Linecheck – Music Meeting Festival torna con un anno di più. La seconda edizione di una delle realtà più interessanti del panorama musicale contemporaneo organizzata da Elita si svolgerà dal 14 al 18 settembre nella cornice della splendida realtà settembrina milanese. Questo appuntamento, che dovrebbe per legge non scritta diventare abituale, regala un’ esperienza completa: il Linecheck non offre solo un festival a cui andare per apprezzare la musica in sé e per sé, fornisce anche i mezzi per capirla ed approfondirla grazie a più di trenta incontri, workshop, talk, panel ed interviste coordinati dai principali addetti ai lavori dell’industria musicale italiana ed internazionale, un vero e proprio contenitore di esperti, cultori e patiti della music industry. La nostra razza in pratica.
Gli argomenti avvolgono le più colorate sfacettature dello sfondo musicale contemporaneo: in che stato è l’industria musicale italiana? Le condizioni attuali della nostra festival industry come sono? Ci stiamo avvicinando anche solo un filo ai grandi modelli internazionali? (vuoi saperne di più? Nel panel Dead or Alive interverrà anche il nostro Damir Ivic sullo stato di salute dei festival italiani). Il nuovo modo di interpretare l’esperienza visiva dello spettatore contemporaneo quanto è cambiata? Tutto questo e molto altro lo potete trovare nel programma completo che non pecca assolutamente di prolissità, anzi.
Sono incontri appositamente studiati per guardare all’interno dell’esperienza dell’intrattenimento musicale con un occhio critico ma soprattutto costruttivo, puntando all’analisi completa di questa realtà, analizzandola a trecentosessanta gradi e, perché no, cercando quasi di dettarne un profilo, di riconoscerne i tratti distintivi, di scandaglierne la personalità – della serie “dove stiamo andando e cosa potremmo diventare?”. Un prospetto antropologico musicale della realtà italiana ed internazionale.
Se da una parte abbiamo dunque la parte teorica dell’evento, dall’altra abbiamo invece quella pratica: abbiamo il festival. I live partono dall’Auditorium San Fedele per poi disperdersi in quella fitta costellazione di club che rendono Milano uno dei centri nevralgici della club culture italiana. L’opening night parte con la sintesi fra jazz ed elettronica di Moritz Von Oswald & Gianluca Petrella (presentato da +++ Italian Quality Music Festivals) ed Opus 3000 con la sua classica contemporanea, sono sfumature mai scontate che nella location giusta sanno ammutolire e quasi porre in soggezione. Il programma non ignora la musica esordiente italiana, non ci prova nemmeno, il progetto Load in in organizzato con Rockit in collaborazione con Musicraiser porterà ad esibirsi personalità come Birthh, Inude, Leland Did It, Nularse.
Questo festival sintetizza l’amore per la musica senza ignorare le arti visive, anzi inglobandole e dimostrando che per un’esperienza completa non c’è l’una senza l’altra. Esattamente su questo concetto si indirizzano le esibizioni di Avantguardia (è interessante e vi consigliamo di scoprirne di più), un fenomeno tutto italiano, un progetto nato nel 2015 dalla fusione di elettronica (Shablo e Mace), arti visive (Ok Rocco) e cinematografia (Pepsy Romanoff); queste diverse realtà insieme ad artisti come |Z|, NKO Drunz, Polesky, Fricat & AhDamn!, Ackeejuice Rockerse ed il warmup affidato ad Andrea Mi (Mixology) in Santeria Social CLub si esibiranno nella prima del loro Live Cinema Show. Ci stupiranno? Basta aspettare.
Ma visto che non basta mai, la doppietta The Tallest Man On Heart al Fabrique e il Dave Harrington Group in Santeria Social Sound alza ulteriormente le aspettative rendendole quasi intollerabili: volendo fare i sottili la metà dei Darkside tornata con un nuovo e mastodontico progetto parte quasi avvantaggiata, il suo Become Alive porterà nel crepuscolo milanese i suoni contorti della fitta e cupa nebbia di jazztronica in cui Harrington si circonda quando suona: vederlo live non dev’essere da poco.
Tirando le somme la line up completa è una centrifuga di artisti che allieteranno il settembre milanese: L I M (ve la ricordate al Festival Moderno?) e Makoto Holmberg, Noyz Narcos, DJ Tennis e Danny Daze per non parlare del closing party che vedrà il meglio della disco contemporanea alternarsi al Wall, nomi come DJ Koze, Red Axes, Mass Prod e molti molti altri che puoi trovare qui non lasceranno a bocca asciutta.
Il Linecheck – Music Meeting Festival si prepara a diventare non solo un appuntamento abituale di inizio stagione, ma una componente essenziale per i fissati di musica come noi che di rarità come questa in Italia non possono proprio fare a meno.