Autore di un considerevole numero di uscite, alcune su top label come Cécille, International Freakshow e Viva, oltre ai remix per Soweso, Supernature, Soma e Noir e alle release sulle nostrane Deep Moves e Rebirth, Ruggero Di Gianvito aka Leon fà parte di quel nutrito gruppetto di talenti italiani che hanno saputo meglio esportare le proprie qualità anche all’estero.
Come dicevo, un talento, ma non di quelli di “ultima generazione” però, gli enfant-prodige che si bruciano dopo un EP oppure si lasciano trasportare troppo dai loro ego peccando (la stragrande maggioranza delle volte) di umiltà. Sì, perchè dietro la nascita e la maturazione di questo artista si celano anni di duro lavoro che troppo spesso vengono ignorati quando un nome inizia a circolare sulla bocca di tutti e il successo arriva in maniera così rapida e folgorante. Fatto stà che prima di raccogliere i frutti seminati Leon ha dovuto aspettare un paio d’anni serviti a raffinare la tecnica personale, sia come dj che come producer. Il momento clou arriva nel 2009, e come tutti gli obbiettivi che richiedono un impegno costante dà non poche soddisfazioni a questo ragazzo: i suoi dischi vengono suonati dai big della scena, il suo nome circola sulla bocca della “gente che conta”, a risentirne posivitamente è la notorietà del nome Leon che schizza letteralmente alle stelle. Ma l’ascesa non sembra essere ancora terminata, perchè tre giorni fà Leon ha debuttato con il suo nuovo EP, dal titolo “Body Monster”, su Saved, etichetta che fa capo al britannico di Nic Fanciulli.
L’EP è composto da due tracce che personalmente ritengo fra le migliori prodotte dall’artista abruzzese, insieme a quelle uscite su International Freakshow ed in particolare alla traccia “Lovers” (Viva Music). La prima, “Body Monster”, è caratterizzata da un groove dritto, orientato per la pista. Il compito viene semplificato da un sample vocale da mettersi le mani nei capelli! L’altro side dal titolo “Agua Del Santo” può risultare “anonimo” rispetto al precedente nel senso che non ci sono campioni vocali o altri elementi di spicco che rendono la traccia riconoscibile a primo impatto, ma a rispondere ci sono come sempre un groove e al resto ci pensano clave e basso.
In definitiva un ottimo acquisto per chi ha la “fortuna” di poter suonare dinanzi a una folla gremita di persone che aspetta solo che il dj “droppi” la traccia indimenticabile della serata.