A un anno esatto di distanza dall’uscita del suo primo album, “Take Me Apart”, la “mutaforma” Kelela torna in pista con il ricco, speculare “Take Me a_Part, the Remixes”, fuori sempre per Warp il 5 ottobre e anticipato dalla riot-black di “LMK (What’s Really Good)” in compagnia di Princess Nokia, Junglepussy, CupcakKe e Ms. Boogie. Ma l’artista etiope-americana, che ha curato il tutto assieme al fido collaboratore Asma Maroof, assicura subito che non si tratta soltanto di un pugno di remix, bensì di un progetto che ha iniziato a farsi spazio nella sua mente sin dalle registrazioni del disco di debutto. “Ero ossessionato dalla scelte di produzione e il mio unico conforto era sapere che le canzoni sarebbero state poi reimmaginate in questo modo”.
Un modo che nello specifico prevede nuove parti vocali e il coinvolgimento di numerosi colleghi, con l’intento di celebrare di pari passo una sorta di spirito di comunità. “Le stesse canzoni esistono in queste realtà alternative che si traducono in differenti persone che si rapportano alla musica”. Si avvicendano così, lungo le venti tracce in scaletta per quasi 80 minuti di durata, nomi come Kaytranada, serpentwithfeet e Gaika, per rimanere nel campo di “soulmates” che stanno contribuendo a evolvere a loro modo l’electro-R&B, oppure gli storici Rare Essence. Come si avvicendano, sin dall’artwork di copertina, i vari volti, le varie ipotesi di colei che oggi possiamo chiamare Kelela.