In una Vercelli “orfana” di Jazz:Re:Found (che si è spostato a Torino) dall’11 al 13 settembre andrà in scena la prima edizione di Nylon Festival, una manifestazione che porterà alcuni dei nomi più importanti della musica elettronica italiana e internazionale a sonorizzare le tracce visive e architettoniche di una delle ex realtà industriali italiane: lo spazio una volta occupato dalla Montefibre, l’azienda che a Vercelli produceva fibre sintetiche.
Gli artisti a cui sarà affidato questo compito sono tutti di grande spessore e formeranno alcune performance ensemble uniche, come quella che l’11 settembre vedrà unire gli strumenti di Ricardo Villalobos, Max Loderbauer, Luigi Ranghino al pianoforte e Gianluca Petrella al trombone, insieme per sonorizzare al Teatro Civico, la retrospettiva industriale della città.
Dopo questa esclusiva esibizione, Nylon si sposterà nell’ex spazio una volta occupato dalla Montefibre per le performance di Dj Gruff, Niagara, Godblesscomputers e Azimute, il progetto di Quenum e Cesare Marchese.
Il giorno successivo, sempre al Teatro Civico, toccherà a Matthew Herbert dialogare con il pianoforte di Giovanni Guidi e la tromba di Enrico Rava per poi tornare in un altro ex spazio industriale, quello della Pettinatura Lane, per una notte lunghissima che vedrà esibirsi, tra gli altri, Gino Grasso e Passenger, DeWalta e Shannon, Cesare vs Disorder, ma soprattutto due mostri sacri come Nicky Siano e Leo Mas, due nomi che rispettivamente negli Stati Uniti e in Italia hanno scritto pagine importanti dell’house music.
Già così l’asticella sarebbe altissima ma il festival si riserva i botti finali per la domenica, con George FitzGerald, Jackmaster, Elita Soundsystem, Marco Unzip e un back to back inedito tra Daniele Baldelli e Luca Trevisi, tanto storico per il djing italiano quanto speciale per chi vi assisterà.
La prima edizione del Nylon Festival non potrà non colpire la vostra attenzione, una line up strepitosa che si unisce ad alcune delle venue più suggestive di Vercelli, in un connubio ben riuscito tra pubblico e privato, visto l’apporto fondamentale degli enti pubblici vercellesi e piemontesi. Una storia che vorremmo avesse successo più spesso, visto il primissimo livello di proposta musicale che si riesce evidentemente a raggiungere.