Eccoci. Perché è “definitiva“, questa guida? Non perché esaurisca gli argomenti e i festival di quest’estate, sia chiaro: anzi, sappiate che questa pagina sarà sempre in aggiornamento, facilmente la riproporremo infatti più volte nell’arco dell’estate, con correzioni ed implementazioni varie. No, il punto è un altro – è una guida “definitiva” perché parte da uno studio a tavolino ma anche da una conoscenza diretta e dalla storia di Soundwall nel suo insieme, mettendo tutto insieme. Non è insomma solo un’agile guida costruita attraverso gli input e le parole dei comunicati stampa; è piuttosto un percorso soggettivo ma corale e plurale che intreccia esperienza passate, rapporti reali e consolidati, aspetti vari che in un festival ci piacciono ed indirizzi musicali che a vario titolo ci intrigano. Regola numero uno: non rassegne (ce ne sono tante, e di enorme qualità: una per tutte Locus, in Puglia), solo festival. Regola numero due, già citata: potrebbero esserci delle aggiunte e delle sottrazioni, state sintonizzati. E comunque: quanta ricchezza, e quanta stima per chi si sbatte per organizzare cose belle e a vario titolo coraggiose.
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Dancity presents Anticorpi, Trevi
2-4 giugno
https://dancityfestival.com/
Non è propriamente il solito Dancity, nel senso che non è a Foligno ma si sposta a Trevi. Vabbé: per il resto però resta sempre un gioiello, coi suoi monumenti (Mills in duo in The Paradox, Moritz Von Oswald in Trio), il suo gusto non convenzionale nelle scelte di qualità, il mix di ricerca e divertimento che è una cosa in cui il festival umbro è eccellenza assoluta da sempre, in Italia. Vale la pena fidarsi? Accidenti se vale la pena fidarsi.
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Disorder, Paestum
2-5 giugno
https://www.facebook.com/disordering/
Il Parco Nazionale del Cilento, spiagge bandiera blu, chef stellati che collaborano alla parte food. Paestum non è il primo posto che viene in mente per i festival ricercati e di qualità, ma quando in line up vedi scelte come June Of 44, Elektro Guzzi, C’mon Tigre, Go Dugong, DayKoda, Dario Rossi pensi di essere a Milano nei suoi periodi migliori. E invece, no. Che bello questo Disorder. Arriva alla decima edizione in forma come non mai.
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Nameless Music Festival, alle porte di Lecco
2-5 giugno
https://namelessmusicfestival.com/it/
L’ammiraglia dei festival estivi italiani. Quella più “aperta” musicalmente (dal nocciolo duro EDM ci sta aprendo in un ventaglio che va dal rap nostrano al clubbing di qualità), quella dall’atmosfera così bella e presa-a-bene che anche se non ti piace la musica, alla fine ti piacerà e starai da dio. Quest’anno poi sfida cazzuta: nuova location, si superano le 70.000 presenze complessive.
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The Island, Pantelleria
2-5 giugno
https://theislandfestival.net/
La sfida è alta e, mmmmh, anche “lussureggiante”: portare un sacco di persona a Pantelleria per un festival mettendo in campo Peggy Gou, Moodymann e un sacco di proposte di qualità (da Paula Tape a Ze In The Clouds, dai resident di Take It Easy a Ricardo Baez. Il tutto costa: farlo e parteciparvi. Ma potrebbe essere il boutique festival di fascia altissima che all’Italia mancava.
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Novara Jazz Festival, Novara
2-12 giugno
https://www.novarajazz.org/
Una piccola cellula barricadera che, anno dopo anno, sta crescendo divinamente. Jazz moderno, fresco, aperto alle combinazioni o voglioso di riscrivere regole e passati, lontano comunque dalle strade più battute; eventi che percorrono tutta la città, dal mattino alla sera. Un laboratorio. Dove però ci si diverte un sacco, e molto facilmente si scoprono cose che non avresti mai detto – e a cui da lì in poi non vorresti rinunciare.
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Polifonic, Milano & Puglia
10-12 giugno, 28-31 luglio
https://www.polifonic.it/#bio
Polifonic uno e bino: confermata l’edizione pugliese, ormai un must, c’è finalmente – dopo gli annullamenti da Covid – il grande esperimento di tenere un’edizione in metropoli, a Milano, per giunta nei giorni della Design Week (…do you remember and do you miss Elita?). Al solito, la line up è composta da intenditori veri, in una equilibratissima mescolanza di nomi vendi-biglietti (ma bravi) e nomi da nicchia (che però potrebbero veramente piacere anche ai più distratti).
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Torino Jazz Festival, Torino
11-19 giugno
http://www.torinojazzfestival.it/
Tra quelli “major”, da anni il nostro jazz festival preferito. Torino anche in questo campo riesce di nuovo a fare la differenza. Scelte artistiche intelligenti: rigorose e contaminate al tempo stesso, sempre con garbo, sempre con visione. Attenzione a far “impollinare” la città intera non limitandosi ai concerti principali, ma con mille eventi collaterali. Occhio: i concerti principali sucddetti, vanno quasi sempre sold out. Siete avvertiti, muovetevi per tempo.
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Artbiotico, Urbino
16-17 giugno
https://www.facebook.com/ilparcoArtBiotico/
Un festival nato stendendo un tappeto in un parco e trasformandolo in palco. Edizione dopo edizione la crescita però è stata bella, organica e costante. Dopo due anni di pausa forzata, nel 2022 un ritorno sotto il segno del gusto e delle scelte intelligenti: tra indie avanzato, nu jazz ed elettronica, ci sono alcuni dei talenti che più teniamo sott’occhio in Italia: Emma Nolde, Ginevra, Whitemary, Ze In The Clouds. E poi in alto i cuori per il dj set di Fabio Nirta, for those who know.
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Atlas Connection, area naturalistica Pianezze
16-19 giugno
https://atlas-festival.org/it/
Di Pianezze e della sua area naturalistica parleremo anche per Apolide, qualche riga – e settimana di calendario – più sotto; però ecco, in questo nostro elenco volevamo assolutamente mettere uno di quei festival realmente “rave” nell’approccio: ovvero uno stuolo di dj lontani dai soliti giri ma dediti al culto del sotterraneo e più di qualcuno proprio leggendario (ehi, c’è anche Zappalà!), uno spirito “orizzontale” ed estatico, una compenetrazione con la natura, con la giocoleria, con lo psichedelico, eccetera eccetera eccetera. Insomma, avete capito. Quelle robe di cui i magazine non parlano mai, ma che nel passaparola e nell’esperienza “reale” trovano linfa e successo.
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La Prima Estate, Versilia
21-26 giugno
https://laprimaestate.it/
La sfida più grande dell’anno. Impiantare un festival di dimensioni enormi, a livello di importanza&qualità dei nomi, in un territorio dove di festival in passato non ce ne sono mai stati. Un primo passo lunghissimo. Ma la gamba potrebbe essere quella giusta, perché se fai scelte in line up di un certo tipo di sicuro dimostri gusto e competenza. Anderson .Paak, Jamie Xx e Bonobo in primis, però ecco, noi ci commuoviamo pure per i Duran Duran (che dal vivo, ancora oggi, spaccano).
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Lumen, alle porte di Vicenza
22-26 giugno
https://www.lumenfestival.com/
C’è una certa tradizione, in Veneto e soprattutto nell’accezione più estesa di territorio vicentino, nel mettere insieme pop “irregolare” e sfrontato con il clubbing più prismatico (Bawrut e Crookers sono eroi per noi!), senza dimenticarsi mai striature di hip hop (Nitro a proposito è un local hero). Tradizione che merita di vivere a lungo, e che grazie a Lumen quest’anno risplende.
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Indie Rocket, Pescara
24-26 giugno
https://www.indierocketfestival.it/
Un appuntamento ormai storicissimo, che arriva però al 2022 con una delle edizioni più intriganti e “vive” di sempre. Non sempre è facile fare proposte di qualità in certe zone d’Italia d’estate, ma quest’anno Indie Rocket ha fatto davvero un lavoro coraggiosissimo in tal senso.
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Lattexplus Festival, Firenze
30 giugno – 2 luglio
https://www.lattexplus.com/
A Firenze, una certezza di gusto; e anche quest’anno in tal senso il Lattexplus non delude: Marcellus Pittman, Palms Trax, Samuele Pagliai, Paquita Gordon… Ma non solo: quest’anno si implementa l’assetto live, con la presenza della Mauskovic Dance Band. Vale sempre farci un salto, vale sempre dare supporto.
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Kappa FuturFestival, Torino
1-3 luglio
https://www.kappafuturfestival.it/
Servono presentazioni? Uno dei festival daytime in chiave techno e house più potenti e belli al mondo. Ci sono praticamente tutti i nomi grossi. Tutti. Controllate pure. E quest’anno si va pure ad “annusare” fuori dai confini, tipo con un signore di nome Diplo: quando si muove, KFF lo fa sempre in modo mastodontico. Ma ora che uno spettatore su due arriva da fuori Italia, l’atmosfera è semplicemente meravigliosa.
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Terraforma, alle porte di Milano
1-3 luglio
https://www.terraformafestival.com/
In poche edizioni, contando su una personalità fortissima nell’imporre la propria etica ed estetica, è diventato “il” festival, se si cerca un certo tipo di cose. Ovvero: natura, un approccio “alto” ma al tempo stesso felicemente fricchettone (non tanto e non solo verso il ballo ma proprio verso la musica a trecentosessanta gradi), un pubblico selezionato (ed internazionale). Quest’anno poi ci sono pure gli Autechre. Come prima, più di prima (ma peccato per la fine degli incontri e delle tavole rotonde).
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Eolie Music Fest, Eolie
30 giugno – 5 luglio
https://www.eoliemusicfest.it/
L’anno scorso ha vinto tutto nell’incrocio tra format e location: palco su una nave, tutto il pubblico rigorosamente in barche e barchette, il mare a cullare, le Eolie e il loro spirito “vulcanico” a fare da quinta. E questo con nomi piuttosto “pesanti” (e di qualità). Saprà ripetersi quest’anno?
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Umbria Jazz, Perugia e non solo
8-17 luglio
Sì, ok, è un carrozzone. Sì, ok, ormai ci mettono dentro di tutto. Sì, ok, qua e là affiorano tracce di gigantismo deteriore (magari aiutate dalla capacità, ormai storica, di drenare risorse istituzionali). Sì ok tutto questo; però signore e signori, Umbria Jazz resta un appuntamento focale che qualsiasi appassionato di musica – non solo di jazz – dovrebbe prendere in considerazione nei propri piani vacanze. Punto. Quando poi ci vai, capisci perché. E vedi quanto è bello un mondo dove i numeri e le risorse non vanno ai soliti noti mainstream, e al solito pop da strapaese o da social media management. Meglio il mainstream del jazz del mainstream del mainstream, sempre.
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Gaeta Jazz Festival, Gaeta
14-17 luglio
https://www.facebook.com/gaetajazzfestival/
Il punto d’incontro tra il jazz vero e proprio e quello invece contaminato e “modernista” che adorano i gillespetersoniani di tutti il mondo (a partire da noi). Esiste, resiste, insiste: merita assolutamente di stare nelle vostre mappe. C’è praticamente il meglio della nuova scena italiana di strumentisti e pensatori black, ci sono i divertissement disco con Tiger&Woods o Luca Bigote, c’è un più tradizionale ma bravissimo Enrico Zanisi al pianoforte in un set all’alba.
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Sparks Festival, Putignano
15-16 luglio
https://www.facebook.com/sparksfest/
L’”altra” Puglia. Quella che non se la gioca solo sui nomi grossi, quella che punta sulla ricerca, quella che cerca di mettere non solo o non tanto l’eccellenza quanto il “magico”, l’artigianale, il fatto con passione al di là di qualsiasi tornaconto possibile. Ce ne sono, di “cellule combattenti” così, in regione. E Sparks è da anni una delle migliori. Non enorme ma curatissima la line up, Deena Abdelwahed e Nigga Fox i due nomi che più vi consigliamo.
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Electropark Festival, Genova
15-17 luglio
Il festival nel suo piccolo (e nel suo prezioso) è un’istituzione, dopo qualche puntata a Milano torna a concentrarsi sulle sue radici genovesi e lo fa davvero conquistando anche più del solito la città, muovendosi fra i suoi spazi, amplificandone le suggestioni. Il cartellone è in aggiornamento, ma già ora ci sono Ben UFO (vabbé, serve dire qualcosa?), l’interessante meltin’ pot UK di Loraine James, il digger belga Nosedrip, la canadese ma berlinese acquisita Darwin e l’italo-cinese Luwei già vista (ed apprezzata) nel caravanserraglio live di Cosmo col tendone da circo.
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Galactica, Rimini + Gallipoli
16 luglio + 15 agosto
https://galacticafestival.com/
Strappo alla regola, visto che qui si tratta di eventi che non durano più giorni ma un giorno solo. Però ecco, se volete farvi la scorpacciata da grande evento (con tanto di doppio palco / doppio contesto) Galactica al solito non tradisce le attese. In Salento troneggiano Paul Kalkbrenner ed Amelie Lens (ma occhio a Skizzo, tra gli altri nomi in line up), più sfaccettata la giornata di luglio in Riviera (dove oltre ai “soliti” occhio anche all’esordio di Stella Bossi in Piramide, potrebbe essere divertente…).
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Apolide, area naturalistica Pianezze
21-24 luglio
Apolide ci ha sempre affascinato parecchio. Si respirava un’ara da “vero” festival, con la gente che arriva con tende e sacchi a pelo e ti fa capire che vuole vivere, per qualche giorno, un’esperienza “altra”, uscire davvero dal logorio della vita moderna per immergersi nella natura. Ecco: il modo in cui quest’anno è stato alzato il tiro sulla line up (con headliner come Subsonica, Cosmo, Venerus, Calibro 35) mantenendo una grandissima competenza ed accortezza nella scelta anche dei nomi meno celebrati, per rispettare lo “spirito” dei festival, rende questa edizione 2022 una delle cose che più ci intrigano di tutta la stagione festivaliera. E’ una scommessa. Se la si vince, si alza il livello. Per tutti.
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Chamoisic, Chamois (AO)
22-24 luglio
Quest’anno Chamoisic, “Altra musica in alta quota” come recita il claim, si “espande”: controllate sul sito quali sono gli eventi-satellite che si svolgono prima e dopo il nucleo duro del festival. Ma di questo nucleo duro, in cui come sempre si concentra il jazz più raffinato e non convenzionale (la direzione artistica è di Giorgio Li Calzi: una garanzia), la cosa più bella da dire è che non ci si arriva in macchina. No: non ci sono strade fino a Chamois. Solo la funivia. Capito la bellezza, la particolarità?
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Komorebi Music Festival, Trisobbio
22-24 luglio
https://www.komorebimusicfestival.org/2022/
Festival piccolo e “artigianale”, ma dal cuore grande. E ballare attraverso la luce del sole che filtra attraverso la fitta chioma degli alberi ha un valore aggiunto che finché non ci provi, non ci credi. Caratteristica: i dj magari non sono i soliti nomoni, ma sono sempre dannatamente bravi. Sanno interpretare a meraviglia spazio, vibrazione, momento. Siamo sicuri sarà così anche quest’anno.
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Nextones, Val d’Ossola
26-31 luglio
Altro festival pazzesco, una vera e propria “gemma nascosta” del panorama europeo. Location incredibili e metafisiche come regola, varie “experiences” a fare da corona alla musica, ci si sente sempre un po’ persi nel mondo, lontano da tutto e da tutti, con quel pizzico d’inquietudine che la Val d’Ossola dà (anche per le sue malmostose tendenze metereologiche). Quest’anno c’è Squarepusher, come headliner. Basterebbe questo. Ma il programma – e non solo quello musicale – spizzatevelo bene.
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OSS, Siracusa
27-31 luglio
https://www.ortigiasoundsystem.com/
Ortigia, la parte storica di Siracusa, è di una bellezza incredibile. OSS da anni riesce a “conquistarla” con line up sempre molto ricercate, à la Club To Club per intenderci, quest’anno forse più ancora che in altri anni: non solo nomi “sicuri” (Talabot), ma anche storici (Tangerine Dream), à la page (Kelly Lee Owens), di grande profondità (Rabih Beaini), di monumentale grandezza (Moritz Von Oswald in una nuova versione del suo Trio che incorpora pure Laurel Halo). Questo e molto altro ancora, sempre sulla strada della ricercatezza. Ma i panini che mangiate in zona mercato sono tutto tranne che snob.
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Pollino Music Festival + Open Sound, Parco Nazionale del Pollino
29-30 luglio
https://www.pollinomusicfestival.it/
Il Pollino Music Festival è una istituzione (è alla ventiseiesima edizione, sempre battagliera: una piccola Woodstock del sud Italia), quest’anno poi incorpora anche il lavoro di ricerca del format Open Sound, nato a Matera, che fa un grande lavoro sul recupero dei suoni “locali” portandoli nella contemporaneità (un “folk aumentato”, chiamiamolo così?). Al di là di questo, garantito il senso di comunità, di famiglia.
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Vox Marmoris, Colonnata (MC)
30 luglio
https://www.facebook.com/VoxMarmoris/
Siete mai stati a Colonnata? Beh: è un posto pazzesco. Assurdo. Metafisico. Le cave di marmo e il panorama delle Alpi Apuane crea un contrasto veramente bizzarro col mare della Versilia, che è lì a un tiro di schioppo. Bene: fare un festival in questo contesto è sempre un valore aggiunto, eccome, quindi anche se dura un giorno solo noi Vox Marmoris ve lo vogliamo segnalare, eccome. E poi come headliner ci sono un paio di fuoriclasse veri: Hunee, Francesco Farfa. Ma davvero: è l’ambiente che vi sorprenderà.
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Transatlantica, Genova
29-31 luglio
https://www.facebook.com/Jazzrefound
E’ una filiazione diretta di Jazz:Re:Found, infatti non a caso come riferimento abbiamo messo la pagina Facebook jazzrefoundesca. SI sbarca a Genova, lo si fa alleandosi con la meravigliosa crew di Riviera Gang, si fa un lavoro sopraffino di incrocio tra le radici storiche della musica genovese e il “nuovo suono” da clubbing mediterraneo/globale di classe. Occhio all’anteprima del 2 giugno del progetto “Bossa Figgeu” curato da Ma Nu!, con ospiti come Coco Maria. Poi il festival vero e proprio ha come headliner Nu Genea, Calibro 35, Mad Professor. Avanti Genova, finalmente!
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Acusmatiq, Ancona
30-31 luglio
https://www.facebook.com/acusmatiq/
Un grande bastione di resistenza: per il luogo (l’affascinante Mole di Ancona), per la longevità (diciassette edizioni), per la voglia di proporre sempre musica di ricerca e di qualità, grazia al polso di Paolo Bragaglia. Quest’anno, oltre alla presenza dell’ottimo Nicola Manzan (ricordate Bologna Violenta?) la chicca sono Kyle Dixon e Michael Stein – gente che sta dietro all’identità sonora di “Stranger Things”, sì, la serie netflixiana.
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Viva Festival, Locorotondo
4-7 agosto
Non si offenda nessuno, ma se dovessimo dare un nostro personalissimo Oscar in questo 2022 di festival allora questo premio andrebbe probabilmente a Viva. Piccolo cambio della guardia nella direzione artistica, incredibile la qualità complessiva di quanto offerto quest’anno (in un luogo, Locorotondo, che è un sogno ad occhi aperti): oltre al solito altissimo livello di talk, ospitalità e gastronomia diffusa ecco Moderat, Jon Hopkins, Cinematic Orchestra, Mos Def (pardon: Yasiin Bey), Floating Points, Gilles Peterson, Slowthai, Hunee. E l’elenco potrebbe continuare. Vi rendete conto? Non diamo i nostri Oscar a caso.
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Festivalle, Agrigento
4-7 agosto
Prendi un posto pazzesco che tutto un mondo ci invidia, la Valle dei Templi. Facci un festival. E mettici però non i soliti nomi collaudatissimi a favore di assessorato locale, ma crea una trama di ricerca, di scoperte, di offerte preziose, di investigazioni sulla musica del meticciato di classe, dell’iper-presente e del futuro (post) tecnologico, tutto insieme. Quest’anno poi, cari vecchi cuori post-rock, c’è pure il tour di reunion dei Karate, oltre ad afrobeat supremo, jazz “londinese”, musica brasiliana storica.
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Ypsigrock, Castelbuono
4-7 agosto
https://www.ypsigrock.it/festival/
Poi in Sicilia ci spiegheranno perché improvvisamente quest’anno ci sono tanti festival di qualità come forse non mai, però un po’ di loro hanno ben visto di scegliere lo stesso weekend. Vabbé: competitor vecchi e nuovi, gareggiare con la storia e con la bellezza di Ypsigrock resta però sempre duro, durissimo. L’atmosfera è imbattibile. La scelta tra indie ed elettronica accuratissima. Castelbuono un posto pazzesco per bellezza e vitalità. Ci arrivi la prima volta, lì, e non ci credi. Garantito. Tutti gli altri, già sanno.
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Frac Festival, Torre dei Cavalieri, Calabria
5-7 agosto
Da sempre un’istituzione: legato a un validissimo centro culturale con sede a Lamezia Terme, Frac Festival è un faro per chiunque in Calabria sia legato alle nuove culture e nuove musiche. L’annuncio per la line up di quest’anno è arrivato in ritardo ma, come sempre, la qualità è altissima: fra gli altri segnaliamo Lorenzo Senni, Marina Herlop, DayKoda, Mai Mai Mai, Inude.
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Bloc Fest, Cilento
5-7 agosto
https://bloc-project.com/fest/
Un festival nato lì dove prima non si faceva quasi nulla, costruito fin dal giorno uno con passione e competenza: stando attento ad avere un vero impatto sulle persone, non solo a presentare una raccolta di figurine da sfoggiare in line up. Si crea così vero impatto culturale e sociale. Ma si sta gran bene anche musicalmente, con scelte non “scintillanti” come hype ma intelligenti come Giorgio Valletta, L.U.C.A. (aka Fancisco), Mai Mai Mai. E poi ci sono Emmanuelle, Napoli Segreta, Mystic Jungle…
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Time In Jazz, Berchidda e nord della Sardegna
7-16 agosto
https://timeinjazz.it/associazione/
Beh, che dire? Almeno una volta nella vita dovreste farvelo, Time In Jazz. Se anche solo un minimo avete simpatia per il jazz. Non è tanto per i concerti, o per la line up (quasi sempre di livello altissimo): è perché il format – coi suoi tre, quattro concerti al giorno fin dal mattino – ti porta a scoprire la Sardegna davvero, vagando, esplorando, trovando posti pazzeschi. E perché Berchidda, il “cuore” serale e notturno di tutto, in quei giorni diventa una piccola utopia piena di sorrisi, cultura e persone splendide. Ma davvero qualcosa che a parole non rende l’idea: va provato.
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Color Fest, Maida
11-13 agosto
Spesso la Calabria viene – colpevolmente – trascurata nella geografia italiana di festival e concerti. E di sicuro organizzarci qualcosa è più complesso che farlo a Milano, Torino a Roma, fosse anche solo per far venire gli artisti fino alla punta d’Italia. Ma c’è uno zoccolo duro (soprattutto nel cuore pulsante, universitario e non, di Cosenza) coriaceo ed appassionato; ci sono posti bellissimi; e ci sono realtà come Color Fest che, ehi, riescono ad arrivare alla decima edizione e lo fanno sfoderando un headliner come i Notwist (una delle migliori live band al mondo se non oggi la migliore, se amate l’elettronica contaminata) e una selezione di act italiani fra le migliori di questa estate 2022.
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Mast Festival, Scicli
11-13 agosto
https://www.facebook.com/mastfest22
Ogni anno ci capita di “scoprire” un festival che, pur se piccolo, ha le potenzialità per esprimere i veri pregi dell’esperienza-festival: la sorpresa, il senso di comunità, l’esplorazione di pratiche e visioni diverse. Spesso in questi festival Populous c’è. E infatti, a Mast è in line up. Oltre a un sacco di altre cose non grosse, non mediatiche, ma con un bel piglio.
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Fuck Normality, Puglia
12 agosto
https://www.facebook.com/FNFestival
Decima edizione: sarà veramente l’ultima, come dichiara seria e convinta la creatrice di questo piccolo gioiellino pugliese che tanto amiamo? Lo fosse, lo rimpiangeremo Fuck Normality: un bastione della Puglia “altra”, quella che ricerca, quella che il territorio lo vive e lo anima con scelte controcorrente e con una cura&amore artigianali nel creare un rapporto “vivo”, non standardizzato, con la musica che piace a noi. Indian Wells e Ginevra gli headliner quest’anno, ma come sempre conta l’atmosfera, la consapevolezza di essere in un posto “giusto”.
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Panorama Festival, Puglia
13-16 agosto
https://www.instagram.com/p/CeOLv8utMY8/?igshid=YmMyMTA2M2Y
Non siamo snob, e non lo siete neppure voi. Se volete il festival coi nomoni-oni, in Puglia, nel pieno di Ferragosto, la risposta è: Panorama. Peggy, Bibi & Martinez, Fisher, Sangiuliano & Charlotte. Questi gli headliner dei quattro giorni. Il resto, e il bagno euforico di folla, seguirà.
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Pietre, Piedicavallo
18-21 agosto
http://www.piedicavallofestival.com/
Una dritta che ci arriva dal leggendario Simone “KK” Deambrogi, autore del datario elettronica-e-dintorni più longevo ed informato del web (pedinatelo dalle parti del sito Frequencies.eu). Pietre è una specie di prolungamento ideale ed ancora più misterico – ma altrettanto ispirato – di Jazz Is Dead, la creatura festivaliera di Alessandro Gambo che tanto bene fa alla mente ed al corpo, perché espande la coscienza contaminando generi e sperimentazioni e ti espone a vibrazioni preziosissime, facendoci decisamente girare al largo rispetto a rotte troppo battute. Davvero: ai margini del suono. Ma quelli intensi.
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Mag, alle porte di Verona
24-27 agosto
E’ piccolo. Ma è gratuito. E’ in un parco splendido. E’ portato avanti da un nucleo di appassionati – navigati professionisti degli eventi e non – che ha un piglio bellissimo, prezioso. Se ci vai, ti trovi sempre alla grande. Come piccolo detox post-estivo, vista la collocazione in calendario, e se non volete/potete spingervi fino a Torino, questa è una alternativa minima spesa massima resa.
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ToDays, Torino
26-28 agosto
http://www.todaysfestival.com/
L’erede morale del leggendario Traffic: sì, ok, non è gratuito, e il periodo scelto – fine agosto – è un po’ strano, di conseguenza non è e non sarà mai un bagno di folla da decine di migliaia di persone, ma per il resto c’è tutto il bello di Torino e dell’approccio torinese alla musica: sguardo non standardizzato, cultura, capacità di scelta, voglia di esplorazione, competenza seria, equilibrio meraviglioso nel giostrare miti assoluti e giovani leoni.
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Jazz:Re:Found, Monferrato
1-4 settembre
Vabbé, tagliamola breve: uno dei nostri festival preferiti, da sempre. Per il piglio umano. Per la linea artistica, che ha “creduto” nel jazz contaminato col clubbing e col pop atipico quando non era di moda farlo, e che gli hype li ha sempre anticipati (se non proprio creati), mai inseguiti. Ora poi, dopo gli anni a Vercelli e Torino, ha trovato la sua casa perfetta: un borgo nel Monferrato che pare vivere fuori dal tempo, attorniato da panorami stupendi. Semplicemente: non potete non metterlo in calendario.
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Ricci Weekender, Catania e non solo
9-11 settembre
https://www.ricciweekender.com/
Il “boutique Luna Park” di sua maestà Gilles Peterson torna anche quest’anno. Un gioiellino, questo festival: dove Peterson si porta dietro non solo i suoi cuochi preferiti ma anche amici di vecchia data (Mr. Scruff: ogni suo dj set è un evento) o nuova (la bravissima Maria Chiara Argirò), più varie delizie anche locali (vedi Napoli Segreta. Nel suo piccolo, un’esperienza da non perdere. Giocata in luoghi meravigliosi.
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Limbo Festival, nei dintorni di Lucca
9-11 settembre
https://www.limbofestival.com/
Garantisce Luca Bacchetti, una delle menti più raffinate e sensibili del clubbing italiano: Limbo è una esperienza molto, molto particolare. Siamo nei monti della provincia di Lucca, per un festival che promette di essere una “experience totale” fatta non solo di musica ma anche di cibo, yoga, trekking, talk e mille altre cose ancora. Ovviamente comunque la parte musica è ben curata: oltre al padrone di casa, anche per dire Prins Thomas, Pional, Benjamin Fröhlich. Occhio, potrebbe essere una delle sorprese belle di quest’anno, nel listone festival.
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Spring Attitude, Roma
16-17 settembre
Sì, ok, metà settembre è una interpretazione un po’ estensiva di estate, ma Roma è tutto estensivo, che ci vuoi fare. In più Spring Attitude ammolla la solita line up da paura (anzi, forse ancora meglio del solito), tra elettronica, pop “avanzato” e ricerca colta ma comunicativa, e sbarca in una location nuova che solo a nominarla emoziona un po’: gli studi di Cinecittà. Appuntamento obbligato, in questo 2022.
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Next Please, Schio
16-18 settembre
Pure nel nord est le vibrazioni da black “contaminata” si fanno largo nei contesti più interessanti: Next Please è un ottimo esempio in tal senso. Se siete in zona, calendarizzate: Gruff & Petrella, Calibro 35, Big Mama, Khalab e altri in arrivo.