Ok, il mistero è sciolto. Lo è già da un paio di settimane in realtà, ma per i più distratti ecco un promemoria: gli italiani selezionati per la Red Bull Music Academy 2012, che si svolgerà dal 30 settembre al 2 novembre a New York, sono due – per la precisione Fabrizio Martina (alias Jolly Mare) e Alberto Maria Spezzaferro (una delle menti dietro all’Ade Creative Studio), i due selezionati fra le varie application giunte da casa nostra che, si vocifera, sono state quasi tutte di livello molto alto.
Ciò che potrebbe essere a questo punto interessante è dare piuttosto qualche dato e qualche curiosità in più: per questa edizione si è arrivati al numero record di circa quattromila application, arrivate da novantatré diversi nazioni. Costa fatica farla, ‘sta application, come ben sanno tutti quelli che vi si sono cimentati arrivando fino in fondo alle diciassette pagine di domande e richieste; ma costa fatica anche giudicarla, perché all’Academy vogliono fare le cose per bene. E’ stato infatti creato un comitato di giuria composto da ben ventuno persone provenienti da cinque stati diversi (giornalisti musicale ed operatori del settore al top assoluto mondiale); ogni application è stata letta e giudicata da almeno due persone diverse.
Sempre spulciando tra i vari numeri, che comunque potete trovare riassunti graficamente nella tabella che pubblichiamo (…ehi, sarà stato mica qualche italiano ad indicare come attività lavorativa “Ufo chaser”?), un dato interessante è che solo il 42% degli applicants si è dichiarato dj, mentre ben il 40% afferma di essere (anche) cantante. Segno di come i confini stilistici e strumentistici siano sempre più felicemente confusi, e di come l’Academy sia ormai ben lontana dai suoi inizi, quelli in cui veniva vista come una cosa essenzialmente dj-oriented.
Per festeggiare la fine di questa gigantesca fatica – il comitato di giuria si è ascoltato qualcosa come 150.000 minuti di musica, oltre alle quasi 70.000 pagine in pdf lette e soppesate: mica male – la Red Bull Music Academy si è donata un restyling all’interfaccia della sua webradio. Una webradio a dir poco eccezionale, anzi, commovente. Hanno voluto fare per noialtri di Soundwall un player personalizzato, ma comunque il consiglio davvero è quello di muovervi attraverso la sua programmazione e ancora di più i suoi archivi. Una specie di biblioteca alessandrina della club culture… impressionante. Se non c’avete ancora fatto un giro, sareste pazzi ad attendere ancora.