Probabilmente la portavoce per eccellenza del mondo femminile della corrente minimal, e sicuramente tra le dj più famose di sempre. Magdalena Chojnacka in arte Magda, dal suo primo lavoro ‘She’s a Dancing Machine’ ad oggi, la dj Minus per eccellenza ha viaggiato tutto il mondo già in tenera età: Polonia, Detroit e Berlino sono i luoghi che hanno segnato la sua vita, da lì il mondo. Tra un impegno e l’altro, in occorrenza del Vision festival, siamo andati a scambiare qualche chiacchera per conoscerla meglio.
La giovinezza passata a Detroit, poi l’Europa. Berlino in particolare. Cosa ti ha affascinato di questa città? Che differenze c’erano tra la musica americana e quella europea nel ’97?
Berlino è speciale per molte ragioni. Prima di tutto, si presenta per avere una ricca storia nella scena elettronica musicale che continua tutt’ora. E’ una città conveniente, e questo permette a molti artisti e musicisti di essere in grado di viverci comodamente e di avere lì uno studio. Questo crea un ambiente veramente creativo. E’ anche una città rilassante, e questo fatto lo amo molto. Non c’è molto traffico, quindi senti che c’è molto spazio. E’ una città calma. Ero abituata a vivere a New York comunque, quindi il genere di vita che ho conosciuto è stato completamente diverso. A New York tutto era veloce, in movimento, caotico…
“Items & Things”. La tua etichetta. Come è stato il salto dal lavoro del dj a quello di produttore?
Il salto è stato graduale. Ero solita vivere con Marc Houle alla fine degli anni ’90 ed aveva una stanza piena di vecchi synths e drum machines. E’ lì che ho iniziato ad imparare ad usarli e a suonarli. E’ un processo di apprendimento sempre continuo, ma mi piace. E’ la vera totale libertà di espressione, mentre il djing non lo è perchè suoni la musica di qulcun’altro.
Assieme a te, l’etichetta è stata fondata da Marc Houle e Troy Pierce. Che tipo di rapporto c’è tra di voi?
Siamo vecchi amici. Avevamo un progetto in passato chiamato “run stop restore”, da lì abbiamo iniziato Items & Things assieme. Sebbene abbiamo molte cose in comune, siamo abbastanza differenti. Marc è molto old school new wave (non ascolta musica dopo il 1984), Troy, invece, è molto goth mentre io viaggio verso un suono più oscuro old school electro/disco. In ogni caso veniamo tutti dall’area di Detroit e siamo stati tutti influenzati da quel suono, quindi abbiamo qualcosa in comune: le decisioni che prendiamo per l’etichetta devono essere somilari e devono essere tutte al 100% intese. Questo è vero lavoro per noi.
Come ti sei sentita la prima volta che hai saputo di aprire la serata a Richie Hawtin?
Ero abbastanza scioccata. Non me lo aspettavo. Ero così felice ma anche così nervosa. Mi sono detta: Cosa suonerò? Andrà bene? Era la notte della vigilia del 2000 e mi ricordo che arrivata al club vidi questo gigantesco mixer mai visto prima. Le mie mani tremavano mentre cercavo di immaginare come funzionava quell’attrezzo. Alla fine, comunque, sono sopravvissuta haha.
Hai viaggiato molto, partecipando a moltissimi festival in tutto il mondo. L’esperienza, quindi, non ti manca. Cosa ne pensi di un festival tra le montagne, e cosa ne pensi del Vision Festival?
Io amo il Vision!! Che magnifica visione quella di essere nel bel mezzo delle montagne svizzere tra pecore e veri campanacci da mucca. Quando non piove è un’esperienza incredibile. Comunque, mi ricordo l’edizione di 4 anni fa, piovve per 4 giorni consecutivi e l’intero festival divenne una gigantesca colata di fango. Non sono mai stata coperta di fango dalla testa ai piedi ad un festival come in quella volta. Tra un’esibizione e l’altra potevi scendere giù per le colline scivolando. Fù divertentissimo.
English Version:
Probably the number one of the female current of minimal, and certainly among the most famous DJs ever. Magdalena Chojnacka aka Magda, from her first release ‘She’s a Dancing Machine’ to date, the Minus’s DJ has traveled all the world since the early age: Poland, Detroit and Berlin are the places that have marked her life and from there, the world. Between an engagement to another, in occurrence of the Vision Festival, we went to know her and her music a littel better.
The youth past in Detroit, then Europe. Berlin in particular. What has fascinated you with this city? What differences were between the American and European music in ’97?
Berlinis a special city for many reasons. First, it has a very rich electronic music history which to this day continues strongly. It is an affordable city so there are many artists and musicians who are able to live comfortably and have studios. This makes a very creative environment. it’s also a very relaxed city which i love. There isn’t much traffic, and you feel there is a lot of space. It feels calm. I used to live in New York nd the way of life there was totally different. Everything was fast fast, go go go.
“Items & Things”, your label. How was the jump from DJ to producer for you?
It was gradual. I used to live with Marc Houle at the end of the 90’s and he had a room full of old synths and drum machines. I started to learn there. It’s always a learning process with production but i love it. It’s total freedom of expression while djing is not because you’re playing someone else’s music.
With you, the label was founded by Marc Houle and Troy Pierce. What kind of relationship is there between you?
We are old friends. We had a project in the past called “run stop restore” and we stared “Items & Things” together.
Although we have many things in common, we are quite different. Marc is very old school new wave (doesn’t listen to music past 1984), Troy is more goth and i veer towards an obscure old school electro/disco sound. However we all come from the Detroit area and have been influenced by that sound so the decisions we make for the label do have similarities and must be made in 100% agreement. This really works for us.
How did you felt when you’ve got the chance to go on open for Richie Hawtin the first time?
It was pretty shocked. I did not expect it at all. I was so happy but very nervous. What will i play? will i be good? It was new year’s eve 200 and i remember arriving at the club looking at a giant mixer i have never seen before. My hands were shaking while i tried to figure out how to use it. In the end i survived haha.
You have traveled extensively, participating to many festivals all around the world. How about a festival in the mountains, and what do you think of the Vision Festival?
I love vision!! What an incredible sight to be deep in the mountains of switzerland with sheep and real cow bells. When it doesn’t rain it’s an unbelieveable experience. However, i remember a few years back it rained for 4 days in a row and the whole festival was one big mudslide. I have never been covered in mud head to toe at a festival like that. In order to go between stages you had to slide down the hills. It was very funny.