Negli anni abbiamo sperimentato come l’anonimato di un producer, le poche informazioni sulla sua vita, l’utilizzo di una maschera, hanno determinato ondate di hype paragonabili a tsunami di condivisioni, post, news,congetture. Una buonissima strategia pubblicitaria, vedi il caso Burial e quello che ne è conseguito, ma quello che più si è determinato è stato lo spostamento nel considerare più importante “chi suona” rispetto al “cosa suona”. Ma ci sono casi in cui l’anonimato viene scelto per volersi distaccare dall’immagine ego-centrica di un dj, riallineare il fuoco sulla musica e non sulla persona e questo è il caso del nuovo arrivo in casa Hivern Discs ovvero Man Power.
Di lui non sa nulla, tranne che ha base in Europa, e che l’anonimato è la conseguenza di uno nuovo capitolo della sua evoluzione artistica ma anche di una più lungimirante parodia dell’egocentrismo imperante della figura del dj. Il suo nome invece è un omaggio ai pionieri mascolini (butch) dell’era disco come Patrick Cowley e Man Parrish.
Già conosciuto per le uscite su Correspondant ed Eskimo, Man Power sarà protagonista con il suo EP “Flacid Trax” di un nuovo capitolo di conquista della casata Hivern dopo i successi di “Blanc 2” e “Proceso“. Non sappiamo ancora la data di uscita, molto probabilmente il prossimo giovedì, ma potete ascoltare il lato A dell’uscita ovvero “Renamed”. New wave is incoming.