Da un lato c’è la 99 Posse, un’avventura iniziata ormai tre decenni fa – accidenti, come passa il tempo – e che bene o male conoscete tutti. Ma la personalità, poliedricità e la profondità artistica di Marco Messina vanno molto oltre. Non tutti sanno infatti della sua “carriera parallela” come sound designer (è anche docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli) e compositore di colonne sonore per teatro e cinema – e stiamo parlando di oltre una ventina di colonne sonore per il grande schermo da un lato, per il palcoscenico dall’altro. Tra l’altro nel suo assetto “da colonna sonora” ha coinvolto spesso anche un altro compagno d’avventura in quota 99 Posse, Sacha Ricci (importante formazione jazzistica con lui, con la band di Zulu e soci nella seconda metà anni ’90 per poi trasferirsi a Parigi, per poi di nuovo tornare a collaborare con la 99 dal 2011). I due insieme ad esempio hanno composto la pluripremiata colonna sonora del film “Martin Eden” del regista Pietro Marcello.
Intanto Marco ha voluto fare un piccolo regalo aperto a tutti: aperto all’ascolto, aperto all’apporto. Ha creato infatti su Spotify una playlist dedicata alle colonne sonore legate alla musica elettronica ed utilizzate per cinema, serie tv e teatro. E’ una playlist collaborativa: potete infatti aggiungere anche voi il vostro contributo. Per noi di Soundwall questo è sempre stato un argomento caro (una delle cose di cui andiamo più orgogliosi, nel nostro back catalogue, è la serie di articoli firmati da Mattia Grigolo, il passaggio su piattaforme ce li ha fatti “perdere per strada” ma prima o poi li recupereremo e rimetteremo on line). In più siamo molto contenti di poter gettare la luce sull’”altro lato” di Messina, che reputiamo da sempre una delle menti più interessanti per la musica elettronica italiana di ricerca, innestato tra l’altro in una tradizione napoletana importantissima, vedi alla voce Retina.it (tra l’altro hanno pure collaborato insieme più volte Messina e i Retina, con bellissimi risultati, che siamo felicissimi di riportarvi qua sotto).
(L’album nato dalla collaborazione tra Marco Messina e i Retina.it; continua giù)
Perché se da un lato negli anni ’90 c’era la grande scuola techno di Marco Carola & Co. dall’altro nella città partenopea negli stessi anni anche la musica elettronica più sperimentale aveva raggiunto nel suo campo vette artisticamente altrettanto alte. Ecco, entrambe le cose tendono oggi a essere dimenticate: un po’ perché il Marco Carola techno è trascolorato in quello minimal-tech-house-ibizenco, più redditizio ma meno groundbreaking artisticamente (e i Parisio, Vigorito, Cerrone, Markantonio, ovvero gli altri artisti di quella ondata pazzesca, non hanno avuto ad oggi il seguito e il riconoscimento che avrebbero meritato), un po’ perché sull’altro versante, quello della sperimentazione, si sa che la nicchia è il destino da cui non si può – e ogni tanto non si vuole – uscire, col risultato che spesso il grosso del pubblico si dimentica colpevolmente di te, dei tuoi meriti, della tua oggettiva rilevanza.
Ad ogni modo, ecco qua sotto la playlist di Marco Messina, da ascoltare (e a cui eventualmente contribuire). Su Napoli, torneremo a parlarne di sicuro. Visto che abbiamo per la città lo stesso amore che ha, per dire, Dave Clarke (rileggetevi questa intervista). E chiunque lo dovrebbe avere, se ama la musica, un certo tipo di musica.