Non sono molti i dj che hanno avuto un impatto determinante sulla scena house – underground degli ultimi per non dire ultimissimi anni. Una generazione giovane, volenterosa, che ha saputo andare oltre la mediocrità e rendere più vivo un movimento che si dice sempre che abbia bisogno di innovazione. Tra queste nuove leve un nome di spicco è sicuramente quello di Lee Foss. Impossibile non conoscerlo. Proprietario della Hot Creations, partner di Jamie Jones in Hot Natured, situazioni d’impatto che continueranno a rappresentare un punto di riferimento importante per questo nuovo corso dell’house music. Nato e cresciuto in Chicago, ha vissuto a Los Angeles, Ibiza per poi stabilirsi a Londra. Tutte località che hanno avuto una grande influenza sulla sua crescita musicale, un percorso graduale che parte da lontano e che ha origini nell’hip hop e solo in seguito farà emergere il suo caratteristico sound un po’ house, un po’ deep, un po’ disco. Uno stile particolare, nato anche dal singolare rapporto che lo lega all’amico Jamie Jones, un rapporto che va al di là del lavoro in studio, una connessione mentale che li rende una coppia tra le più in vive del momento. Personaggio di elevata caratura che saprà sicuramente regalarci qualche pensiero tutt’altro che banale.
Ciao Lee, un piacere averti qui su Soundwall. Insieme a molti altri artisti appartieni a quel movimento che sta definendo il suono del momento, quella nuova house un po’ disco, un po’ deep che sta conquistando moltissimi. Come nasce secondo te questo corso?
Penso che la musica sia cambiata molto nell’ultimo anno e mezzo circa. Penso anche che qualcosa sarebbe accaduto indipendentemente da chi faceva musica, ma certamente penso anche che le cose che abbiam fatto io e Jamie siano state buone, interessanti, accessibili, tanto da portare molti dj a suonarle e molti producer a imitare le cose che rilasciavamo sulle nostre label. Penso che molti nostri amici facciano buona musica e gestiscano delle buone label, molti di loro sono davvero carismatici. La gente ne viene attirata. Sono cose diverse da quelle che giravano e la gente si diverte a suonarle.
Si parla sempre di innovazione, ma cosa c’è di veramente innovativo nelle sonorità del momento? Questa novità, comporta anche approcci diversi nella produzione?
Non son sicuro che esista un suono. Penso che la melodia e la scrittura delle canzoni sia molto più collegata alla musica elettronica di quanto non lo fosse fino a due anni fa. Penso che questo rappresenti un’era, un periodo dove tutte le migliori idee provenienti da ogni genere, dalla garage, alla disco, all’r&b, alla techno, alla deep house siano unite insieme alle migliori particolarità che la minimal ha offerto. Non penso davvero che si possa parlare di un suono perchè credo che non ne esista uno. Posso solo parlare di come io faccio musica e di come facciamo musica in quanto Hot Natured. Se quello che facciamo sono cose nuove o no non lo saprei dire. So solo che non mi piaceva l’elettronica che sentivo nei club nel 2008, periodo nel quale iniziai a far musica. Ed ovviamente quello che mi stavo mettendo a fare era nuovo per me.
Sei proprietario della Hot Creations e partner di Jamie in Hot Natured, etichette che sono sulla cresta dell’onda. Cosa caratterizza i due progetti e cosa li differenzia?
Allora, Hot Natured Re-Rubs è solo una edits label, non intendiamo gestirla come se fosse una grande etichetta, sono cose utili, divertenti ma pur sempre edits. Non pensiamo di farci i soldi, la intendiamo come un modo di rilasciare dischi per la gente che ama ancora suonare i vinili e voglia suonare le nostre cose. Hot Creations è la nostra label principale. è la nostra creatura, per far sì che qualcosa esca su Hot Creations è necessario che abbia un significato, che sia speciale. Hot Creations è una label sia digitale sia su vinile, si pubblicano anche CD per album e compilation. Abbiamo anche Hot Waves, che è la nostra terza label, essa è una label digitale dove pubblichiamo qualche compilation all’anno, molte in cui ci sono nuovi artisti. Vengono rilasciati anche dei vinili per le tracce che vanno per la maggiore. Hot Natured è il nome generale del brand, sia per quando io e Jamie lavoriamo insieme sia per gli eventi. Stiamo lavorando anche ad un’altra label, ma per ora non posso aggiungere molto.
Hai un rapporto particolare con Jamie Jones, perchè si rivela per te il partner perfetto per lavorare?
Penso che il motivo per il quale lavoriamo bene insieme sia il fatto che abbiamo punti di forza diversi, i quali si completano a vicenda. Ci sono cose in cui lui è migliore di me, mentre ci sono cose in cui io sono migliore. Ci conosciamo da tanto tempo quindi riusciamo ad essere sinceri tra di noi nel processo creativo anziché perder tempo. Non è sempre così quando lavori con qualcuno su della musica oppure su qualche affare. Se conosci le persone con cui lavori, hai un obiettivo comune, gli dai credito sia con il tuo tempo e con i tuoi soldi allora puoi fare molto. Oltre a questo penso che noi due abbiamo buone idee e non c’è nulla di meglio di avere buone idee in qualsiasi tipo di business riguardante l’intrattenimento o le mode, anche perchè tutte le abilità tecniche del mondo non ti porteranno molto lontano se non hai buone idee.
Si sa che tu e Jamie Jones vi siete conosciuti ad Ibiza una decina di anni fa. Come è stato quel periodo e in che modo ti ha cambiato?
Ci siamo conosciti a Ibiza nel 2001, mi trasferivo là per metà anno e ripenso a quei tempi con molto affetto. Ora sono abituato ad uno stile di vita molto diverso, non credo ce la farei a fare la stagione alla mia età, anche se a quell’età è tutto così nuovo ed eccitante. E’ come se ti innamorassi della musica, dell’isola, o di una ragazza ogni giorno. C’erano novità ogni giorno e le persone che ho incontrato sono diventate i miei amici più stretti per anni. Penso che l’isola abbia un lato oscuro e siano necessarie un certo tipo di persone per quel posto. Devono essere persone libere, oppure persone che possono facilmente liberarsi dei loro doveri…ad ogni costo. Ma comunque chiunque incontri è appassionato di musica e ciò è meraviglioso. Penso che musicalmente mi abbia cambiato, ma ha aperto la mente portandomi oltre la Chiacago house, la deep house e l’hip hop, aprendomi verso la techno, l’electro house e tutti i suoni elettronici che stavano nascendo in quel tempo.
Un’altra figura importante per i tuoi inizi sono stati i Droog e la loro Culprit, come è nato il tuo rapporto con quel trio e perchè fu importante per te?
Tornai a Chicago tra il 2004 e il 2008, in quel tempo pensai che Chicago fosse un gran posto sia per fare il dj sia per vivere, ad ogni modo penso che non avrei mai intrapreso la carriera musicale se non mi fossi trasferito a Los Angeles. I Droog mi hanno notato prima di tutti e hanno iniziato a portarmi a suonare a Los Angeles nel 2007, li potei constatare che stavano costituendo una grande scena musicale. Notai che molti dei miei amici che facevano i dj internazionali volevano passare del tempo lì a Los Angeles e vidi anche che i Droog avevano la stessa passione per la musica che avevo io. Così nel gennaio 2008 mi trasferii a Los Angeles con la speranza che se avessimo lavorato bene su qualcosa ci si sarebbero aperte molte porte davanti e ci saremmo divertiti molto, ora penso che la missione fu compiuta. Ho adorato i miei periodi ad L.A. e amo ancora starci quando sono lì in giro, penso che la Culprit sia una gran label di cui tutti possiamo andarne fieri, i Droog devono essere fieri di quello che han fatto.
E oggi quali sono le tue fonti di ispirazione?
Penso di essere ispirato da molte cose, dalla bella musica, dalla gente, dalla natura, dalla libidine, dal cibo, dalla moda, dall’arte. Le cose belle della vita. Mi piace molto anche il basket, ma non so se dia ispirazione per la musica.
Parlando di Hot Creations, collabora con voi il duo italiano Clockwork. Puoi parlarci un po’ di loro, di come è nato il vostro rapporto e come mai hanno le caratteristiche per appartenere alla Hot Creations?
Incontrai Federico a New York e dopo il nostro primo incontro mi ha mandato subito “It’s You Again”. Ad essere onesto la prima volta che la sentii non mi piacque molto, ma quando mi ritrovai a suonare di nuovo a New York lo rividi e mi chiese: “Hai dato un occhio alla traccia? Ti giuro che è davvero buona, è perfetta per la tua label”. Così quando tornai a casa la riascoltai meglio e capii che aveva ragione e gli dissi che la volevamo subito. Non incontrai Francesco fino all’anno dopo a Miami (Marzo 2011), lui è un grande. Mi è piaciuto stare con entrambi. Sono contento, l’EP è stato di successo, avevo in mente qualcosa per la release e alla fine è andato tutto bene. Sono molto fiero del fatto che loro stiano avendo altri successi, come il remix di Different Morals oppure il loro prossimo album. Sono perfetti per Hot Creations perchè hanno delle loro idee e un proprio suono.
Parlando di Italia, come vedi la scena italiana? Gente come Tale Of Us, Clockwork sono note positive, non credi?
Penso che grandi producer come Tale Of Us, Clockwork oppure artisti emergenti come Hunter Game, siano un buon segno per la scena italiana. I Tale Of Us sono tra i miei producer preferiti, oltre ad essere grandi dj e grandi amici. Penso che tutti in Life And Death siano grandi artisti. Mi piace il fatto che oltre a noi di Hot Creation e Visionquest ci sia qualcun’altro che faccia qualcosa di diverso e speciale.
Ultima domanda, classica curiosità sul tuo futuro. Puoi svelarci in anteprima qualche novità che hai in serbo per il futuro? Progetti, collaborazioni?
Quest’anno vedremo un nuovo album Hot Creations, un “concept album” con tracce del momento e devo dire che sono molto contento di questa release. Penso che sia il prossimo passo per noi come artisti e la conseguenza logica dove finire partendo da dove siamo. Ci sarà un album Hot Natured in tarda estate e vedrete anche degli EP di Lee Foss e anche alcuni suoi remix, oltre ad alcuni remix Hot Natured. Stavo pianificando anche un mio album, ma più vado avanti più penso che un album non possa essere un insieme di tracce senza una storia, così pubblicherò le tracce che ho finito in un EP e passerò ad un altro album.
Grazie per il tempo concessoci, buona fortuna.
English Version:
There are not many djs that have had a major impact on the house-underground scene of the recent times. A young and willing generation, that was able to go further the mediocrity and keep alive a movement. A movement on which there is a need of innovation. One of these young guns is for sure Lee Foss. It’s impossible don’t know him. Owner of Hot Creation, Partner of Jamie Jones in Hot Natured, situations that have such a great impact on the scene and also in the future they will be a landmark for all the new house music movement. Born and raised in Chicago also lived in Los Angeles, Ibiza and than London. Al these places made a great influence on the Lee’s musical growing, a path that starts from far away, hip hop was the first experience and only than will emerge his particular style, a little bit house, a little deep, a little disco. Particular style linked also to the particular relationship with Jamie Jones, a relation that goes further their job, a mental connection that make them one of the alivest couple of the moment. An high-caliber figure certainly will give us something uncommon, so let’s check it out.
Hi Lee, it’s a pleasure having you here on Soundwall. You and other artists represent the movement that is redefining the sound of the moment, that new house music, a little bit disco, a little bit deep that is loved by so many people. In your opinion how was this new chapter of house music born?
I think music has changed a lot in the last year and half or so. I think some of that would have happened regardless of who was making the music, but yeah I do think that what Jamie and I created was interesting enough, good enough, and accessible enough to get a lot of djs playing the music and a lot of producers trying to emulate the music we made and released on our label. I think that a lot of our friends make very good music and run good labels many of them are pretty charismatic. Audiences are drawn to that. It was different from what was normal and the people playing it were fun.
We always talk about innovation, but what is really new in the sound of the moment? Does this innovation require a different approach to production?
I’m not really sure if there is a sound. I think that melody and song writing are more attached to electronic music than they were a couple of years ago. I think it represents an era when all the best ideas from every genre from garage, to disco, to r&b, to techno, to deep house are being tied together with some of the best tricks and ideas that minimal had to offer. I can’t speak about a sound because I really believe there isn’t one. I can only talk about how I make music and how we make music as Hot Natured. The longer I do that, the closer we come to actual song writing. Whether or not any of it is new, I couldn’t say. I know I didn’t like the electronic music I was hearing in 2008 when I was out in clubs when I was first really working to make music. What I was doing at the time was new to me.
You are the owner of Hot Creation and partner of Jamie in Hot Natured, what are the characteristics of the two labels and what are the differences?
Well Hot Natured Re-Rubs is just an edits label, we don’t push it as a big label it is what it is, useful fun edits, we don’t go looking to make money its just a way to put some records for the kind of people who still play vinyl who want a chance to play our edits. Hot Creations is our main label. That’s our baby, for something to be on Hot Creations it has to have meaning, it has to be special. Hot Creations is a vinyl and digital label that will work in a CD format as well for Albums and Compilations. We also have Hot Waves, which is our 3rd label and functions as a digital label with several compilations a year mostly of new artists. They always have a vinyl sampler, which showcases some of the strongest tracks. Hot Natured is the general brand name and the artist name when Jamie and I work together and the name for the events. There is another label in the works but I can’t say too much just yet.
You have a great relationship with Jamie Jones, why is he the best partner to work with for you?
I think that we work well together because we have different strengths that sort of overlap. There are things he’s much better at than I am, and there are things I excel at. We have known each other for a very long time so we can always be honest in the creative process instead of beating around the bush. It doesn’t always click when you work with someone on music or running a business. If you know you have a common goal with someone and you can trust them with your time and money and energy you can get a lot done. Plus I think we both have good ideas and there’s nothing more important in any entertainment or lifestyle industry than having good ideas. All the technical skill in the world doesn’t get you much without ideas.
It is well known that you met Jamie Jones in Ibiza ten years ago. How was that time and how did it change you, musically speaking?
We met in Ibiza in 2001, I look back on that time when I was living out there half the year really fondly. It’s a very different lifestyle than I’m accustomed to now, I’m not sure I’d want to be a worker out there for the season now at my age, but it is so new and exciting when you are young. I feel like you are falling in love with music, or the island, or a girl every single day. It’s just fresh and new, and the people I met ended up being the closest friends I had for many years. I do think the island has a dark side and it takes a specific kind of person to be out there. They either have to have no responsibility in the world, or they need to be the kind of person who gives up on their responsibilities easily… at any cost. But everyone you meet is passionate about music, which is amazing. I think musically it changed me and opened me up from just Chicago house, deep house and hip hop to techno and electro house and some of the more electronic sounds that were coming in at the time.
Another important group of people for your career was the Droog trio and their label Culprit. How was this relationship formed and why was it so important for you?
I was back in Chicago from 2004-2008 and while I think it was a great place to dj and a great place to live, I don’t think I would have ever taken the steps I had to have a career in music if I hadn’t moved to Los Angeles. To their credit Droog noticed me and my talents before anyone else did and started bringing me to dj in Los Angeles in 2007, and I saw they were building a great scene there. I realized that a lot of my friends that were international djs would love to come to spend time there and I saw that the Droog guys were passionate about music like I was and that a brand there could really do well. I moved to L.A. in January 2008 basically just with a belief that if we all worked together on something, that a lot of doors would open for all of us and we’d have a lot of fun, and I think the mission was accomplished. I loved my time in L.A. and I still love being there when I’m around, I feel like Culprit has been a great new label that we all can take pride in being a part of, the Droog guys should be very proud of what they’ve accomplished.
And now what are your inspires you?
I think I’m inspired by a lot of things, great music, people, nature, lust, love, food, fashion, art. The things that make up life you know. I enjoy basketball, not sure if its much of a musical inspiration though.
Talking about Hot Creations, we know that you released tracks from the Italian duo Clockwork. So can you tell us about how you met them and why their sound is a good fit for Hot Creations?
I met Federico in parties in NYC and he sent me ‘It’s You Again’ after the first time we met. To be honest I missed it when he first sent it, but the next time I was in NYC playing he spoke to me and said: “Did you check out that track? I promise you it’s really good, it’ll fit with the label.” When I got home from the gig I listened closer and he was right, so I told him we wanted it straight away. I didn’t meet Francesco until the next year in Miami (March 2011) and he’s really cool, I’ve enjoyed hanging out with both of them. I’m happy the EP was so successful, I definitely had a plan for its exposure and release and it worked in the end. I’m also glad they guys have had so much other success, like their remix of Different Morals and their forthcoming album. Their sound fits with Hot Creations because they’ve got their own ideas and sound.
Talking about Italy, in your opinion how is the Italian scene? Artists such as Tale Of Us and Clockwork are good sounds for the future right?
I think that great producers and djs like Tale of Us and Clockwork and up and coming artists like Hunter Game are a great sign for the scene in Italy. Tale of Us are one of my favourite production acts in the world and great djs and also really good friends of mine. I think everything about Life and Death is a great sign of an active community of artists. I like the fact that there is another new group of artists with a collective like the Hot Natured crew, and Visionquest crew out there doing something special and different.
Last question, can you give us a preview about your future projects and collaborations?
This year will see the release of the Hot Natured Album, which is a concept album full of actual songs and I am really happy with it. I think it’s the next step for us as artists and the only logical direction to go from here. I would look for the Hot Natured album in late summer. You will also see several Lee Foss EP’s and some Lee Foss remixes this year, along with Hot Natured Remixes. I was planning a Lee Foss album but the more I do lyrics and song writing the more I feel like my album can’t be a collection of cool house tracks without a story. I will release the songs I’ve finished as EP’s and move forward with a different album.
Thanks for spending the time to talk to us. Good luck.