Non a caso si diventa resident all’Amnesia Ibiza, in una delle serate più belle dell’estate, lo “Shake It! All Night Long”! Layo & Buschwacka! avranno il piacere di essere affiancati, dal 1° Luglio al 2 Settembre da ospiti come Josh Wink, Magda, M.A.N.D.Y., Marco Carola, James Holden, Audiofly, Dj Ralf e tanti altri ancora. Dopo aver suonato come ospiti negli eventi più cool e famosi, come al Cocoon, DC10 e Subliminal, giusto per nominarne qualcuno, è una grande opportunità per questi due grandiosi artisti. Uno dei duetti più apprezzati nella musica elettronica, formato da Matthew Benjamin, percussionista nella London School Symphony Orchestra e Layo Paskin, un londinese immerso nella acid house, conoscente di Mr. C, con il quale costituì uno dei club di fama mondiale, il The End, a Londra; è stato grazie a Mr. C che i due si sono incontrati la prima volta. Entrambi si sono dati da fare subito, tanto che già nella metà dei ’90 i due iniziarono a produrre insieme e nel 1999 avevano già composto il loro album di debutto “Low Life”, rilasciato sulla End Recordings, con il quale si sono mostrati come una forza in musica elettronica che ha riunito vari generi come Electro, Blues, Breakbeat, Fuse e downtempo. Il loro secondo album, nel 2002 viene pubblicato sulla XL Recordings: “Night Works”, il quale, con la loro indimenticabile hit ”Love Story” ha venduto 100.000 copie! Da lì in poi in la loro fama non ha potuto che aumentare, conquistando residenze nei migliori club del mondo includendo soprattutto quella all’End, che prenderà il nome poi di All Night Long. Questa diventerà una delle serate più amate di Londra, dalle quali verrà scaturito il secondo album mix “All Night Long”, mixato in collaborazione con Mr. C e pubblicato sulla XL Recordings alla fine degli anni 90. Più tardi, nel 2006 i due annunciano l’uscita del loro terzo album “Feel Closer”, pubblicato sulla loro etichetta, la Olmeto Records. La loro ultima fatica vede ampliare i loro orizzonti musicali includendo musicisti come il percussionista Mino Cineleu, creando così un disco pieno di sonorità più reali e concrete, ma senza perdere mai il loro background elettronico. Layo e Matthew sono una coppia perfetta e hanno un rapporto unico tra loro e con il pubblico; entrambi amanti del Brasile, ritenuto come la loro seconda casa, tanto che nel 2007 hanno anche pubblicato “Global Underground 33: Rio”, diviso in due dischi. In più nel 2009 hanno lanciato una compilation intitolata “Shake It Brazil” compreso anche di un tour per la nazione formato da 10 date. La loro vita e i loro lavori vanno a gonfie vele come anche la Olmeto Recordings, creata nel 2005, che ha prodotto al duo una miriade di successi, collaborazioni e remix da parte grandi artisti che vanno da Richie Hawtin a Loco Dice a Nic Fanciulli, Mirko Loko, Unkle, Green Velvet e tanti altri. La reputazione di questa mitica “doppietta” è molto solida; i loro tre album dimostrano la loro professionalità e il notevole talento come produttori, in grado di miscelare ritmi, generi e stili completamente diversi e rendendoli coinvolgenti.
Benvenuti su Soundwall! E’ veramente un onore!
Partiamo con una domanda banale: da cosa nasce Bushwacka, e come mai con il punto esclamativo finale? Cosa sta ad indicare?
L: Grazie, è bello essere qui. Penso che Matt possa rispondere meglio a questa domanda.
B: Ufficialmente non significa nulla. E’ un nome inventato per me da un ragazzo di nome Paul Rip, che fondò la label “Plink Plonk” insieme a Mr. C molti anni fa. Il nome ha anche altri significati, ma per me ha sempre valso come il nome di artista e continuo ad usarlo così.
Quanto dovete a Mr. C? Quanto vi ha aiutato e quanto ha influito il suo aiuto nella vostra vita?
L: Ci ha aiutato in maniera molto massiccia. Ho ascoltato Richard per la prima volta nel 1988. Faceva parte di un grande gruppo di Dj come Eddie Richards, Colin Favro, Kid Bachelor. Andai a tutti i suoi party e poi mi decisi di mettermi in proprio. Lui aveva l’abitudine di venire e suonare, era molto incoraggiante…Quando trovai come sede il The End, lui ci fu dentro immediatamente e rese possibile tutto. Egli introdusse Matthew e ci ha sempre aiutati…Il suo livello di mixing come Dj è diventato tecnicamente buono, ci ha dato degli standard, ha una grande influenza.
B: Mr. C è stato il mio mentore fin dall’inizio. Venivo da un’altra parte nei primi mesi dell’ 88 e si stava festeggiando un party organizzato dai “The Rat Pack” nel Nord e nell’Est di Londra. La prima volta che ascoltai Mr. C la sua musica mi fece come una sorta di incantesimo. E’ stato una delle mie maggiori influenze musicali e ho lavorato per molti anni nel suo studio imparando quello che poi è diventato il mio mestiere. Lui mi ha sempre donato positività e mi ha aiutato in momenti molto difficili.
Com’è nata la passione per la musica digitale? Che cosa rappresenta per voi?
L: Dagli inizi dell’Hip Hop alla nascita della musica elettronica fui totalmente dentro di essa, sono cresciuto con la cultura della musica, la quale si intreccia nella mia vita. Sento ancora i brividi quando ascolto musica nuova e grandi Dj e ho anche rispetto per la sua storia.
B: La prima volta che ho ascoltato musica elettronica nel 1983 mi sono subito innamorato dei suoni. Semplicemente mi ha fatto impazzire. Sono rimasto fedele alle mie radici nel corso degli anni, abbracciando tutti i tipi di musica elettronica e fondendo le varie sonorità e stili.
Il set per un Dj è un luogo sacro, un luogo dove delle volte si suona in modo solitario e dove non bisogna essere disturbati. Voi tante volte siete in due. Come sono i set per voi e qual è l’ordine, ammesso che ci sia, e le regole del palco?
L: Beh, entrambi i casi. A volte non c’è tempo sufficiente per ottenere tutto ciò che si stabilisce per essere in due, ma comunque si costruisce insieme l’atmosfera e il tutto è veramente eccitante. E’ necessario concentrarsi come si deve quando si suona per bene. Noi non abbiamo regole, ma ci rispettiamo, ci aiutiamo e ci incoraggiamo l’un l’altro.
B: Eravamo abituati a suonare un set di minimo 5 ore ovunque, ma più recentemente questo non è stato più possibile. Credo che quando abbiamo 4 ore o più, allora tutto funziona bene e diventa perfetto per noi. Ci siamo adattati ai club, ai festival e ai time slots, quindi siamo sempre in continua evoluzione con il formato orario.
Quali sono stati i Dj o le band che hanno formato e che stanno ancora formando il vostro background musicale?
L: Come ho già detto Mr. C, ma poi molti che sono stati ospiti al The End, come Laurent Garnier, Andy C, Derrick Carter, ma poi ci sono Dj che mi hanno insegnato tanto, che vanno da Fatboy Slim a Luciano. Abbiamo tutti differenti personalità, ma si può apprezzare e imparare molto dagli altri stili. Le band che mi hanno influenzato maggiormente sono stati i Radiohead, Can, Rare Groove a altri producer come Kruder & Dorfmesiter, Cajmere/Green Velvet, Carl Craig, Roni Size e altri ancora…
B: Sono un grande sostenitore della Techno quando si tratta di ascoltare grandi Dj. Richie Hawtin è il mio grande numero uno e amo ascoltare anche Sven Vath, Carl Cox, François Kevorkian, Luciano, Ricardo Villalobos. Sono anche un grande fan dei Depeche Mode.
Come si spiega tutto questo amore per il Brasile, tanto da pubblicare dischi in onore?
B: Dalla prima volta che sono volato in Brasile ho scoperto un luogo che aveva tutta la sua magia e che ha anche abbracciato il mio stile di musica. Ora, dopo esserci andato 52 volte amo quel Paese come non ne ho amato mai nessun altro.
Tutti parlano bene di voi e si dice che siete una coppia ben salda e unita. Diteci qualcosa dell’altro che vi piace e cosa non vi piace.
L: Sono contento che lo dicono! Siamo come fratelli e dopo tanto che siamo insieme, anche se siamo molto diversi siamo anche molto vicini.
B: E’ incredibile che dopo 16 anni o più siamo sempre vicini più che mai. Noi in realtà fuori dal lavoro non ci frequentiamo, abbiamo vite separate, ma siamo insieme da tanto tempo e ci fidiamo l’uno dell’altro sia in termini musicali che non. Layo mi è stato molto vicino in tante situazioni.
Nelle vostre produzioni c’è di solito uno di voi più portato per creare alcune cose, tipo i giri del basso, la creazione dei synth, dei ritmi oppure decidete tutto insieme? Qual è la vostra organizzazione per l’atto della produzione?
L: Matt è l’ingegnere, così guida tutta la parte tecnica. E’ parecchio brillante a comprendere e ad accogliere ogni nuovo passo della produzione musicale…ed è sempre avanti con il ritmo e il basso; io scrivo le note che spesso hanno il concetto di traccia. Produciamo e perfezioniamo tutto insieme. Siamo entrami abbastanza pignoli sulle sonorità, anche se ho sempre la sensazione che possiamo fare di meglio! Forse guido Matt in un modo un po’ pazzo.
B: Haha…per riassumere, quando produco musica con Layo viene fuori un suono unico, rispetto al suono che esce fuori quando lavoro da solo. Si tratta di una fusione speciale e mi fa percepire le cose in modo diverso. Io sono “l’avantreno”, il programmatore, mentre Layo è il “creative director”, il compositore. Insieme funziona tutto benissimo.
Quali sono i software o gli hardware che vi hanno accompagnato fino ad oggi?
L: Abbiamo lavorato con molti formati, dai primi Cubase a Logic Pro a Pro Tools quando abbiamo registrato musica live a NYC, poi Ableton e ora di nuovo Logic. Molti synth analogici e drum machine e ora molti virtual instrument (VST)…
B: Bè, ci siamo fatti un bel giro di software. Differenti programmi per scrivere canzoni in modo diverso. Siamo sempre alla ricerca di metodi differenti per inserire bene le nostre idee. Ora sono su Logic 9, dopo aver saltato la versione 8 e giocando anche con Ableton attraverso Pro Tools per alcuni anni.
Ci troviamo in un periodo molto difficile per la scena elettronica nel mondo, andando verso un assottigliamento dei generi. Oramai tutto viene “frullato” ed è difficile trasmettere veramente un pensiero da un pezzo. Cosa ne pensate voi?
L: Troppa musica di sicuro, troppi promo, sono veramente spietato con i promo, trascorro molto tempo alla ricerca di tracce da comprare per il mio suono più vario/originale. Non è così facile per un nuovo classico…
B: Amico…ho ascoltato più di 1000 promo in due giorni la settimana scorsa, e ristretto il tutto a 45 canzoni che mi piacevano, e solo la metà di questi arrivano sulla dancefloor. Per quanto il mercato sia saturo, è ancora grande per chi può accedere alla tecnologia per scrivere e produrre musica.
Sempre rimanendo in tema, emergere al giorno d’oggi è molto arduo e tante volte ancora di più portando avanti progetti che piacciono all’artista stesso. Com’è stato per voi questo passo e fate sempre quello che vi piace o più quello che va’ di moda?
L: E’ sempre stato difficile emergere…Come artista, si passa attraverso diversi momenti, alcuni dei quali valgono personalmente molto per voi ma non tutto per il pubblico e a volte invece ci si trova in sincronia con esso. Facciamo sempre quello che ci piace, ma a volte esce qualcosa di fresco e naturale, mentre altre volte ci si sente più influenzati da altri…in questo momento ci sentiamo molto legati a noi stessi e scriviamo molto bene.
B: Devi seguire il tuo cuore se non vuoi essere l’ultimo. Se mai in studio avessi provato a scrivere una hit commerciale (che io non ho dentro di me) non avrebbe di certo funzionato, perchè non sono nato per fare quello. Se succede, succede solo per sbaglio. Creo la musica che mi sento di fare. A volte succede qualcosa di magico. Altre volte il sound sembra ok, ma ok non va bene in questi giorni. Quindi, è una grande sfida.
Sono più di 10 anni che Layo & Bushwacka! esistono e fanno divertire i clubbers. Ognuno di voi due ha avuto nel corso della vita altre collaborazioni, ma si parla di qualche anno fa, poi sempre e solo voi due insieme. Continuerete per sempre così oppure cercherete fortuna con album da solisti?
L: Entrambi abbiamo altri progetti, io ho da fare con il The End, sto producendo e sto cercando di creare qualcosa di totalmente diverso da due anni. Matt sta facendo altre cose, sempre riguardanti la musica, ma comunque L & B valgono molto insieme, abbiamo una grande energia e passione al momento.
B: Io scrivo musica solamente con Layo o da solo da 14 anni. Sto lavorando ad un progetto da solista sotto un diverso nome, basta fare qualcosa di diverso. Ma suona sempre ancora come me. Ho anche la passione per la fotografia, ma negli ultimi 12 mesi questa ha preso un posto minore visto che mi sto concentrando sulla ricerca di tecniche di produzioni musicali diverse per il futuro. E in più ascolto un milione di promo!
Quest’estate sarete resident all’Amnesia ad Ibiza. Sarà un altro grande step per voi, un’ottima opportunità per divertirvi e per aumentare la vostra notorietà.
L: Questo è fantastico. Siamo così eccitati di essere residenti all’Amnesia. Avremo grandi programmazioni di musica e grandi artisti. Io vivrò lì per diverse settimane con Beia. Ascolteremo una notevole quantità di Dj e questa sì che sarà una grande opportunità.
B: E’ sempre stato uno dei miei club favoriti in tutto il pianeta. Il mio primo gig ad Ibiza nel 1989 fu all’Amnesia e avevo appena 17 anni. Il club non aveva neanche il tetto. Abbiamo suonato al Cocoon lì sulla terrazza qualche anno fa. Ora suonare tutte le settimane e detenere il trono è un onore.
Dopo Ibiza avete intenzione di iniziare un vostro tour, magari passante per Roma, oppure vi fermerete per un pò?
L: Avremo un periodo di registrazione no-stop e andremo in Sud America per Dicembre/Gennaio, ma amiamo Roma e sì, spero di tornarci al più presto.
B: Studio Studio Studio e poi Asia e Brasile. Ma sempre disponibili per Roma e il suo divertimento.
Dal 2006 non avete più pubblicato album, ma avete comunque continuato con le compilation, gli EP, le collaborazioni e i remix. Cosa avete in mente per il futuro di Layo & Bushwacka!?
Beh, noi siamo nel mezzo di un nuovo album in questo momento, che sarà pronto per la pubblicazione nel 2012…Nel frattempo abbiamo nuovi brani sulla Olmeto questo anno, un EP sulla Plus8 e dei remix di Carl Cox e Sasha…
Grazie della pazienza!
English version:
No wonder becaming resident at Amnesia Ibiza, one of the most beautiful summer party, the “Shake It! All Night Long”! Layo & Bushwacka! will have the pleaure to be added, from 1st July to 2nd September by guest such as Josh Wink, Magda, M.A.N.D.Y., Marco Carola, James Holden, Audiofly, Dj Ralf and many others. After playing as guests in the most cool and famous events, like Cocoon, DC10 and Subliminal, just to name a few, it is a big opportunity for these two great artists. One of the most esteems duos in electronic music, composed by Matthew Benjamin, percussionist in the London School Symphony Orchestra and Layo Paskin, a Londoner immersed in the acid house scene, friend of Mr. C that them met for the first time. Both there were still things to be done immediately, so in the mid 90s they start production togheter and in 1999 they had already made up their debut album “Low Life”, released on End Recordings, with whom they are show themselves as a electronic music force who put toghere various genres such as Electro, Blues, Breakbeat, Fuse and Downtempo.Their second album, in 2002 was released on XL Recordings: “Night Works”, wich, with their unforgettable hit ”Love Story” has sold 100.000 copies! That was their fame could only increase, conquering residencies at best world clubs including especially that at End, call it All Night Long. This will become one of the most popular night in London, from wich it will born the second mx album “All Night Long!, mixed with Mr. C and released on XL Recordings in the late 90s. Later, in 2006 they announced the release of their 3rd album: “Feel Closer”, released on their label, the Olmeto Records. Their latest effort sees expand their musical horizons by including musicians like the percussionist Mino Cineleu, thus creating a record full of sound more real and concrete, but without ever losing their electronic background. Layo and Matthew are a perfect couple and they have an unique relationship between them and the public; both lovers of Brazil, considered by they their second home, so that in 2007 they also published “Global Underground 33: Rio”, divided into two discs. Moreover, in 2009 they launched a compilation album called “Shake It Brazil” also included a tour of nation formed by 10 dates. Their lives and their works go with a swung as well the Olmeto Recordings, created in 2005, that has produced a myriad of successes, featurings and remixes by great artists ranging from Richie Hawtin to Loco Dice to Nic Fanciulli, Mirko Loko, Green Velvet and many others. Their reputation is very solid; their three album demonstrate their professionalism and the great talent as a producers, able to mix beats, completely different genres and styles and making them engaging.
Hi and welcome on Soundwall!It’s really an honor!
Let’s start with a trivial question: from thing comes Bushwacka, and why with the final exclamation point? What it stands for?
L: Thank you, it’s cool to be here. I think Matt better answer this one!
B: It officially doesn’t stand for anything – it is a name invented for me by a guy called Paul Rip who was running Mr C’s label “Plink Plonk” many years ago. It also has other meanings, but for me it just worked as an artist name and I continued to use it.
How does you owe to Mr. C? How did he help you and how much influenced his help in your life?
L: Massively. I heard Richard for the first time in 1988. He was part of such a cool crew of DJ’s like Eddie Richards, Colin Favor, Kid Bachelor. I went to all his parties and I then started putting on my own ones and he used to come and play, he was so encouraging, when I found the venue for The End, he was in immediately and that’s what made it happen. He introduced Matthew and I and always helped us… His level of mixing as a DJ is how I became technically good, he set the standard, a huge influence.
B: Mr. C was my mentor since the beginning. I came from a different stable in early 1988 of warehouse partied put on by the Rat Pack in North and East London, but the first time I heard Mr. C his music put me in a spell. He was a major influence in my musical style and I worked in his studio for many years learning my trade. He always gave me positivity and helped me through hard times.
How did the passion for digital music born? What does it means for you?
L: From the earliest hip hop to the birth of electronic music I was totally into it, I grew with the culture, it is interwoven into my life. I still get the same thrill from new music, great DJ’s but I have a respect for its history too.
B: The first time I heard Electro music in 1983 I fell in love with the sounds. It just worked for me. And I have stayed loyal to my roots through the years, embracing all types of electronic music, and fuzing it with other sounds and styles.
Set for Djs is an holy place, a place where sometimes it sounds so lonely and where we should not be disturbed. You are often in two. How are sets for you and what is the sequence, if there is, and rules of the stage?
L: Well it goes both ways. Sometimes you don’t get enough time to get settled when there is two but others you build together and vibe off each other and it’s very exciting. You need to concentrate when you play to play well. We don’t have rules but we respect and help and encourage each other.
B: We used to only play minimum 5 hour sets everywhere, but more recently this has not always been possible. I feel that when we have 4 hours or more between us then it really works, and is perfect for us. We have to adapt to the clubs, festivals, time slots, so we are constantly changing the format.
What were the Dj or band that formed and are still forming your musical background?
L: As I said Mr C but then many from the early days of The End, Laurent Garnier, Andy C, Derrick Carter, but watching many DJ’s has taught me things from Fatboy Slim to Luciano. We are all different personalities but you can appreciate and learn from other styles. I was influenced by bands like Can, Radiohead, early Air, Rare Groove, and by producers like Kruder&Dorfmesiter, Cajmere/Green Velvet, Carl Craig, Roni Size, so many…
B: I am a big techno lover when it comes to listening to great Dj’s. Richie Hawtin is my number one, and I love to listen to Sven Vath, Carl Cox, François Kevorkian, Luciano, Ricardo Villalobos. I am a huge Depeche Mode fan too.
How do you explain all this love for Brazil, so hard to publish discs in its honor?
L: People fall in love with different places and cultures all the time, this has been a ten year plus affair now…I am married to a Brazilian, Beia, my children will be half Brazilian, I may well live there, what do I love? The geography, the culture, the music, the energy, the warmth, the possibility…
B: From the first time I flew to Brazil I discovered a place that had all its own magic, but also embraced my style of music. now, after flying there 52 more times I still love the country like no other.
Everybody speaks well of you and everyone say that you are a steadfast and united couple. Tell us something that you like and what you don’t like of the other.
L: I’m glad they do! We are like brothers after so long together, very different as people but very close.
B: Its amazing after 16 years or more that we are closer than ever. We son’t really hang out outside of work – we have our separate personal lives, but we are together a lot, and feed of each other in both musical and non musical ways. Layo has always been so supportive of me through so many situations.
In your productions there is usually one of you more inclined to make some things, like groove of bass, creation of synth, rhythms or do you decide all togheter? What is your organization for the act of production?
L: Matt is the engineer so drives all the technical, he is brilliant at understanding and embracing every new step of music production… and is always first with rhythm and bass, I write strings and often have the concept of the track, we both produce and refine together. We are both very fussy on sound, although I always feel we can do better!! Maybe I drive Matt a bit mad with this.
B: Haha….to sum it up – when I make music with Layo it has its own unique sound, compared to the sound of when I write alone. It is a special fusion, and makes me hear things in a different way. I am the front end, programming, Layo is creative director – it works well together.
What are softwares or hardwares did you accompanied until now?
L: We have worked with many formats from Cubase early on to Logic then to Pro Tools when we recorded live music living in NYC, then Ableton and now back to Logic. Many analogue synths and drum machines, and now with so many virtual instruments…
B: It is good that we have swapped around with the software. Different programs encourage you to write differently. We are always using different methods to input our ideas. I am on Logic 9 now, after skipping version 8 and toying with Ableton through Pro Tools hardware for a few years.
We are in a very difficult period for the electronic scene in the world, going to a thinning of genres. Now everything is “shake” and it is really hard to convey a thought from a track. What do you think?
L: Too much music for sure, too many promos, I am very ruthless with promos, I spend a long time searching for tracks to buy to keep my sound more varied/original. It is not so easy for a new classic…
B: Man….I listened to over 1000 promos over 2 days last week, and narrowed it down to 45 tracks I like, and only half of those will make it to the dancefloor. As much as the market is over saturated, it is still great that anyone can access the technology to write and produce music.
Remaining on the subject, emerging today is very difficult and many times even more by pursuing projects that likes to the artist himself. How was it for you this step and do you always do what you like or what is cool?
L: It was and always will be difficult to emerge… as an artist you go through different moments, some which are personally great for you but not for all the public and then some times in sync together. We always do what we like but sometimes you are ahead of the curve so it is cool naturally, sometimes you are following more and so are influenced by others…at this moment we feel very connected to ourselves and are writing really well.
B: You have to follow your heart and if you don’t it won’t last. If I ever to into the studio to try to write a commercial hit (which I don’t) it would not work – its not what I am born to do. If it happens its an accident. I write music if it turns me on. Sometimes something magical happens. Other times it just sounds ok, and ok is not good enough these days. So its a big challenge.
More than 10 years that Layo & Bushwacka! exist and are make fun to their clubbers. Each of you had in your life other featurings, but we talk about a few years ago, then always both togheter. So you go on forever in this way, or you will try luck with a solo album?
L: We both do other projects, I was involved i n The End, I have been writing and researching something totally different for the past two years, Matt is doing other things musically but yes L&B are very much together, we have a huge energy and passion right now.
B: I only write music with Layo or on my own for the last 14 years. I am working on a solo project under a different name – just do do something different. But it still sounds like me. I also have a passion for photography, but in the last 12 months this has taken a back seat as I am concentrating on researching music production techniques and getting into producing some music apps for the future too. And listening to a million promos!!
This summer you will be resident at Amnesia in Ibiza. It will be another big step for you, a great opportunity to have fun and enhance your reputation.
L: This is fantastic. We are so excited to be residents at Amnesia,we have music planned, great guests, I will live there for several weeks with Beia, get to hear lots of the DJ’s I love and yes it’s a huge opportunity.
B: Its always been one of my favourite clubs on the planet. My first gig in Ibiza in 1989 was Amnesia when I was just 17, with no roof on the club. We played Cocoon there on the terrace a few years ago. Now to play every week and program the room is an honour.
After Ibiza you intend to start your own tour, perharps passing for Rome, or you will stop for a while?
L: We will be recording so no stopping and going to South America for December/January but we love Rome so yes we hope we come by soon.
B: Studio Studio Studio, and Asia and Brasil. But always up for Rome – its so much fun.
Since 2006 you don’t released others album, but you still continued with compilation, EP, featuring and remixes. What you have in mind for the future of Layo & Bushwacka?
Well we are in the middle of a new album right now which will be ready for release in 2012… In the meantime we have new tracks on Olmeto this year, an EP for Plus 8 and remixes of Carl Cox and Sasha…
Thank you for your patience!