Così, dopo il Bar25, anche Kater Holzig si accinge a chiudere i battenti dopo soli tre anni di feste e dopo aver rianimato e riqualificato una vecchia fabbrica abbandonata affacciata sulla Sprea. Sono i tempi che corrono e cambiano – illuso chi pensa che la Berlino che non balla non si sia accorta delle attrazioni e delle possibilità che la metà danzereccia ha conferito alla città – e che colgono tutte le opportunità di business messe a disposizione, scrivendo spesso finali annunciati come quello a cui è destinato il club del gatto gigante affacciato sul fiume.
“Colpa” di Domus Aurea Immobilien GmbH (proprietaria dei terreni e società investitrice nel progetto), dello studio di architettura Kuhn+Partner e della gentrificazione, discutibilissimo fenomeno che dimostra come non per tutti quattro mura e un tetto meritino la cura e il rispetto che gli è dovuto. Al posto del club, quindi, sorgeranno moderni palazzi ad uso residenziale per un totale di venticinque milioni di euro d’investimento.
Il 31 Dicembre, si chiuderà l’anno e una bella storia con l’ultimo party. Ciao micione, ci siamo divertiti insieme.