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[tab title=”Italiano”]Hans Lindstrøm non ha sicuramente bisogno di presentazioni, è uno dei maggiori indiziati, insieme a Prins Thomas e Todd Terje, dell’ondata disco scandinava degli ultimi anni. Lo avevamo intervistato tre anni fa, in occasione del suo album “Six Cups Of Rebel”, da allora l’album “Smalhans” (nello stesso anno del precedente), molte collaborazioni ma anche molto silenzio, come Lindstrøm solista. Grazie a Hypermusicvision, l’evento dedicato alle arti visive e alla musica elettronica che si svolgerà al Fabrique di Milano, durante la prossima Fashion Week femminile il 28 febbraio, in cui Lindstrøm sarà il guest, siamo riusciti a intervistarlo e a farci anticipare alcune novità musicali per il suo 2015.
Il tuo ultimo album “Smalhans” è stato pubblicato tre anni fa, un sacco di tempo nella musica, chi è Lindstrøm oggi?
In effetti è un sacco di tempo. A essere onesti non so chi sono al momento, ho girato molto negli ultimi anni e ho passato un sacco di tempo in studio per creare un sacco di musica nuova, che in gran parte verrà pubblicata quest’anno.
In molte interviste parli del tuo interesse per ogni sorta di genere musicale, non solo come artista ma semplicemente come fan. Stai ascoltando qualcosa in particolare, in questo periodo?
Io non ascolto quasi mai musica da club. Sono solito tenere traccia di musica nuova, ma ho smesso anni fa di seguire blog e siti come Pitchfork, così non ho proprio idea di quando esca. Ultimamente però ho ascoltato un sacco di musica brasiliana, Egberto Gismonti, ad esempio, è fantastico. In realtà, sto guardando molti film più che ascoltare musica.
Nella tua carriera hai fatto parte di numerosi gruppi, di un po’ tutti i generi. Quale di queste passate esperienze sono state importanti per il tuo stile e il tuo approccio alla musica oggi?
Credo che tutte le esperienze che ho fatto siano state ugualmente importanti, per il mio stile attuale.
La tua carriera ci parla di un musicista eclettico che è arrivato alla musica elettronica, dopo un sacco di esperienze con gli strumenti classici. Hai mai pensato a un un progetto di Lindstrøm senza strumentazione elettronica, per fare qualcosa di differente rispetto alla tua discografia attuale?
No, non credo, penso che la musica più interessante sia quella in cui sono coinvolti, allo stesso tempo, elementi acustici ed elettronici.
In questi anni hai remixato un sacco di artisti, ci descrivi il tuo modo di fare un remix?
Di solito inizio immaginando che tipo di canzone mi piacerebbe sentire dagli stem della traccia che ho ricevuto. Se è una traccia vocale di solito inizio con i vocal, provando a trovare gli accordi che calzano bene sulle melodie. Qualche volta trovo subito la giusta quadra, altre volte invece possono servirmi ore o anche giorni. Di solito finisco usando solo pochi altri elementi rispetto ai vocal, se però trovo altre cose interessanti, nel resto dello stem, posso chiudere usando anche queste. Raramente la chiusura è fatta usando le parti originali.
Credo che tu possa scegliere con chi collaborare. Hai particolari standard per decidere con quale artista collaborare o quale canzone scegliere?
Molto spesso i risultati più interessanti arrivano quando non te li aspetti. Le persone con cui decido di collaborare non devono essere necessariamente fantastiche, ma qualche volta aiuta molto. Sorprendentemente, nella mia esperienza, le collaborazioni che sembravano improbabili sono state le migliori, da cui sono usciti i risultati più interessanti.
C’è un artista con cui desidereresti collaborare?
Non ho desideri specifici in questo, no. Ci sono un sacco di artisti interessanti e incredibili.
Come Lindstrøm, stai lavorando a nuovo materiale? Cosa dobbiamo aspettarci dalla tua musica in futuro?
In primavera uscirà un po’ di musica mia. Tra febbraio e la prima parte di marzo, dovrebbe uscire una collaborazione con Grace Hall, un’artista di Los Angeles, quindi, se tutto va bene, anche qualcosa di più strumentale prima dell’estate. Ho inoltre suonato molto materiale inedito durante i miei show, il feedback del pubblico è estremamente prezioso per me, per finire le canzoni ed essere sicuro che siano pronte per la possibile pubblicazione.
Nel 2014, ho letto della tua collaborazione con Todd Rundgren e Emil Nikolaisen per un album insieme, siete ancora dietro al progetto?
Si, ci stiamo lavorando da circa tre anni! Alla fine riusciremo a pubblicare il nostro lavoro entro i prossimi mesi: un LP dall’enorme valore.
La scena norvegese è salita alla ribalta internazionale anche grazie a musicisti come te, Terje o Prins Thomas. Chi è, secondo te, il prossimo “big thing” dalla Norvegia?
Andrè Bratten è un’artista il cui valore verrà fuori, è un grosso talento![/tab]
[tab title=”English”]Hans Lindstrøm doesn’t need an introduction, he is the prime suspect, with Prins Thomas and Todd Terje, for the Scandavian wave of european disco reworks of the last years. We had interviewed Lindstrøm three years ago, for his album “Six Cups OF Rebel”, after that another LP “Smalhans” (during the same year), a lot of collaborations but, after all, silence, as Lindstrøm solo artist. Thanks to Hypermusicvision, an event dedicated to visual art and electronic music that will be at Fabrique in Milano, during the next ladies fashion week the 28th of February, where Lindstrøm will be the guest, we had talked with him about the his next project for 2015.
Your last album “Smalhans” has been released three years ago, a lot of time in music, who is Lindstrøm, nowadays?
True, it’s a long time ago. To be honest, i don’t really know who I am at the moment. I’ve been doing a lot of touring recent years, and also spent a lot of time in the studio trying to wrap up a lot of music. Much of this stuff will be released this year!
In a lots of your interviews, you talkin’ about your interesting for any sort of music genres, not only as artist but also as a music fan. Are you taken in some particolar kind of music, in this period?
I almost never listen to club-music. I used to keep track of new music, but stopped following Pitchfork & blogs years ago. So I don’t really have a clue when it comes to new music at all. Recently I’ve been listening to a lot of brazilian music. Egbert Gismonti is amazing. Actually, I´ve been watching more movies instead of listening to music.
In your career, you have been part of numerous groups and bands, across the genres. What of these past experience was important for your style and approach of today?
I believe everything I’ve done has been equally important.
Your story tell us about an eclectic musician, involved in electronic music in these days. Have you ever thought to a Lindstrøm b-side project without electronic instruments, to make something of real different from your discography?
No, not really. I think the most interesting music happens when there’s both electronic and acoustic elements involved.
In these years you have remixed a lot of artist, could you tell us about your way to make a remix?
I usually start imagining what kind of song I’d like to hear from the stems I receive. If it’s a vocal track I usually start with the vocals, trying to find chords that fits the melodies. Sometimes it just fits right away, other times it takes hours and even days. Usually I end up using just a few other elements other than the vocals, but if I find other interesting element among the rest of the stems I might end up using those too. And in ultra rare occasions, I end up just using the original parts.
I think that you can choose your collaboration. Do you have same particular standard to choose the artists or the songs?
A lot of times the most interesting results comes when you don’t really expect it. The collaborator doesn’t necessarily need to be amazing, but it sometimes helps a lot. Surprisingly often I find myself experiencing that it´s those unlikely collaborations that works best, and where you get the most interesting results.
And, is there an artist that you desire to collaborate with?
I don’t have any specific wishes, no. There’s a lot of interesting and amazing artists around!
As Lindstrøm, are you working for new material? What we could expect in the future of your music?
Yes, there will be music coming from me during the spring. First of all, a collaboration with LA based artist Grace Hall, that gets a release late february/early march. Then hopefully some new instrumental music before summer. I’ve been playing out a lot of new unreleased material on my shows. The response I get is extremely valuable for me in order to finish the songs & make sure it gets as good as possible for a possible release.
In 2014, I have read about a your collaborative album with Todd Rundgren and Emil Nikolaisen, are you still involved in?
Yes, we’ve been working on this project for exactly three years now! Actually, there will be music from us 3 within a few months. An LP´s worth of tons!
The norwegian scene is on the international focus thanks to musicians as you Terje or Prins Thomas, who are, in your opinion, the next big thing in Norway?
Andrè Bratten is an artist worth looking out for! He’s a big talent![/tab]
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