“Quando un mio amico mi fece ascoltare la musica di Luca C & Brigante rimasi attonita dal feeling apocalittico che avevo, come se stessi ascoltando il suono di un party per la fine del mondo. E con una forte immaginazione sono stata ben felice di scrivere i testi con loro quando me l’han chiesto. “Flash Of Light” viene da quell’ultima notte sulla terra. Un preavviso della fine di un epoca e di un’ultima possibilità d’amore.” – Ròisìn Murphy
Appena mi è stato chiesto di scrivere questa review sapevo esattamente che avrei accettato sin dalla prima sillaba del cognome della cantante. Per coloro che non hanno ancora dato un volto e una carriera a Ròisìn “Mur” vi suggerisco: un titolo, “Familiar Feeling”, singolo del 2004 ristampato in tutto il globo nell’epoca in cui il digitale era solo un’idea di Jobs (e forse di Richie Hawtin); un anno, il 1993 in cui prendeva vita uno dei sodalizi più riusciti degli ultimi quindici anni; un nome, Moloko, di un progettino sconosciuto nato senza tante pretese con cui Roìsìn ha condiviso la sua voce, regalandocene la bellezza per oltre un decennio.
Detto ciò, credo che quando si cerchi una voce del genere, di livello assoluto, ciò che si ha in mano non è poca cosa. “Flash Of Light” è, nell’original e nei mix che l’accompagnano, un vero e proprio viaggio intorno alla sua voce. Luca C & Brigante, per cui inizio ad avere davvero molta stima, dopo aver creato “Different Morals” (cantata da Ali Love) e “Tomorrow Can Wait” (con un certo Robert Owens), si “regalano” la terza voce e io non posso che aver paura della quarta che ovviamente ci dovrà essere. In varie sfumature legate ai diversi mix, con riferimento a diversi periodi, ascoltare questo lavoro mi ha proiettato e imbrigliato in un lasso di tempo clamorosamente ampio. Oggi si suonano dischi paragonabili al mood dei Tale Of Us (autori di un bellissimo remix), mentre agli inizi del secolo era molto frequente, per me e credo per una buona fetta di voi, ascoltare dischi deep come quello costruito ad arte da Blond:ish (casualmente from Uk). L’original e il mix di Solomun (l’ultimo citato leggermente sotto le mie aspettative per essere sincero) non sono dischi da un giorno e via, non sono dischi che si comprano per fare volume, sono dischi che resteranno sempre. Potrei scendere nel dettaglio, potrei illustrarvi i vari passaggi di quello che è un’ottima prestazione da parte di tutti i members di questo extended play, ma credo che mi dilungherei troppo e inutilmente rovinandovi il giusto pensiero di voler ascoltare appena finito di leggere.
Tra dieci anni, quando andrete ad ascoltare i vostri artisti preferiti e questi, con un disco del genere, vi strapperanno un applauso alla fine, voi ne richiederete l’ormai morboso track ID e qualcuno sarà li pronto a scrivere o dire Luca C & Brigante feat Ròisìn Murphy “Flash Of Light” su Southern Fried del 2012.