Basta la parola, anzi le parole: Juju & Jordash. Già sufficientemente caldi per il ritorno del belga Tim Van de Meutter su Turbo dopo la tripla parentesi Hotflush e il 12″ autoprodotto “Waves”, scorgiamo in scaletta anche il remix firmato dal duo israeliano di stanza ad Amsterdam – il cui poderoso e multiforme “Techno Primitivism” resta per il sottoscritto uno dei migliori album del 2012, non solo in ambito dance/elettronico – e l’accoppiata pare subito perfetta. Non solo sulla carta, come vedremo.
In originale, “Keep Thorough” è qualcosa di leggermente più strano e sperimentale rispetto a quanto detto dal suo autore fino a qui, pur restando un gran bell’esempio di house essenziale dal classico sapore underground, con sample vocale negrissimo presto ridotto al minimo e messo in loop, swing frizzantino e un drop centrale tanto semplice quanto infallibile. Da lì entra un buon vecchio campanaccio – questione di gusti: passino pure le mode, ma per chi scrive un buon vecchio campanaccio è sempre la soluzione migliore – e si porta tutto a casa con le braccia per aria. Juju & Jordash, dal canto loro, stendono prima di tutto un beat scarno e robotico, con pezzetto vocale ripetuto fino quasi a intensità footwork. Poi entra la linea di basso a una nota soltanto che segna il remix, dritta come un’autostrada, basilare come poche, l’ideale per quella voce che continua a scandire, per quelle planate leggiadre di organo e per il buon vecchio campanaccio di cui sopra, protagonista anche lui dalla metà in poi. L’impressione è quella di avere in mano un asso per le big room più illuminate, e due produttori che svarieranno pure fra tirate kraut rock da venti minuti e immersioni dub da dieci, ma che quando vogliono sanno tenere una pista per le palle.
In mezzo a tanta grazia, il pressochè esordiente canadese Iron Galaxy rischia di passare inossservato, ma pure la sua versione merita. Avvolgente, ricoperta di luci analogiche e accordi melodiosi, con la voce lasciata respirare e la carica funk originale trasfigurata in più controllata eleganza soul, a metà strada fra techno e garage.