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[tab title=”Italiano”]Ki è ideogramma giapponese per definire la parola “albero”. E come un albero, la Ki Records ha affondato in profondità le sue radici nel terreno della musica elettronica. Il solido fusto della Ki Records è composto da un folto numero di artisti internazionali: Arp Aubert, Biodub, Christian Löffler, Colo, Daisuke Tanabe, Hiroaki OBA, Marius Sahdeeq, Me Succeeds, Mitch, Monokle, Sean Piñeiro, Steffen Kirchhoff; sono anime diverse per sonorità e genere, ma legati dalla stessa altissima qualità artistica. La Ki cura e segue gli artisti dal più piccolo dettaglio della produzione, fino alla distribuzione, che viene realizzata come vero e proprio pezzo d’arte, come un dipinto su tela in dimensione di 12″. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Paul, boss della Ki Records, per carpire i segreti dell’anima e del cuore pulsante di questa bella etichetta di Amburgo.
La Ki Records ci ha regalato in esclusiva un mix bomba, fatto da Mitch, uno dei membri fondatori della Ki, una vera e propria forza trainante dietro l’etichetta con molte influenze della musica del passato e di oggi. Questo mix abbraccia un’ampia gamma di generi e la sua selezione musicale unica lascia senza fiato.
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01 Parallax Beat Brothers – Exhalation (DJ Sprinkles’ Deep Breath Mix)
02 Moodymann – Sunday Morning
03 DJ Nature – Nieghbourhood Novelty
04 Kenny Dixon Jr – Winter Breeze
05 Romanthony – Trust
06 Todd Terry – Found Romance
07 Jammin Breaks – Special Request
08 Blip Blop – In A Trance
09 DJ Yoav B – Energize
10 Tronco Traxx – Walk 4 Me
11 Aphrohead – Grown Man Cry
12 K Alexy Shelby Posse – Stick Music
13 Schatrax – Overcome
14 Levon Vincent – Pivotal Moments in Life
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La Ki Records è dal 2009 che produce artisti di successo del calibro di Christian Löffler, Colo, Daisuke Tanabe, Monokle, Sean Piñeiro, Me Succeeds. Parafrasando l’etimologia della parola giapponese Ki, che significa “Albero”, dove affondano le radici di questa ricerca stilistica così eterogenea?
E’ corretto, Ki è la parola giapponese per dire “Albero” e noi abbiamo scelto questo appellativo prima di tutto perché calza con la nostra personalità. Noi siamo persone molto radicate sulla terra, ed amiamo stare fuori, in mezzo alla natura. Anche tutte le distribuzioni fatte dalla Ki hanno questa sensazione calda ed organica: vorrei dire che è il nostro “marchio caratteristico”. Dal punto di vista stilistico, noi preferiamo essere più diversificati nel suono perché sarebbe noioso seguire una sola direzione. Il genere predominante è ovviamente l’elettronica anche se può essere Techno, IDM, Leftfield, Ambient Music e così via. Mitch ha un bel modo di spiegare Ki, dice sempre “Ki è il tronco di un albero e tutti gli artisti e le loro produzioni sono i rami che partono da questo albero”. Questo è il motivo per cui noi abbiamo questa foglia sulla sommità della copertina di ogni pubblicazione.
Vedendo la cura con cui distribuite i vostri artisti, dove bellissimi video, vere e proprie opere d’arte, accompagnano il lancio dei brani, mi riferisco a lavori come: Sean Piñeiro – Grounds Christian Löffler o All Comes feat. Gry o Christian Löffler – Feelharmonia feat. Gry o Monokle – Swan. Qual è Il valore e l’importanza che date alle immagini e ai video nelle vostre produzioni?
I video sono importanti per noi perché sopravvivono con la musica e speriamo aggiungano un certo valore per la gente che li vede. Io amo quel video di Monokle “Swan”, un vero capolavoro del designer grafico rumeno Alina Anca di Bucarest, ma amo anche il video di Natasha Todd fatto per la canzone di Christian “Blind”, qualcosa di veramente speciale che fa divertire mentre lo si guarda. Il video di Colo per “Holiday” è un’altro da citare, perché è stato fatto da tre ragazzi cileni e l’attrice del video, Josefa Alvarez è lo screensaver del mio telefono da allora, ahah. Chistian si fa i video da solo, per alcune produzioni. Lui ha fatto il video per All Comes che è stato girato davanti a casa sua, nel mare baltico.
Christian Löffler è sicuramente la punta di diamante della vostra squadra, quanto della sua personalità c’è nella scelta degli artisti da produrre?
Christian Löffler ha fondato la Ki insieme a me a Capodanno del 2009. Noi eravamo ubriachi a sufficienza per sederci all’una del mattino e cominciare a lavorare sulle promesse per l’anno nuovo, di partire con un’etichetta discografica. Dopo quella notte io sono ritornato a Colonia e noi condividevamo la missione di costruire una grande squadra di amici, intorno al nome Ki. Oggi siamo in 7 a lavorare per Ki e ci sentiamo come una famiglia. Grandi decisioni quali firmare con un nuovo artista sono decisioni di famiglia, ed io mando il demo a tutti i componenti, per avere il loro parere. Non è così facile, perché ognuno di loro ha gusti musicali differenti. Ma vorrei dire che si siamo riusciti, ed abbiamo fatto le scelte giuste finché in Ki a tutti piacciono le produzioni che lanciamo.
Ritornando a Sean Piñeiro, artista sensibile e colto, e al suo bellissimo album “Saved Once Twice” (che secondo noi ha davanti a se una strada luminosissima), come è nata la collaborazione con lui?
Sean ci ha mandato della musica e abbiamo ascoltato i suoi demo, così è cominciata. La parte divertente della storia è che noi abbiamo ricevuto le musiche di Sean e Colo lo stesso giorno, devo dire un giorno molto fortunato per Ki. E’ difficile trovare artisti così talentuosi e dotati.
Riferendomi a remix di altissimo livello come: Colo – Holidays, remix di Christian Löffler o Me Succeeds – Rongorongo remix di Arp Aubert e Christian Löffler o Monokle – Swan remix di Fybe.one, Sean Piñeiro – Grounds remix di Daisuke Tanabe, che importanza date alla reinterpretazione dei brani, non visti come mero esercizio di stile?
Ti sei scordata di menzionare il remix che Christian ha fatto per Good Guy Mikesh “Spare”. Dal mio punto di vista è interessante avere un altra versione di una canzone, fatta da un altro artista con una approccio differente. Mi piace quando i remix non sono troppo differenti, è importante che tu possa ancora vedere la canzone originale, nel remix. Noi produciamo remix ma non sono particolarmente importanti per noi: è più il dare alla gente la possibilità di avere un’ulteriore esperienza della storia che la canzone originale sta raccontando, ma in universo parallelo.
Riguardo alla scelta di pubblicare in vinile, scelta raffinata e condivisa, ma anche coraggiosa in un mondo in cui tutto è digitale, veloce, usa e getta. La Ki vuole lasciare un segno tangibile, ritornando a suoni più personali di sicuro di impatto emotivo. Secondo voi il ritorno al vinile è il futuro della distribuzione della musica elettronica di qualità?
Onestamente io personalmente non compro vinili da un po’, dopo averne collezionati tanti nel passato ma giusto recentemente questa “mania” mi sta ricominciando, e anche ora quando penso alle mie dita sono impazienti e vorrei andare nel mio negozio di dischi preferito qui ad Amburgo per “tuffare” le mie mani nei vinili. Io preferisco gli LP agli EP e singoli, ma ho anche una cotta per i 7 pollici in vinile, sono molto speciali per me, ed amo vedere i dj suonare i 7 pollici set tutta la notte, quale alternativa a tutte queste rimostranze dei “duri” vinili. Se potessi fare il dj io farei questo: suonerei solo 7 pollici.
Da semplice albero vi state trasformando in una foresta di suoni emozioni e vere e proprie opere d’arte. Dove vuole arrivare la Ki Records?
Difficile rispondere a questa domanda ma noi produrremo più musica, specialmente nel formato album. Cerchiamo di sostenere al meglio che possiamo i ragazzi che abbiamo a bordo, e lasciar loro fare del loro meglio, facendo musica! Questo è tutto per Ki. Noi siamo la casa madre dalla quale i nostri artisti devono crescere in maniera forte, donando sorpresa e divertimento a coloro che ci seguono, la cosa più importante per noi è intrattenere i nostri ascoltatori al meglio che possiamo. Per tutti noi questo è l’obiettivo più importante di tutti, che la gente possa godere di ciò che facciamo uscire, dando loro qualcosa di speciale per la vita di tutti i giorni.
(Pic by Tamara Bertram)[/tab]
[tab title=”English”]Ki is the japanese ideogram to define the word “tree”. And, like the tree, the german label sunk in to the deep his roots in the ground of the electronic music. The Ki Records solid trunk is composed by a thick numbers of international artists: Arp Aubert, Biodub, Christian Löffler, Colo, Daisuke Tanabe, Hiroaki OBA, Marius Sahdeeq, Me Succeeds, Mitch, Monokle, Sean Piñeiro, Steffen Kirchhoff; they are different souls by sonority and genre, but linked to the same artistic high quality. The Ki manage the artists from the smaller detail of the production, up to the distribution, who is realized as a true artpiece, like a Painted on canvas, size 12 inch. We had a very nice conversation with Paul, Ki Record’s boss, to understand the secrets of the soul and the pulsating heart of this wonderful label of Hamburg.
The Ki Records gave us an exclusive mix bomb, made from Mitch, one of the founding members of the Ki, a real driving force behind the label, with many influences of music coming from the past since our days. This mix encompasses a wide range of genres and her music selection only leaves you breathless.
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01 Parallax Beat Brothers – Exhalation (DJ Sprinkles’ Deep Breath Mix)
02 Moodymann – Sunday Morning
03 DJ Nature – Nieghbourhood Novelty
04 Kenny Dixon Jr – Winter Breeze
05 Romanthony – Trust
06 Todd Terry – Found Romance
07 Jammin Breaks – Special Request
08 Blip Blop – In A Trance
09 DJ Yoav B – Energize
10 Tronco Traxx – Walk 4 Me
11 Aphrohead – Grown Man Cry
12 K Alexy Shelby Posse – Stick Music
13 Schatrax – Overcome
14 Levon Vincent – Pivotal Moments in Life
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Since 2009 Ki Records produces successful artists like Christian Löffler, Colo, Daisuke Tanabe, Monokle, Sean Piñeiro, Me Succeeds. On Japanese etymology “ki” means “tree”: where are the roots of this style research, between styles so different the one from the other?
It’s true, Ki is the Japanese word for Tree and we chose this moniker as it fits to our personalities in the first place. We are very grounded people and love to be out in the nature. Also, all releases on Ki have this warm and organic feel to it, that’s our trademark I’d say. Stylewise we prefer to be more diverse in sound as it would be boring to only follow one direction. The main genre is of cause Electronic music though but it can be Techno, IDM, Leftfield, Ambient Music and so on. Mitch has a nice way to explain Ki, he always says “Ki is the stem of a tree and all the artists and their releases are the branches and leaves of that tree.” That’s why we have that leaf on the top-left of the front cover of each release.
We can see a great attention of the label for the videos, that usually are real artpieces, perfect to introduce the artists (I think to Piñeiro’s “Grounds”, Christian Löffler’s “All Comes” and “Feelharmonia”, Monokle’s “Swan”). How much is important for you the visual aspect in your work?
Videos are important to us as they last with the music and hopefully add a certain value for the people that watch them. I love that video for Monokle’s „Swan“ a real masterpiece by Romanian graphic designer Alina Anca from Bucharest. But I also love the video Natasha Todd did for Christian’s song „Blind“, something really special and it makes fun watching it. Colo’s video for „Holidays“ is another highlight as it was done by three guys from Chile and the actress in that video, Josefa Alvarez is the screensaver of my phone since then haha.
Christian does videos himself for some of his releases. He did the video for „All Comes“ that was shot just in front of his house at the Baltic Sea.
Christian Löffler is definitely the finest member of your team, does he play an important role in the choice of the artists to produce? How do you select the artists?
Christian founded Ki together with me on new years eve in 2009. We were drunk enough to sit down at 1 am in the morning and start working on our new year promise to start up a record label. After that night and me returning to Cologne we had a mission and built up a great team of friend around the name Ki. Today we are 7 people working for Ki and it feels like family. Big decisions like signing new artists are family matter, and I send the demo music around to everyone to see what they think. Not that easy as it sounds as everyone has a very different taste in music here. But I’d say we have succeeded and took the right choices so far as everyone at Ki likes the music we released.
We recently listened also to “Saved Once Twice”, that introduced Sean Piñeiro as a sensitive and cultured artist that has a bright future ahead of him. How did you start the cooperation with him?
Sean sent music to us and we listened to his demos, that’s how it started. The fun part about that story is, that we received Sean’s and Colo’s music the same day a very lucky day for Ki I must say! It’s so hard to discover such talented and gifted artists.
You released also a lot of big remixes (we can name a few: Colo – Holidays (Christian Löffler Remix), Me Succeeds – Rongorongo (Arp Aubert Remix) Monokle Swan (Fybe:one Remix), Sean Piñeiro – Grounds (Daisuke Tanabe Remix)). How much is important of you the role of remixes, especially when they are not just an exercise?
You forgot to mention the remix Christian did for Good Guy Mikesh’s song „Spare”! For me it’s interesting to get another version of a song by another artist with a different approach. It’s kind of like a field-story for me. I like it when remixes are not too different, it’s important that you can still see the original song in the remix. We do remixes yes but they are not particularly important to us it’s more like giving people the chance to experience the story the original song is telling but in a parallel universe.
You have chosen to release always in vinyl, a brave choice in a world where everything is digital, fast, easily disposable. “Ki Records” wants to leave a tangible sign, coming back to more personal sounds, with more effective emotional impact. How do you see this coming back to vinyl in the future of music distribution?
To be honest I personally didn’t buy vinyl of quite a while after I collected a lot of them in the past but just recently this addiction is coming back to me and even now when I think of it my fingers are itching and I want to go to my favorite record store here in Hamburg and get my hands on them vinyl. I prefer LPs over EPs and single but I also have a crush on 7 inch Vinyl they are really special to me and I would love to see DJs play a whole 7 inch set all night long as an alternative to all the complaints of these heavy vinyls. If I could dj I would do that; only play 7 inches!
From a simple tree you’re turning into a forest of sounds, emotions and real art masterpieces. What is the future of Ki Records?
Hard to answer this question but we will release more music, especially in album format. Try to support the guys we have on board the best we can and let them do what they do best, making music! That’s is what Ki is all about. We are the home base for our artists to grow strong from and most important surprise and entertain our listeners the best we can. For all of us this is the main goal over all, that people can enjoy what we put out and give them something special for their everyday life.
(Pic by Tamara Bertram)[/tab]
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