa di grande, non solo un paio di brani alla volta. E’ stato davvero emozionante andare al negozio locale di Chicago e vederlo lì sul muro! Mentre stavo dando vita all’album, guardavo e mi interessavo anche degli album di altri artisti. E’ davvero tanto lavoro ed è qualcosa di molto personale. Un buon album è un viaggio dall’ inizio alla fine.
Attualmente stai lavorando ad altri progetti?
Ho appena finito una colonna sonora e adesso non vedo l’ora di fare altra musica nuova! Il progetto dell’album è stato magnifico, ma ci sono voluti un sacco di energie per terminarlo, tra il live tour e le varie stampe. Ora sono tornata in studio e mi sento molto creativa e ispirata. Sto facendo nuove canzoni e lavorando su una nuovo live set con l’uso di tastiere. La musica è in continua evoluzione.
Ora quali pensi siano i suoni più efficaci e quali invece gli artisti più validi?
La migliore musica è quella che passerà alla prova del tempo. A volte un certo suono diventa popolare in un momento, ma per la maggior parte si tratta di copie di idee degli altri (o di altri brani popolari), capite cosa voglio dire. Detto questo, credo che Maya Jane Coles, Subb-An e Maceo Plex siano gli artisti del momento, perché hanno dei suoni assolutamente unici.
Cosa invece può danneggiare la musica elettronica?
Dobbiamo lavorare tutti per preservare gli aspetti dell’arte della musica elettronica. Comprare vinile e i CD con i vari artworks può senz’altro aiutare a supportare l’etichetta e gli artisti. Bisogna essere inoltre in grado di supportare gli artisti che si dimostrano persone buone e veri professionisti.
Grazie mille per il tuo tempo Kate. Buona fortuna!
English version:
Being a DJ and a successful producer is very difficult in these days, specially if we talk about a female artist, you always need something more to show your talent. What does not seem to miss to Kate Simko, american from Chicago, one of the city’s of house music. A gradual transition from classical piano to electronic music, from studies in college to the radio, from Chicago to Chile, from collaborations with Andres Bucci and Tevo Howard to the last album and the new projects, Kate reveals to Soundwall readers.
Hi Kate, welcome on Soundwall.it. As a teenager your passion for the piano and classical music until you’ve moved to Miami and you discovered electronic music. Do you want to explain why and how you approach to electronic music?
My passion for house and techno started in high school, when I was going to underground parties every weekend (1-2 parties each weekend – couldn’t get enough). My favorite DJ’s back then were Derrick May, Jeff Mills, Claude Young, Traxx, and all of the Chicago house DJ’s, of course. But hearing IDM music for the first time is what sealed the deal. I had no idea electronic listening music existed until I moved to Miami for college. The stuff on Warp, Scam, and other IDM labels around that time blew my mind, and I started to question studying classical piano. The fact that all of the great pieces have already been recorded diffused my enthusiasm for becoming a classical performer. I realized that I’d be much happier making my own new music, so I started on a new path learning how to produce electronic music.
Did growing up in a city like Chicago help you to discover this genre of music?
Absolutely. I was exposed to house music from the house scene in Chicago, which was super cool in the 90’s.
Another point for your musical growth has been represented by the college. As student and later as director of the electronic side of the WNUR radio in Chicago…could you explain us that time?
I learned a lot during that time at the university. The music program was very strict, so we had music theory three times a week and ear training two times a week for the entire four years. Then, we learned Logic Audio, had an original Moog synthesizer, Arp 2600, etc in the studio. This program has been discontinued since I graduated, so I feel really lucky to be one of the last students who took advantage of it. Outside of class, the radio station is where I learned about the different record labels and genres of dance music. I was in charge of buying new records for the dance and hip-hop formats, going through radio promos, and overseeing all programming, so it forced me to keep up with tons of new music. That is what got me into DJ’ing.
From Chicago to Chile a drastic choice, but has it somehow “opened” your musical knowledge?
Well, I think it opened my mind more than anything. It was really good for me to live abroad in my early 20’s. Taking time away from my hectic life in Chicago allowed me to explore finding my own musical voice. Of course, living in Chile was one of the influences.
What do you think about electronic music scene in Europe?
It seems like the electronic music scene in Europe is more open and more diverse. There is a wider age range and it reaches more people than in North America. Indie rock is more popular here.
In Chile you met Andres Bucci with whom you have established a solid friendship and you started your collaborations as Detalles releasing “Shapes Of Summer”. How was this first collaboration and what brought you of useful?
This first collaboration has my first finished songs, which ended up as an album on Traum. Andres and I made the album in six weeks. I learned a lot from Pier and Andres Bucci.
Another artist with whom you have a strong friendship is Tevo Howard, where, however, your musicl approach is different from the usual, more deep house. Do you feel close even these sounds?
Yes, Tevo and I have been collaborating in Chicago over the past year. Our first EP together, called Polyrhythmic, will be out on his label in late September. Tevo is great with using melodies and color in his music, and it’s been very cool to work with him.
Talking about your solo projects. “Lights Out”, your last album is a summary of all your influences, a mix of genres. When did you feel the need to start it and what were your feelings during and after the release?
I decided to make the album in 2009 because I wanted to explore “finding my sound” and make a bigger piece, not just a couple tracks at a time. It felt great to go to the local shop in Chicago and see it there on the wall! Since making the album, I’ve been into checking out other artist albums too. It is so much work and very personal. A good album is a journey from start to finish.
You are currently working on other projects?
I just finished a film score and now am happy to be making new music again! The album project was great, but it took a lot of energy to get it out there, plan the live A/V tour, and do press stuff for it. Now I am back in the studio, feeling very creative and inspired. I’m making new songs, and working on a new live set that will incorporate live keyboards.
The music is constantly evolving. Now what do you think are the most effective sounds and which artists are “on fire” now?
The best music is the music that will pass the test of time. Sometimes you know a certain sound is popular at the moment, but a lot of it copies other people’s ideas (or other popular tracks), if you know what I mean. That said, I think Maya Jane Coles, Subb-An, and Maceo Plex are on fire because they all have their own unique sounds.
What however can damage the electronic music?
We have to all work to preserve the art aspects of electronic music. It helps to buy vinyl and CD’s with proper artwork that helps support label and artists. We also can support the artists out there who are good people and true artists.
Thank for your time Kate, good luck for your future!