Sono le facce più conosciute della techno berlinese e del club più famoso al mondo, il Berghain. Lì, quei due ragazzi, si sono ritrovati per la prima volta e hanno costruito le fondamenta per la loro crescita musicale. Da semplici ascoltatori a ravers, da ravers a djs, l’ondata techno anni ‘90 ha travolto pure loro senza mai abbandonarli. Significativi cambiamenti (sia positivi che negativi) hanno condizionato l’evoluzione musicale e la figura dei disc jockey, ma la loro fame di sperimentazione in studio, il confronto reciproco unito ad estrema concentrazione e precisione si sono rivelati gli ingredienti giusti per il salto di qualità insperato e per la conferma a livello internazionale con le loro produzioni su Ostgut Ton e le loro esibizioni “vinyl only”. E’ passato un po’ di tempo dalla loro ultima collaborazione, ma proprio a noi hanno rivelato che il binomio Dettmann-Klock riapparirà a breve su qualche disco. Nel frattempo gustiamoci le loro interessanti riflessioni…
Ciao Marcel e Ben. Benvenuti su Soundwall.it! E’ un vero piacere per noi avervi nostri ospiti… Abbiamo pensato di portare l’intervista al livello dei vostri set. Un bel back to back (anche qui!) per approfondire parecchi temi… Partiamo dalla domanda più scontata. Il vostro rapporto professionale come è nato?
Ben: La storia è molto semplice: due ragazzi con in comune l’amore per la musica diventano amici, si ritrovano e il rapporto funziona. Ci siamo incontrati in uno dei miei primi set al Berghain – nel 2004 – credo. Quello che non ricordo è se la nostra prima collaborazione è stato un back to back o lavorando in studio.
Marcel: Io mi ricordo! Dopo quella volta al Berghain, ci siamo incontrati un paio di volte da Hard Wax e siamo diventati amici. Poi abbiamo organizzato subito una sessione di studio e il risultato della nostra prima collaborazione è stata la prima release su Ostgut Ton.
Per Marcel: il vantaggio di lavorare con Ben.
Marcel: Ben è sempre molto attento e concentrato. La sua precisione nel modo in cui lavora lo rende un grande partner con cui lavorare.
Per Ben: il vantaggio di lavorare con Marcel.
Ben: Marcel è molto energico e spontaneo. Sa quello che vuole e sa prendere le decisioni in fretta.
Avete iniziato per divertimento, ora vi ritrovate qui ad essere intervistati come djs di fama internazionale. Che sensazioni avete?
Ben: Sognavo qualcosa di simile, ma questo è sicuramente più di quanto mi aspettassi. Quindi mi ritengo molto fortunato.
Marcel: Per me è lo stesso. Si è avverato un sogno. Sono profondamente grato per questo.
Marcel, tu stesso racconti di esser stato catturato nella tua infanzia solo da suoni duri, evitando funk e soul. Ben sei partito invece dalla musica classica, dal piano e poi la chitarra… Come mai vi siete avvicinati ai suoni techno?
Marcel: Visto in retrospettiva, penso di essere stato sempre vicino alla techno. Quando ho iniziato ad ascoltare musica, mi piaceva la synthie pop, EBM, dark wave, gothic ed industrial… Per me questi generi sono tutti precursori della techno.
Ben: Stavo attraversando varie fasi, suonavo diversi strumenti, suonavo in una band e ascoltavo tutti i generi musicali. In realtà stavo cercando qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non c’era. E poi è arrivata la techno, una musica completamente nuova con un suono ancora sconosciuto al mondo. Sperimentare questa musica in un club era molto intenso, profondo e ipnotico. Sono rimasto catturato. Continuo a pensare che la techno sia stata la più recente e l’ultima vera rivoluzione nella storia della musica.
Da quando eravate ragazzi ai tempi dei vari party ad ora come si è evoluto questo mondo?
Ben: Tutto è molto più organizzato e professionale oggi. Come accennavo prima, la techno inizialmente era vista più come una rivoluzione. La gente credeva in qualcosa e la musica era più grezza e spontanea. Ora la techno è più simile all’industria dello spettacolo. Ma ci sono ancora feste e club che catturano l’atmosfera cruda e selvaggia e l’amore per la musica.
Marcel: nulla da aggiungere.
Gli anni ’90 per la techno secondo voi hanno rappresentato il periodo migliore?
Ben: Io personalmente sono contento di vivere in questo preciso momento. Non voglio paragonare i diversi periodi. Credo che per certi versi per i dj sia meglio ora, perché tutto è organizzato meglio. Come osservazione generale, penso che i djs ora siano un po’ più simili a delle pop star. Negli anni ’90 era più importante la musica, non tanto chi suonava.
Marcel: Naturalmente gli anni ‘90 hanno rappresentato un periodo specifico per i dj perché tutto quello che usciva risultava nuovo. Ma mi sento molto fortunato a vivere in questo preciso momento, pensando soprattutto alle possibilità del nostro tempo, come ad esempio raggiungere molta più gente (soprattutto grandi produttori) di tutto il mondo attraverso internet e altri mezzi di comunicazione sociale.
In Germania, più che in altri paesi, l’amore per la musica è rappresentata dal vinile (Marcel lavora anche da Hard Wax), tutto il resto è considerato qualcosa in più, a volte anche inutile. Siete d’accordo con quest’idea?
Ben: Dipende. Alcuni dj usano una quantità ridicola di effetti dal suono abbastanza sciocco e amano premere pulsanti e girare manopole ogni secondo come un bambino in un asilo. Per me la musica non è divertente così. Poi ci sono altri artisti che sono veramente bravi a usare diversi dispositivi o plug-in nel loro setup. Quindi non vorrei generalizzare il tutto però trovo molto poco sexy un dj che fissa un laptop per tutto il tempo durante la sua performance.
Marcel: Amo il vinile. Per me, come dj è ancora una parte elementare del mio set, anche se ci sono stati alcuni problemi tecnici negli ultimi tempi, perché purtroppo alcuni promoters non sono ben organizzati per dj che suonano solo in vinile…
Avete mai pensato di implementare il vostro setup nel dj set?
Marcel e Ben: Usiamo una loop machine, in aggiunta al giradischi e lettori cd. Di solito basta questo per rendere il nostro set interessante.
Ben: Ho pensato di usare qualche tipo di drum machine nel mio setup. Ma non ho trovato ancora la giusta combinazione.
Inevitabile non parlare di Berlino, ma soprattutto di Berghain, forse la vostra vera casa. Secondo voi, qual è la forza di questo club?
Ben: La forza del club è naturalmente il luogo di per sé, la grande architettura e il suono. Un insieme che rende l’ambiente ideale per la techno. Ma anche lo spirito delle persone che gestiscono il posto. Hanno sempre fatto quello che volevano senza seguire alcun trend. Si sono impegnati soltanto su ciò in cui credevano realmente e la gente ha apprezzato.
Marcel: Concordo, è sicuramente questo il segreto del loro successo.
Se doveste descrivere il Berghain e l’atmosfera all’interno a chi non ha ancora avuto la fortuna di entrare, cosa direste?
Ben: E’ più simile a un tempio che ad un club. Persone lasciano la loro vita quotidiana dietro il guardaroba per tuffarsi in un mondo diverso. E il fatto che si passa realmente il tempo lì, che gli eventi partano dal sabato sera, continuino la domenica e si concludano il lunedì mattina crea un’atmosfera unica, libera da ogni tipo di stress.
Marcel: La gente viene da tutto il mondo con un obiettivo comune: festeggiare al Berghain. Così, quando oltrepassi la porta non c’è nessun limite per ogni euforia.
Ostgut Ton: la nascita e crescita. Quali erano le idee e gli obiettivi di questa etichetta?
Ben: Ribadisco: abbiamo solo fatto quelle che sapevamo fare. La musica e gli artworks erano diversi dalle altre etichette in quel momento. L’intera scena della musica elettronica sembrava essere concentrata solo nella “minimal”. Noi amavamo la techno, la ritenevamo di più una musica senza tempo. Avevamo alcuni brani pronti e il proprietario del Berghain ci domandò se fossimo stati d’accordo nel creare una propria etichetta del Berghain. E’ partita come etichetta per i resident djs e tuttora rimane questa l’idea principale: essere appunto una piattaforma aperta soprattutto per i resident.
Permettete di entrare per un po’ di minuti nel vostro studio, mentre date vita ad uno dei vostri progetti… Come si sviluppa solitamente il vostro lavoro?
Ben: Beh, è da parecchio tempo che non lavoriamo su qualcosa insieme. Sono sicuro che quando torneremo a farlo di nuovo sarà molto diverso da prima. Ma in fondo basta soltanto avere un’idea generale in testa e poi iniziare a giocarci sopra. Sono davvero molto curioso di sapere come si evolverà il nostro lavoro in studio per un altro disco firmato Dettmann/Klock.
Marcel: Sono troppo curioso anche io e non vedo l’ora di poter lavorare di nuovo insieme.
Arriviamo al fine settimana, giorni in cui solitamente vi esibite… Come siete soliti preparare la serata? Qualche rito scaramantico?
Ben: Non ho veri e propri riti scaramantici. Naturalmente ascolto un sacco di dischi nuovi e promo, cosa che può richiedere alcune ore. Altre volte per iniziare al meglio la serata preferisco una buona cena. Voi italiani sapete perfettamente cosa intendo.
Marcel: Preparo i miei set tutti i giorni ascoltando dischi, promo e così via. Ma ho un preciso rituale prima di ogni week-end: prima vado da Hard Wax per sentire le ultime news. Poi vado a casa a dire a mia moglie che ho bisogno di mezz’ora per scegliere la mia musica per il weekend. Alla fine mi servono sempre almeno 8 ore…è una gag troppo divertente, quasi un rito per noi.
I vostri progetti futuri prevedono qualche album, remix o ep?
Ben: Naturalmente alcuni remix, sui quali però non posso ancora dire niente. Voglio raccogliere anche alcune idee per un altro album. Ma non sarò in grado di lavorarci fino alla seconda metà dell’anno. E sì: stiamo progettando un’altra produzione Dettmann/Klock per quest’anno.
Marcel: Vorrei concentrarmi di più sulla mia etichetta MDR (Marcel Dettmann Records) e dare spazio a nuovi artisti interessanti. Oltre a questo farò qualche remix, un’altra produzione con Ben (Dettmann/Klock) e anche con Shed come Deuce.
Grazie per il vostro tempo. In bocca al lupo per il vostro futuro!
English Version:
They are the best known faces of the Berlin techno scene and Berghain, the most famous club in the world. There, these two guys, met for the first time and have built the relationship for their musical growth. From simple listeners to ’90 techno ravers, from ravers to djs. Techno wave swept them too and never let them go. Great changes affected the evolution of techno music and djs, but their hunger for experimentation in the studio, the mutual comparison and accuracy combined with extreme concentration proved to be the right ingredients for the unexpected quantum leap and for the confirmation internationally with their releases on Ostgut Ton and their performances exclusively with vinyl. They haven’t worked on anything together for a long time, but here they just revealed that Dettmann-Klock reappear soon on some new records. In the meantime let’s enjoy their interesting thoughts…
Hello Marcel and Ben. Welcome on Soundwall.it! It’s a real pleasure to have you as our guests… We thought of bringing the interview as your dj sets. A nice back to back (again!) to study several issues… We start from the most obvious question. How your professional relationship is born?
Ben: Very simple story: Two guys with a similar love for music became friends and tried out something and it worked. We met each other when I played one of my first Berghain sets – 2004 I think. What I don’t really remember is if our first collaboration was a back to back set or working on music in the studio.
Marcel: But I remember! After Berghain we met a couple of times at Hard Wax and became friends. Pretty soon we arranged a studio session and the result of our first collaboration was “dawning” the first Ostgut Ton release.
To Marcel: The advantages to work with Ben.
Marcel: Ben is always very focussed and concentrated. The way he works is accurately and in this way a great partner for me to work with.
To Ben: the advantages wo to work with Marcel.
Ben: Marcel is very energetic and spontanious. He know what he wants and he can make decisions quickly.
You started for fun, now we find you here as international djs. What are you feelings?
Ben: I dreamt of something like that but this is definitely more than I expected. So I feel very thankful.
Marcel: To me it’s the same. A dream came true. i’m deeply grateful for that.
Marcel, caught in your childhood only hard sounds, not funk and soul. Ben, you left classical music, from piano and then guitar and soon start to play techno… How did you get closer to the techno sounds?
Marcel: Seen in retrospect I think I was always close to techno. When I started to listen to music I liked synthie pop, EBM, dark wave, gothic and industrial… For me these were all forerunners of techno.
Ben: I was going through many phases, played different instruments, played in bands, listened to all kinds of music. At some point I was looking for something new, like really new, that was never there before. And then came techno, a completely new music with a yet unheard sound world. And to experience this music in a club was very intense, deep and hypnotic. I got hooked. I still think that techno was the latest and last real revolution in music history.
From when you were young at the time of the various rave parties, now how this world is changed?
Ben: Everything is much more organized and professional now. Like I said before techno in the early days was more like a revolution. People believed in something. And the music was more raw and spontanious. Now techno is more like an entertainment industry. But there are still parties and clubs who capture this raw and wild vibe and also the love for music.
Marcel: nothing to add.
Techno music, do you think the ’90s were the best years for djs or do you feel lucky to live these years?
Ben: I am happy with where I am now. I don’t really compare that. I guess in some ways it’s better for djs now, because everything is just better organized. As a general observation I think djs are a bit more like pop stars now. In the 90s the music was more important, not so much who is playing.
Marcel: Of course the 90’s were a specific time for djs cause everything felt fresh and kind of new. But regarding all the possibilities of our times like reaching much more people around the globe through internet and especially social media and so many great producers makes me feel very lucky and comfortable living in this times.
In Germany, more than in other countries, the love of music is represented by the vinyl (Marcel works at Hard Wax). Everything else is considered something extra, sometimes unnecessary. Do you agree with this idea?
Ben: It really depends. Some djs use a ridiculous amount of pretty silly sounding effects and they love to push buttons and turn knobs every few seconds like child in a kindergarden. For me music is not enjoyable like that. Then there are other artists who are really good in using lots of different devices or plug ins in there set up. So I wouldn’t generalize that. What I still find very unsexy is a dj who stares at a laptop the whole time during his performance.
Marcel: I love vinyl. For me as a dj it’s still an elementary part of my sets even there have been some technical problems in the last times because unfortunately promoters are no longer well prepared for djs playing vinyl…
Have you ever thought about to improve your setup for your dj set?
We use a loop mashine as an addition to turntables and cd players. Usually that’s enough to keep it interesting.
Ben: I did think of using some kind of drum mashine in the dj set up though. But I haven’t found the right combination yet.
Berlin. Berghain. Perhaps your real home and the best club in the world when we talk about techno music. In your opinion, what is the strength of this club?
Ben: The strength of the club is of course the venue it self, the great architecture and sound that is the perfect setting for the idea of techno. But also the spirit of the people who run the place. They always did their own thing without following any trend. They just do what they believe in. And people really appreciate that.
Marcel: That’s definitely the secret oft their success.
If you were to describe the atmosphere inside the Berghain to who has not yet had the good fortune to come in, what would you say?
Ben: It is more like a temple than a club. People leave their everyday life behind at the wardrobe and dive into a different world. And the fact that you really have time there, that the party goes from Saturday night into Sunday and Monday morning creates a very unique stress free atmosphere.
Marcel: People come from all over the world with one common goal… to party @ Berghain. So when they made it to pass the door there no more limit for their euphorias.
Ostgut Ton: the birth and growth. What were the ideas and aims of this label?
Ben: Again: we just did what we did. And the music and the art work was different from other labels at that time. The whole electronic music scene seemed to be only into the so called minimal. We loved techno, which we believed is a more timeless music. So we basically just had some tracks ready and the owner of Berghain asked us if we would be up for the idea of Berghain’s own label. It started as a label for the resident djs and that’s still the main idea: To be a pretty open platform mainly for the resident.
Allow us to come in for many minutes in your studio, while you’re producing together… How do you usually develop your works?
Ben: Well, we haven’t worked on anything together for a long time now. So I’m sure when we will do it again it will look much different from before. But basically it’s first creating a general idea in the head and then just starting to play around. But I’m also really curious how the process will look like when we will be back in the studio together for another Dettmann/Klock record.
Marcel: I’m also curious and looking much foward to it.
Thinking about the days when you play… How do usually prepare your set? Any superstitious ritual?
Ben: Not really any superstitious ritual. Of course going through a lot of records and new promos. That can take some hours. Others than that a good start for a good night always has to be a good dinner. And I know you as Italiens know exactly what I’m talking about.
Marcel: I’m preparing my sets kind of everyday while I’m listening to records, promos and so on. But there is a superstitious ritual before every weekend: First I go to Hard Wax to pick up the news. Then I go home and tell my wife that I need half an hour to select my music for the weekend. In the end it always turns out into 8 hours at least so meanwhile it’s a funny running gag and ritual between us.
Tell us your future plans. Any albums, remixes or ep in the near future?
Ben: Of course some remixes, wich I cannot tell yet though. And I want to collect some ideas for another album. But I won’t be able to work on that until the second half of the year. And yes: We are planning another Dettmann/Klock production for this year.
Marcel: I would like to focus more on my own label MDR (Marcel Dettmann Records) regarding signing new interesting artists. Next to this I’ll do some remixes and have plans for a release with Ben as Dettmann/Klock and also with Shed as Deuce.
Thank for your time. Wish you all the best for your future!