Sarà questione di nostalgia, ma è anche questione di buona musica. La nostalgia riguarda gli anni in cui la club culture in Italia era una faccenda misteriosa e rivoluzionaria, e le frange più avanguardistiche si riunivano spesso e volentieri sotto le bandiere della jungle: molti – i più stagionati – si commuovono ancora oggi a sentir parlare di Maffia, storico club di Reggio Emilia da anni defunto ma che ha cambiato veramente le coordinate del clubbing di casa nostra, portando per la prima volta in Italia Fatboy Slim ma soprattutto facendo un lavoro assolutamente incredibile per creare una scena attorno a tutti i generi non canonicamente house o techno (riuscendoci pure, e alla grande).
Colonna assoluta di quel posto era Dj Rocca, che negli anni si è sì qualificato come saporito producer e dj di faccende (nu) disco e altro ancora e che di suo ha una cultura e formazione musicale molto vasta ed eclettica, ma nei primissimi tempi il nome suo e del Maffia Soundsystem era entrato di prepotenza nella storia del clubbing italiano come sinonimo di drum’n’bass di qualità, quello e solo quello. Bene: Rocca si è fatto e ci ha fatto un bel regalo del lunedì, tornando per una volta a dedicarsi “quel” suono in questo mixato. Appunto: nostalgia per tutti quelli che c’erano, che ricordano, e che hanno visto davanti ai loro occhi tante piccole rivoluzioni accadere nel mondo della notte e della cultura musicale italiana; ma anche buona musica, perché un certo tipo di “intelligent jungle” tantissimo ha dato e tantissimo può dare, se ascoltata oggi: le inflessioni techno-dub tanto di moda oggi ma anche certe suggestioni “talabotiane” devono in realtà non poco a quanto pensato e registrato quindici / vent’anni fa in campo jungle / drum’n’bass, nella sua parte più “intelligent” – quella che Rocca e il Maffia Soundsystem hanno a loro tempo sempre privilegiato. Ascoltare qui per credere.