Florian Kruse e Nils Nuernberg hanno base ad Amburgo e da qui, andando un pò contro tutti i clichés riguardo alla scena dance ed elettronica tedesca vista generalmente come Berlino-centrica, hanno portato avanti una carriera decennale che li ha visti remixare tra gli altri Dennis Ferrer ed i Groove Armada e dare alle stampe le loro produzioni e remixes su labels quali Noir Music, Liebe*Detail, Rejected, Bedrock, Systematic e Mood Music oltre all’etichetta da loro fondata Save Room e la Lazy Days, per la quale esce il loro primo album “Let’s Call It A Day”. In questo disco Kruse & Nuernberg espandono la formula house tendente al deep sulla quale è basato il loro suono aprendo a brani di piu classica impostazione pop. Un esperimento intrigante abbastanza da farci cogliere l’occasione di rivolgere al duo alcune domande.
Com’è che vi siete incontrati ed avete cominciato a lavorare assieme?
Ci siamo incontrati per la prima volta circa dieci anni fa alla festa di un amico comune. Fino a quel momento avevamo lavorato singolarmente a dei progetti. Nel 2008 abbiamo deciso di fondare un etichetta ed é cosi che é nata la Save Room Recordings. A causa dei nostri impegni di lavoro non avevamo abbastanza tempo per concentrarci sulla musica, per questo nel 2009 abbiamo lasciato i nostri rispettivi lavori per affittare assieme uno studio e fondare la Kruse & Nuernberg Prod.
Trovo il titolo del vostro album di debut “Let’s Call It A Day” abbastanza interessante. Era vostra intenzione quella di lanciare una specie di messaggio, di rendere pubblica la fatica che sta dietro alla produzione di un album e il vostro sollievo una volta che il progetto é stato portato a termine?
L’interpretazione é interessante ma non é quella che avevamo in mente. ‘Let’s Call It A Day’ descrive il ciclo di di un giorno. La sequenza delle tracce rappresenta il corso di una giornata. Per fare un esempio: La prima traccia dell’album suona come il morbido inizio di giornata di sole mentre l’ultima canzone “White Smoke” con la voce di Miwaki è molto oscura e ti porta a riflettere sulla giornata passata. Questa é l’idea principale che sta dietro alle tracce quando le ascolti dall’inizio alla fine.
Quanto la produzione di un album dance-oriented sia piena di insidie é cosa ben note. I djs e produttori ne parlano spesso. Voi vi siete decisi per un approccio piu orientato verso la forma-canzone. Come é stato per voi lavorare in questa direzione?
È stata una grande esperienze ed un enorme processo d’apprendimento. Abbiamo lavorato a pezzi dance e remixes per cosi tanto tempo e cercavamo di uscire dai nostri confini per andare alla scoperta di nuovi stili e generi é questa è la libertà che la produzione di un album ti da. Abbiamo lavorato assieme a molti musicisti e ci siamo goduti il tempo trascorso in studio con loro. Una grande esperienza.
Come é stata la reazione del vostro pubblico ai brani dell’album piu orientati verso il pop?
Finora è stata positiva! Tutte le recensioni che abbiamo letto sono molto positive e fa piacere vedere che la gente capisce l’idea dietro questo album piu orientato verso le canzoni e non ci accusano di tradire la scena della deep house. Ad essere onesti é stato molto eccitante vedere le prime reazioni quando l’album è uscito è siamo contenti per il feedback ricevuto.
In alcuni brani dell’album collaborate con Stee Downes. Come vi siete incontrati e come avete iniziato a collaborare?
Stee è un amico di Lovebirds e Lovebirds é un amico nostro che vive come noi ad Amburgo. Siamo grandi fans del loro hit del 2011 ‘I Want You In My Soul’ e volevamo veramente lavorare con Stee. Per farla corta, gli abbiamo spedito alcuni palybacks, gli sono piaciuti e cosi abbiamo avuto anche lui a bordo. Stiamo producendo altre tracce con lui ma niente di cui possiamo ancora parlare al momento.
Ci raccontate qualcosa a proposito dei produttori che hanno lavorato ai remix dei brani dell’album? Alcuni sono gia stati pubblicati mentre altri usciranno prossimamente non è vero?
Si é vero. Spirit Catcher, Shur-I-Kan e Nathan G hanno fin ora remixato l’album e al momento stiamo lavorando con la Lazy Days ad un EP di remixes previsto per il Febbraio 2013. Non penso dovremmo rivelare i nomi dei remixers al momento. Vogliamo fare una sorpresa.
Che tipo di approccio avete al lavoro di remixing? E quali sono i remix da voi prodotti che vi piacciono di piu? Ci sono dei remix da voi prodotti in procinto di venire pubblicati?
L’approccio ad un remix project é totalmente diverso paragonato al lavoro su un brano musicale originale. Noi solitamente estraiamo gli elementi piu significativi e che ci interessano di piu e cominciamo a costruirvi intorno un beat ed una nuova struttura melodica. Da qui partiamo. Cerchiamo sempre di evitare di suonare in maniera troppo simile all’originale. Per il resto ci lasciamo andare. I remix che abbiamo realizzato fino ad ora ci piacciono tutti. Altrimenti non li avremmo sottoposti alla label per la pubblicazione. Ci sono alcune richieste di remix ma non abbiamo ancora iniziato a lavorarci su ma sfortunatamente non ci é consentito parlarne al momento.
Soundwall.it pubblicherá und vostro mix in podcast. Ci potete raccontare qualcosa a proposito delle tracce che avete scelto e della sua realizzazione?
Tutto il mix riflette cio che suoniamo nei clubs tutti i fine settimana. Cerchiamo di mantenerlo bouncy ma sexy. Appena le ragazze sono sulla pista da ballo i ragazzi le seguono.
English Version:
Florian Kruse and Nils Nuernberg are based in Hamburg and from here, going against every cliché about the german dance and electronic scene which is generally seen as Berlin-centric, lead a decennal career that seen them remixing, between the others, Dennis Ferrer and Groove Armada and releasing their productions and remixes on labels like Noir Music, Liebe*Detail, Rejected, Bedrock, Systematic, Mood Music and on their own Save Room Recordings and on Lazy Days, for which their first album “Let´s Call It A Day” is released. In this album Kruse & Nuernberg expand the Deep House formula on which their sound is based and open to more Pop-oriented tracks. An experiment intriguing enough to for us to take the chance and make some questions to the duo.
How did you meet and start working together?
We first met about ten years ago at a party of a friend we have in common. At that time we’ve been working on our own projects. In 2008 we decided to set up a label and Save Room Recordings was born. Due to our daily work there wasn’t enough time to focus on the music, that’s why we quit our jobs in 2009 to rent a studio together and founded the Kruse & Nuernberg Prod. GbR.
I find the title of you debut “Let’s Call It A Day” quite interesting. Was your intention to make a statement of sorts, to let everybody know how hard the task of working on an album is and your relief once the product was done?
That’s interesting but not what we had in mind. ‘Let’s Call It A Day’ describes the cycle of a day. The build up and arrangement of tracks picture the day. To give an example: The first track on the album sounds like a sunny and smooth start into your day and the last song “White Smoke” featuring Miwaki is very dark and animates you to reflect the day. That’s the main idea behind it when you listen to it from start to end.
How tricky the production of a dance oriented-album is, is well know. The djs/producers talk often about it. You decided to go for a song-oriented approach. How was for you to work in this direction?
It was a great experience and huge learning process, too. We’ve been working on dance tracks and remixes for so long and wanted to step outside our boundaries to discover new styles and genres and that’s the freedom an album gives you. We worked together with many musicians and really enjoyed the time in the studio with them. A great experience.
How was the reaction of your public to the more pop-oriented tracks of the album?
So far so good! All the reviews we’ve seen are very positive and it’s just good to see that people understand our idea behind this more song oriented album and don’t accuse us to betray the deep house scene. To be honest we’ve been very excited about the first reactions when the album came out and are so happy about the feedback.
In some tracks of the album you collaborate with the vocalists Stee Downes. How did you get to meet and work with him?
Stee is a friend of Lovebirds and Lovebirds is a friend of ours who also lives in Hamburg. We are big fans of their hit from 2011 ‘I Want You In My Soul’ and really wanted to work with Stee. To make the story short we sent him some playbacks, he liked what we sent and so we had him on board. We are actually producing more tracks with him but nothing we can really talk about at this stage.
Can you tell us something about the remixers that worked at you album tracks? Some are already released while others are still in the pipeline, right?
Yes, that’s true. Spirit Catcher, Shur-I-Kan and Nathan G remixed the album so far and we are actually working with Lazy Days on a remixes EP for February 2013. I don’t think we should mention names at this stage. We wanna keep it as a surprise.
How do you approach the remixing work? And which are your favourite remixes of yours? Are there any remixes of yours about to be released?
Approaching a remix project is totally different compared to start working on a new original song. We usually sort out the good elements from the remix files that make sense for us and start creating a beat and our very own melody structure around it. And then we take it from there. We always try to avoid to sound too similar to the original. For the rest we just go with the flow. We quite like all our remixes so far. Otherwise we wouldn’t give them to the label to release them. We have a few remix requests but we didn’t start working on them yet. Unfortunatelly we are not allowed to talk about it at this point in time.
Soundwall.it will feature a mix of yours as a podcast. Can you tell us something about the tracks that you chose and the making of it?
The whole mix is a reflection of what we play out in the clubs every weekend. We try to keep it bouncy and sexy at the same time. As soon as the ladies are on the dance floor the boys will follow.