Al diavolo i nomi scontati, ben vengano i nuovi talenti. E’ questa la politica conforme e unitaria che ha contraddistinto negli ultimi anni i ragazzi veneziani del “Do Not Friday”, appuntamento mensile diventato un must per i cultori del sound giusto e del divertimento senza limiti. Una stagione che si preannuncia davvero cool con facce nuove e gradevoli ritorni. Avremo modo di svelarvi pian piano i vari nomi che si alterneranno in console al Tag Club, approfondendo la conoscenza con alcuni di loro. L’antipasto è servito con La Fleur, ragazza svedese che in poco tempo ha stregato Berlino per la sua versalità in campo musicale e artistico, dimostrandosi già matura in fase di produzione e selezione.
Nata in Svezia, hai passato la tua adolescenza tra studio e danza fino a conseguire addirittura la laurea in Farmacia. La tua carriera sembrava essere lontana dalla musica elettronica…e invece cosa ti ha avvicinato a questo genere? Raccontaci un po’ la tua storia e le tue prime influenze musicali.
Ho sempre avuto un grande interesse per la musica. Mi piaceva ballare e quando ho scoperto la musica dance – è stato amore a primo ascolto. Suonavo anche alcuni strumenti, ad esempio il piano. Direi quindi che sono stata sempre molto vicina alla musica.
Pregi e difetti che si rispecchiano anche nel modo di approcciarti in studio e in console.
Le persone spesso mi dicono che ho un feeling speciale quando si tratta di sentire la pista e che ho una buona selezione. Adoro ballare e ancora di più quando la gente balla con me! Cerco sempre di avere un buone sensazioni dentro di me per trasmetterle nel dancefloor, lo stesso vale anche quando sono in studio a fare musica.
Ora che hai reso il djing la tua professione, sembri comunque dare molto importanza all’aspetto artistico. In che modo ritieni sia possibile collegare l’arte con la musica?
La musica è arte! Quando ho avviato la mia etichetta Power Plant Record, ho capito di avere una grande opportunità utilizzando la cover del vinile per inserire qualcosa di artistico. Così ho contattato Olaf Hajek, che ritengo sia un grande pittore e illustratore. Gli piaceva la mia musica e l’idea, perciò ho avuto modo di utilizzare un suo disegno per il mio primo EP, “Flowerhead”. Per l’uscita successiva “Nature EP” dell’ artista danese Jesper Ryom la copertina è stata realizzata da Sätty. Con lui ho anche organizzato un vernissage e una mostra a Berlino, dove ho mostrato dieci sue opere d’arte. Per l’ultimo lavoro invece è stato Hans Arnold, un famoso illustratore svedese, a disegnare la copertina di “Eavesdropper ep”. Anche con lui ho tenuto una mostra a Stoccolma in una galleria in cui ho mostrato i suoi disegni e dipinti originali.
In realtà prima di produrre come solista, hai ottenuto ottimo successo come dj assieme ad un’altra ragazza (Adeline Supreme) con il progetto “Housewives”. Quali sono i vantaggi nel lavorare assieme e in che modo ti senti di rispondere ai pregiudizi legati alla figura maschile del dj?
Ho iniziato la mia carriera da solista come La Fleur, poi qualche anno dopo ho iniziato Housewives con Adeline. Ho collaborato con Adeline perché avevamo la stessa attenzione e interesse per la musica a quel tempo, non perché era una donna, il sesso non importa, siamo tutti dj.
Dalla Svezia, tua terra natale, ora ti sei trasferita a Berlino. Molti giovani oggi pensano che all’estero ci siano maggiori opportunità, anche pensando ad una carriera non musicale. Basandoti anche sulla tua stessa esperienza, che cosa ti senti di dire a riguardo?
Avevo già un’occupazione fissa prima di trasferirmi a Berlino. Nonostante questo mi sono trasferita lì perché volevo ispirazione nella mia vita di tutti i giorni e nelle mie produzioni, avevo bisogno di un cambiamento di scenario. Amo Berlino e ancora oggi mi dà un sacco di ispirazione, mi capita di incontrare molte persone simpatiche e sentire un sacco di buona musica.
Veniamo all’aspetto più tecnico. Se dovessi definire i tuoi dj set a chi non ha mai avuto l’occasione di ascoltarti cosa diresti?
La domanda più difficile, dovete venire e ascoltare!
A marzo, sarai ospite dei ragazzi del Do Not Friday al Tag. Che effetto ti fa essere uno dei primi guests della nuova stagione? Cosa ti senti di anticipare a coloro che intendono partecipare alla serata?
E’ davvero fantastico! Sono molto felice e onorata di essere uno dei primi ospiti della nuova stagione e penso ci divertiremo molto a ballare insieme!
English Version:
New talents are welcome. This is the unified policy that has marked the last few years of “Do Not Friday”, monthly event developed by Venetian guys and soon became a must for lovers of the right sound and unlimited fun. A season that promises to be really cool with new faces and attractive returns. We will slowly reveal all the guests who will play at Tag Club, knowing deeper some of them. Starting from La Fleur, a swedish girl who has bewitched Berlin for her versatility in music and art, showing great skills in her releases and mixes.
You were born in Sweden, spending your adolescence through dance, then following a different path with Degree in Pharmacy. Your career seemed to be far away from electronic music… what have approached you to this genre? Tell us a little your story and your first musical influences…
I’ve always had a big music interest! I loved to dance, and when I discovered dance music – it was a match made in heaven. I also played instruments, for example the piano so I would say I always been very close to music.
If you have to say your strengths and weaknesses also reflected in the way you approach in studio and behind the console… People often tell me I have a special feeling when it comes to feel the dance floor and that I am good selector. I like to dance and I love when the people on the dance floor dance with me!
I always try to get a good feeling inside myself and for the dance floor, same is for when I am in the studio making music.
Now that you have made the djing your own career, however, it seem you give great importance to the artistic aspect. How do you think it is possible to connect the art with music?
Music is art! When I started my record label Power Plant Records I felt it was a great opportunity to use the cover for the vinyl to put a piece of art there. So I contacted Olaf Hajek who I think is a great painter and illustrator. He liked my music and the idea so I got to use one of his drawings for my first EP, Flowerhead EP. For the next EP Nature Boy by danish artist Jesper Ryom the cover was painted by Sätty, and I also organized a vernissage and exhibition in Berlin where i showed 10 art prints from him. This last time Swedish famous illustrator Hans Arnold drawing adorned the cover of my Eavesdropper EP and I also had an exhibition in Stockholm at a gallery where I showed his original drawings and paintings.
Before producing as a solo artist, you began your career as a dj with another girl (Adeline Supreme) as “Housewives.” What are the advantages in working together with a woman and how you feel to respond to the proconcenction attached to the male figure of the dj?
I began my caréer as a solo artist as La Fleur, then a few years later i started Housewives with Adeline. I worked together with Adeline because we had the same focus and interest in music at that time, not because she was a woman, the gender doesn’t matter, we are all djs.
From Sweden, your native land, you moved to Berlin. Many young people today think that there are more opportunities abroad, also thinking of making a career (not only in music). If you had to think on your own experience, what could you say about it?
I already had a career going so that was not why I moved to Berlin. I moved to Berlin because I wanted inspiration in my everyday life and for my productions, I needed a change of scenery. I love Berlin and it still gives me a lot of inspiration and I meet a lot of nice people and hear a lot of good music.
We come to the most technical side. If you had to define your dj sets to those who have never had the opportunity to listen to you, what you can say?
The hardest question, you have to come and listen!
In March, you will be one of the firse guest of Do Not Friday season at Tag Club (Venice). How does it feel to be the first guest of the new season? What do you could you anticipate to those who intend to join this night?
It feels great! I am very happy and honored to be the first guest of the new season and I think we will have a very good time dancing together!