Lone è uno dei molti, talentuosi artisti che vengono dall’Inghilterra. Nella sua carriera ha pubblicato per Werk Discs, Dealmaker Records, Magic Wire, Wigflex e R&S Records, e a maggio ci aspetta il suo nuovo album ‘Galaxy Garden’. Quello che abbiamo capito è che il ragazzo è un individualista, non certo estremo, ma alle cose preferisce pensarci da solo: che si tratti della grafica dei suoi lavori, delle collaborazioni o delle influenze della sua patria, è sempre importante seguire la propria strada.
Ciao Lone, benvenuto su Soundwall.
Iniziamo dal tuo passato: ti aspettavi di diventare un musicista, o avevi altri piani per il tuo futuro? Com’era la tua vita prima che arrivasse la musica?
Ho capito di voler diventare un musicista circa all’età di docici anni, mi pare di ricordare. E’ successo quando ho sentito i primi brani degli artisti che mi piacevano, ovvero il primo album dei Prodigy e l’album degli Altern-8 e altre varie tracce hardcore. Dopo averle sentite ho capito che era la musica quello a cui volevo dedicarmi. Sinceramente non riesco a ricordarmi molto del prima… Suppngo che fossi come gli altri bambini, con tutte le cose che comportava!
Come è cambiato il tuo sound negli anni?
Il mio è un cambiamento continuo, intendo che da quando ho iniziato a produrre musica ho sempre cercato di fare cose differenti, dato che sono uno che si annoia facilmente. Da quando ho iniziato a pubblicare ho spaziato dall’hip hop alla house, o ad altri generi. Mi piace sperimentare il più possibile.
Come ti senti riguardo alla tua nomination da parte di Dj Mag per il ‘The best of british awards 2011’ come Best Breakthrough Producer?
E’ certamente bello essere stano nominato. Credo che sia fantastico essere stato messo in una categoria con altri artisti che io rispetto.
L’Inghilterra sforna molti grandi artisti in questo campo musicale, come ti senti ad esserne parte? Sei influenzato in qualche maniera particolare dal tuo paese?
Sì, ci sono davvero molti artisti bravissimi che vengono dall’Inghilterra, il che è emozionante, ma nonostante ciò io cerco di fare in modo che nessuno di loro influenzi in maniera diretta la mia musica. Preferisco seguire la mia strada.
Mi piacciono davvero molto gli artwork dei tuoi album e dei tuoi EP, li scegli personalmente? Secondo te arte visiva e musica come sono connesse tra di loro?
Grazie. La grafica delle copertine è sempre stata importante per me, anche quando non si tratta della mia musica. Penso che il rapporto tra arte visiva e musica sia molto importante, dato che aggiunge più emozioni al tutto. Può certamente aiutare l’ascoltatore a visualizzare la musica, e questo è importante, in particolar modo per quella elettronica, dato che non ci sono testi.
Puoi dirci qualcosa del tuo album ‘Galaxy Garden’? Il titolo è evocativo, cosa rappresenta?
Per gli ascoltatori può rappresentare tutto. Dipende tutto da loro. Ovviamente io ho le mie idee in proposito, ma appena qualcuno compra l’album questo non mi appartiene più, appartiene a lui, e ciò gli dà una totale libertà di interpretazione.
Suoni molto nei club e nei festival, quale atmosfera preferisci?
Un buon club, con un buon sound system è perfetto. Anche il pubblico è molto importante. Mi piacciono entrame le situazioni, e ho bisogno di sentire delle buone vibrazioni ed energie in ogni caso.
Hai lavorato a vari remix in questi anni, qual è il tuo approccio? Come ti rapporti al lavoro altrui, e cosa c’è dietro la tua creazione?
Ogni volta il processo per un remix è diverso, ma mi piace aggiungere, e mettere nel remix il più possibile di me stesso. Quello che non mi piace è lasciare troppo della traccia originale, mi sembra facile e scontato.
Cosa ci dice della tua esibizione alla Boiler Room, con Thom Yorke, Jamie XX, Caribou e Illum Sphere?
E’ stato pazzesco. Sono un grandissimo fan dei Radiohead da quando ero bambino, quindi arrivare finalmente ad incontrarli ha significato molto per me. Si è presentata tutta la band, e siamo usciti insieme per berci qualche drink… Vorrei dire che è stato pazzesco, ma in realtà loro sono delle persone con i piedi per terra, quindi è stato tutto estremamente naturale. Comunque sì, è stato importantissimo per me.
Cosa ne pensi del progetto Boiler Room? E’ insolito guardare live un dj che suona, ma non essere parte dell’evento, fisicasmente intendo. Pensi che questa sia un’evoluzione dei mass media?
E’ abbastanza imbarazzante e complica le cose non poter vedere il pubblico dietro di te, oltretutto io odio essere ripreso dalle telecamere, ma l’idea di Boiler Room è geniale. E’ grandioso quello che fanno.
Hai collaborato con gradi artisti, chi sono gli altri con i quali ti piacerebbe farlo in futuro? Qual è il processo creativo quando le menti sono due?
Per me collaborare con qualcuno è una cosa veramente difficoltosa, posso farlo solamente con Tom (Neon Jung). Anche se a volte è difficile anche quello… Per me lavorare da solo è sempre la miglior cosa.
Quali sono le personalità che ti ispirano e che ammiri di più?
Richard D. James, Mike and Marcus Sandison, Madlib, Ed Handley and Andy Turner, Ross Birchard. Ce ne sono troppi!
Qual è un posto strano nel quale ti piacerebbe suonare?
La foresta vicino alla quale sono cresciuto. E’ il mio posto preferito sulla terra, quindi credo che fare uno show lì sarebbe davvero speciale per me.
Chi è Matt quando non viaggia e quando non è in consolle, cosa ti piace fare?
Mi piace uscire con la mia ragazza e con i miei amici più cari. Niente, tranne forse la musica, mi rende più felice.
Raccomandaci tre release da seguire nel 2012.
L’EP di Neon Jung per la Magic Wire. Si chiama ‘End Festival’ e uscirà nei prossimi mesi.
English Version:
Lone is one of the many talented artists coming from England. In his career he released for labels as Werk Discs, Records dealmaker, MagicWire, Wigflex and R&S Records, and his new album ‘Galaxy Garden’ is going to be out in May. What we realized is that this guy is an individualist, not an extreme one, but he prefers to do things by himself: this is when it comes to the graphics of his works, to his collaborations, or to the influences of his homeland. The most important thing is to follow your own path.
Hello Lone welcome on Soundwall.
Let’s talk about your past: did you always know that you would become a musician, or did you have other plans for your life? How was your life before music?
I knew that I wanted to be a musician from the age of about twelve, I reckon. That was when I heard the first bunch of tunes by other people that I liked. It was the first Prodigy album, the Altern-8 album and some random hardcore tape pack. I heard those tunes and knew that music was all I ever wanted to do. I can’t really remember too much before music to be honest… I guess just being a kid and stuff.
How has your sound changed over the years?
It is a constantly changing, I mean, since I started making tunes I have always tried different things, as soon as I get bored of one thing. Since I have been releasing music it is gone from hip hop to house, or whatever. I like to try as much as possible.
How do you feel about your Dj Mag nomination for ‘The best of british awards 2011’ as Best Breakthrough Producer?
It was cool to be nominated, definitely. I guess it is just nice that they’d put me in a category with other artists that I respect.
UK churn out so many great artists in the field of music, how do you feel about being part of it? Are you particularly influenced by your country?
Yeah, there are a lot of great artists from the UK, which is pretty exciting, though I try not to let any of it directly influence my music. I prefer to just get on with my own thing.
I like very much the artworks of your albums and EPs, do you choose them personally? What is today, in your opinion, the relationship between music and visual art?
Thanks. Sleeve artwork has always been important to me, even outside of my own music. I think the relationship between the two is pretty important, as it is a really good way of telling the whole story. It can totally help the listener visualise the music. That is especially important with electronic music, as generally there are no lyrics.
Can you tell us something about your upcoming album ‘Galaxy Garden’? The title is very evocative, what does it represent?
It can represent anything to the listeners. It is totally up to them. I have my own ideas of course, but as soon as someone buys a copy of the album it no longer just belongs to me, they then own it and they are free to come up with whatever meaning they wish.
You play a lot in clubs and festivals, but what kind of atmosphere do you prefer?
A good club, with a good sound system is perfect. Also it is always really important that the crowd is into it. I think it totally works both ways, and they are as important to the vibe as I am.
You worked on various remixes in these years, what is your approach to them? I mean, how do you relate with the work of other artists and what is your creative process behind a remix?
The process for remixes is different every time, but I like to make the remix as much of my own track as I possibly can, and I always want to add as much as I can. I don’t usually like to include much of the original track, as that just seems a bit too easy.
And what about your session at the Boiler Room with Thom Yorke, Jamie XX, Caribou and Illum Sphere?
That was crazy. I have been a huge fan of Radiohead since I was a kid, so to get to meet them was a big deal. The whole band turned up and we hung out for a few hours and had drinks.. I would say it was fucking mad, but in reality they were the most down to earth people ever so the whole thing was totally natural. But yeah, that was a huge deal for me.
What do you think about the Boiler Room project? It is a bit weird that you can watch a dj playing live, but you can’t be part of the event, physically I mean. Do you think that this is an evolution of mass media?
It is pretty awkward not being able to see the crowd behind you, and I hate being on camera, but the whole Boiler Room idea is a fucking big one. It is totally amazing what they do.
You collaborated with great artists, who are the others you would like to work with? What is the ‘creation mode’ when the minds are two?
I find collaborating really difficult, and can only really do it with Tom (Neon Jung). Even that I find difficult… For me working alone is always the best.
What personalities inspire you, or do you admire the most?
Richard D James, Mike and Marcus Sandison, Madlib, Ed Handley and Andy Turner, Ross Birchard. Way too many more to mention!
Tell us a weird place where you would like to play?
The forest I grew up next to. It is my favorite place in the world, so I guess to do a gig there would be pretty special.
Who is Matt when he is not traveling, or when he is not behind the decks, what do you like to do?
I like to hang out with my girlfriend and close mates. Nothing, except maybe music, makes me happier than that!
Recommend us the release to keep an eye on in 2012.
Neon Jung’s EP for Magic Wire. It is called ‘End Festival’ and it will be out in the next few months.
Pics by Katja Ruge.