Che Richie Hawtin avesse dato il là ad un’altra fase della sua carriera era stato tangibile fin dalla comparsa della sua personalissima visione del “Fantasma del Natale passato” materializzata in “From My Mind To Yours“, il grande ritorno alla techno che lo ha reso famoso universalmente, uscito non a caso su Plus8. Ma la notizia rimbalzata per la rete in queste ore proprio tramite l’account Facebook del canadese ha davvero del clamoroso.
Dopo quattro (ci permettiamo di dirlo, trionfali) stagioni in uno dei luoghi del pianeta dove da sempre è stato maggiormente difficile raffinare e proporre il tipo di suono che l’ha in gran parte plasmata, ENTER., la serata del giovedì ispirata e concepita proprio dallo stesso Hawtin, non farà più parte della programmazione dello Space di Ibiza, che già nell’ultimo periodo aveva dovuto fare i conti con la perdita della sua gemma più preziosa (We Love) finita al Sankeys, un cambio di proprietà (previsto per il 2017) a beneficio degli attuali detentori del vicino Ushuaïa e la conseguente (e già certa) dipartita della serata del martedì di Carl Cox.
Una situazione generale che lascia non pochi interrogativi, anche se le motivazioni (almeno sulla carta, prettamente etiche) indicate a suo tempo dal gigante inglese sembrano cozzare con la visione più “business oriented” di Hawtin, che ha promesso nello stesso post di mantenere ENTER. come serata itinerante in giro per il mondo, ringraziando tutti quelli che sull’isola lo hanno supportato in questi anni.
Rimaniamo curiosi alla finestra per capire quali saranno le reazioni e le contromosse che uno dei club più famosi al mondo saprà adottare per sopperire a questa grossa perdita, ma è certo che il buco lasciato dal biondo di Windsor sarà davvero arduo da colmare. Ci auguriamo di continuare (anche solo di tanto in tanto) a godere dei set a cui Richie ci ha abituato nel corso dei tanti anni passati sull’isola, anche se riteniamo più plausibile un suo ritorno su palcoscenici volti a far proliferare la “nuova” direzione musicale intrapresa negli ultimi mesi passati dentro al suo studio di Berlino.