Potete solo immaginare la nostra gioia nell’aver scoperto che finalmente la leggendaria guida alla musica elettronica del buon vecchio Ishkur ha ricevuto un meritato quanto necessario aggiornamento. Il primo tentativo di mettere ordine in questo microcosmo fatto di sintetizzatori e sample risale al 1999, seguito da alcuni aggiornamenti fino all’anno 2001. La nuova versione era attesa per il 2017 ma alcuni problemi nella realizzazione ne hanno ritardato l’uscita fino a qualche giorno fa.
Nonostante mostrasse inevitabilmente i segni del tempo (prima dell’aggiornamento il sito era in Flash!) e non menzionasse una quantità infinita di musica contemporanea (basti pensare che la prima versione di Ableton Live è uscita proprio nel 2001), la vecchia versione della Guida alla Musica Elettronica di Ishkur rimaneva comunque un luogo di pellegrinaggio cibernetico per nerd aspiranti musicologi, oltre che una cartina con cui muovere i primi passi per i neofiti del genere. L’aggiornamento attuale ne moltiplica incredibilmente la rilevanza e promette di farci spendere intere giornate balzando tra generi di cui nemmeno eravamo a conoscenza (avete mai sentito parlare di Aggrotech?).
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, noi vi avvisiamo: non aspettatevi la più imparziale ed enciclopedica guida in circolazione. Ishkur non ci prova nemmeno a camuffare le sue opinioni, nemmeno stesse cercando di convincerci ad ascoltare SOPHIE. Esempio perfetto è la descrizione del genere “Liquid Funk” dove si lascia andare in un lapidario “If you like this music, just admit it to yourself: You don’t actually like Drum n Bass. You like crap.”
Curiosa anche la coniatura del termine “trendwhoring” con cui Ish descrive tutte quelle tracce, artisti e generi che, secondo l’autore della guida, si sono letteralmente prostituiti per seguire un trend momentaneo, i cui esempi si sprecano.
Esempio di “trendwhoring”
Di certo gli elementi per intrattenerci mentre balziamo tra un genere e l’altro non mancano. Come se non bastasse la guida è accompagnata da centinaia (migliaia?) di tracce esemplificative da lasciar scorrere in sottofondo mentre navighiamo dai primi esempi di Musique Concrete fino alle evoluzioni più recenti di house e techno, scoprendo nel mezzo chi siano le menti diaboliche dietro all’invenzione di trap e reggaeton. Potete tranquillamente dire addio alla vostra vita sociale.
Visita la “Ishkur’s Guide To Electronic Music v3” qui.