Quando i cd non erano ancora diffusi quanti di voi incidevano le proprie compilation su cassetta? Per Marco Resmann nasce così la passione per la musica house e techno. Dal garage di un amico al Watergate di Berlino la strada percorsa da Marco è stata lunga: dalle prime produzioni su Intim Recordings sotto lo pseudonimo di Phage, il progetto Luna City Express con il compagno di sempre Norman Weber, il passaggio nei Pan-Pot, le produzioni con il proprio nome di battesimo ed un etichetta, la Upon You Records. Per celebrare i suoi 10 anni il Watergate si è affidato a lui per la decima uscita sull’omonima etichetta, un mix in cui Marco ha cercato di descrivere la storia di una notte al Watergate. L’uscita del cd (avvenuta il 20 febbraio) è accompagnata anche da un tour che farà tappa in Italia questo sabato al Club Gamma di Torino. Chi avrà la possibilità di andare sabato potrà assaporare un pezzettino di Watergate, ma come dettoci da Mr. Resmann un viaggio a Berlino ed al Watergate bisogna farlo!
Ciao Marco, è un onore averti su Soundwall.
Partiamo dagli inizi: come ti sei avvicinato alla musica techno? Vi è stato qualcosa (una persona, un avvenimento) in particolare che ti ha fatto conoscere la musica techno e cosa ti ha colpito di tale genere?
Ho avuto un compagno di scuola che aveva un piccolo studio nel garage dei genitori dove ho fatto le mie prime esperienze con i sintetizzatori e drum machine. Frequentavamo un oratorio dove uno dei miei vecchi amici organizzava dei workshop per dj. Mi piaceva ed ho iniziato a spendere tutti i soldi che avevo in tasca per comprare dischi nei negozi di dischi come Hard Wax o Delirium. Avevo preso il virus della techno! Uno dei protagonisti a Berlino dei primi anni ’90 che mi ha ispirato è stato DJ Jauche. I suoi mix su cassetta erano molto popolari così come i suoi dj set. La cultura del condividere i mix tapes ha avuto un enorme influenza su di me. Son contento di avere ancora la mia scatola contenente tutte le cassette con i miei mix.
Hai abbandonato tutte le vecchie collaborazioni ed alias ad eccezione di una, la prima, quella con Norman Weber: Luna City Express. Che significato ha per te tale progetto e che rapporto hai con Norman?
Questo progetto significa molto per me. Norman ed io abbiamo un legame molto stretto per diverse ragioni. È uno dei miei migliori amici, è la mia anima gemella, è la mia ispirazione ed ovviamente mi completa musicalmente.
Cercando in internet sono rimasto stupito dal fatto che parli piuttosto poco della tua collaborazione e del tuo contributo alla nascita dei Pan-Pot. Ci vuoi parlare tu di come è nata e come mai hai abbandonato la collaborazione con Tassilo e Thomas (i Pan-Pot)? Siete rimasti in buoni rapporti?
Ho incontrato Thomas e Tassilo nel 2004 alla SEA School in Berlino. In realtà era alla cerimonia di laurea dopo che avevo finito il corso di Audio Engineer. I ragazzi facevano i dj alla festa e non portarono le loro cuffie. Il mio studio era vicino a quel luogo e così mi sono offerto di andare a prendere le mie cuffie. In questo modo son giunto in contatto con loro ed i ragazzi capirono che io avevo uno studio. Più tardi ci siamo incontrati nel mio studio ed abbiano iniziato a lavorare su alcune tracce. Abbiamo terminato qualcosa e quasi un anno dopo abbiamo iniziato a far uscire EP su Mobilee e Einmaleins (alcune delle prime uscite su queste etichette) e fatto anche un paio di remix. Il progetto ha avuto sempre più successo ed i Pan-Pot son diventati sempre più popolari come dj team. A causa del poco tempo ho deciso di concentrarmi maggiormente sul mio progetto solista e su Luna City Express. Questo è tutto – siamo ancora amici.
Marco o Phage? Come mai hai deciso di tornare al tuo nome di battesimo?
Ho prodotto sotto lo pseudonimo di Phage per il mio EP di debutto nel 2001 sull’etichetta di Martin Landsky ‘Intim Recordings’ e ho fatto un paio di produzioni come Phage con Daniel Dreier su ‘Highgrade’ tra il 2005 ed il 2007. In realtà è stata un’idea di Anja Schneider quella di usare il mio vero nome e così nel 2007 ho fatto uscire il mio EP Watercolor su ‘Mobilee’ come Marco Resmann.
Un riassunto di questi anni: come si è evoluto il tuo suono nel corso degli anni, passando per i tuoi diversi alias e collaborazioni a cui hai lavorato?
Devo dire che ho fatto alcuni esperimenti con la minimal techno con i Pan-Pot e Daniel Dreier ed ampliato i miei orizzonti, ma alla fine ho trovato la mia via tornando alle origini. Voglio dire, sono tuttora di larghe vedute ma amo la deep house, la soulful tech-house e la techno.
Upon You Records: quali erano le idee e gli obiettivi di questa etichetta? E cosa avete in programma per il futuro?
L’idea dietro il lancio di ‘Upon You’ non era veramente speciale o innovative. Ho solo bisogno di un parco giochi per me così come per gli artisti a me vicini come Ruede Hagelstein, Marcus Meinhardt e The Cheapers. Passo dopo passo l’etichetta è cresciuta ed è diventata un istituzione a Berlino ed al di fuori della Germania. Stiamo per festeggiare il nostro 5° anniversario quest’anno e quindi sto già lavorando su uno speciale doppio CD. Inoltre vogliamo allargare la nostra agenzia di booking e far crescere artisti come Emerson Todd, Gunnar Stiller, ONNO, Re-UP e Sierra Sam.
È in uscita la tua compilation ‘Watergate 10’. Come si è sviluppata? Per la ricerca dei brani quale idea hai seguito (ad esempio il dancefloor oppure qualcosa rappresentativo dei 10 anni del Watergate)?
Ho sempre amato fare dei mix delle mie tracce preferite, sia su cassetta, negli anni passati, sia su CD o semplicemente digitali ora. Per il CD del Watergate ho raccolto un insieme di 60 tracce che l’etichetta ha richiesto per me. Volevo avere il maggior numero di opzioni possibile in quanto inizialmente non avevo idea del concept dell’intero mix. Voglio dire, avevo un’idea ma non era proprio un piano generale. La selezione è stata un mix tra materiale vecchio e nuovo ed ovviamente rappresentativo di quello che mi piace e che suono come dj. La mia idea finale era quella di raccontare la storia di una notte al Watergate – dall’inizio alla fine schiacciandola in un mix di 78 minuti.
Parliamo ora della tua esperienza al Watergate. Ti ricordi la prima volta in cui vi hai suonato, che cosa hai provato? Ed ora senti un po’ la responsabilità di essere resident di uno dei più famosi club di Berlino? Qual è l’atmosfera al suo interno, come la descriveresti a chi non vi è mai stato?
Daniel Dreier mi ha fatto conoscere la crew del Watergate ed i miei primi dj sets sono sempre stati in b2b con lui. Si tratta di quasi 6 anni fa e ricordo ancora quei momenti folli e le lunghissime sessioni che facevamo. L’alba che dall’acqua sale sul pavimento era sempre un momento speciale ed indimenticabile! Voglio dire, è sempre lo stesso, ma la folla è cambiata nel corso degli anni ed ovviamente stiamo invecchiando anche noi, ma quasto non significa che vado sempre via e torno a casa dopo i miei dj sets. Sono orgoglioso di essere uno dei dj resident al Watergate e so che, come gli altri, sono responsabile dell’immagine del club, sia all’interno che all’esterno. Per coloro che non sono mai stati al Watergate non descriverò nulla quì perché ognuno deve vivere la propria esperienza. Venite a Berlino ed esplorate quella sensazione al Watergate, non ve ne pentirete!
Parlaci dei tuoi set: come ti prepari, quanto tempo passi a selezionare dischi? Che importanza ha per te la scelta delle tracce nel lavoro di un dj? Da quale disco non ti separeresti mai, quello che è sempre presente nella tua borsa?
Trascorro sempre tra l’una e le quattro ore per raccogliere le uscite e masterizzare i CD. Dipende da dove e per quanto dovrò suonare. Inoltre i miei set come Luna City Express son diversi da quelli come Marco Resmann. È molto importante per essere il più preparato possibile. La mia borsa dei dischi è sempre diversa ogni settimana, anche se ho sempre con me alcuni di quelli che io ritengo classici. La scelta della musica è fondamentale in quanto rappresenta il gusto di un dj, il suo stile e la sua personalità nel club.
Grazie per il tempo dedicatoci e buona fortuna.
English Version:
When the CDs were not yet released how many of you made their mix on tapes? In this way the passion for house and techno music was born in Marco Resmann. From the garage of a friend to the Watergate club in Berlin the road traveled by Marco is long. From the first production on Intim Recordings under the moniker of Phage, the Luna City Express project with the all time partner Norman Weber, the passage into the Pan-Pot, the production with his first name and the label Upon You Records. To celebrate its 10 years the Watergate has entrusted to him for the tenth release on the homonym label, a mix in which Marco tried to describe the story of a night at the Watergate.
The output of the CD ( which has taken place February 20) is accompanied by a tour that will stop in Italy this Saturday at Club Gamma in Turin. Who will have the opportunity to go Saturday will taste a bit of Watergate, but as Marco Resmann said us a trip to Berlin and to the Watergate it must be done!
Hi Marco, it’s such an honor to have you on Soundwall.
Start from the beginning: how did you approach to the techno music? There was something (a person, an event) in particular that has introduced you to the techno music and what has impressed you in this genre?
I had a schoolmate with a little studio in his parents garage where I made my first experiences with synthesizers and drum machines. We had a youth club in where one of my older friends organized dj workshops. I loved it and started to spend all my pocket money to buy records in stores like Hard Wax or Delirium. The whole Techno virus got me! One of the protagonists in Berlin of the early 90s who inspired me was DJ Jauche. His mix tapes were very popular in Berlin as well as his dj sets. The mix tape sharing culture was a huge influence for me. I’m happy that I still have my box with all my mix tapes.
You have left all the old aliases and collaborations with the exception of the one, the first one, with Norman Weber: Luna City Express. What does this project mean for you and what relationship you have with Norman?
This project means a lot to me. Norman and I have a close bond on different levels. He’s one of my best friends, he’s my soul mate, he’s my inspiration and of course my musically complement.
By looking at internet I was surprised by the fact that speaks little of your collaboration and your contribution to the birth of Pan-Pot. Do you want to tell us how is born and why have you abandoned the collaboration with Tassilo and Thomas? Were you in good terms?
I met Thomas and Tassilo 2004 at the SAE school in Berlin. It was actually at the graduation ceremony after I had finished my Audio Engineer course. The guys were DJing at the party and didn’t bring their headphones. My studio was close to that venue and so I offered to pick up my headphones. That’s the way we got in touch and the guys figured out that I had a studio. Later on we met up in my studio and started to work on a few tracks. We finished something and almost one year later we started to release EPs on Mobilee and Einmaleins (one of the first releases on these labels) and did a couple of remixes too. The project became more and more successful and Pan-Pot got more and more popular as a dj team. Because of the limited time I decided to focus more on my solo project and Luna City Express. That’s all – we’re still buddies.
Marco o Phage? Why did you decide to go back to your first name?
I released under the synonym Phage for my debut EP in 2001 on Martin Landsky’s label Intim Recordings and did a couple of releases as Phage with Daniel Dreier on Highgrade between 2005 -2007. It was actually the idea of Anja Schneider to use my real name and so 2007 I released my Watercolour EP on Mobilee as Marco Resmann.
A summary of this years, how has your sound evolved over the years through your various aliases and collaborations in which you have worked?
Let me say I did some experiments like minimal techno with Pan-Pot and Daniel Dreier and expanded my horizons, but finally I have found the way back to my roots. I mean I’m still open-minded but I love deep house and soulful tech-house and techno.
Upon You Records: what were the ideas and the objectives of this label? And what are you planning for the future?
The idea behind the launch of Upon You wasn’t really special or innovative. I just needed a playground for my own as well as for close artists like Ruede Hagelstein, Marcus Meinhardt and The Cheapers. Step by step the label grew and became an institution in Berlin and outside of Germany. We’re gonna celebrate our 5th anniversary this year and therefore I’m working already on a special double CD package. Furthermore we want to enlarge our booking agency and build up artists like Emerson Todd, Gunnar Stiller, ONNO, Re-UP and Sierra Sam.
Your compilation ‘Watergate 10’ is in forthcoming release. How was it developed? For the research of the tracks which idea you followed (for example the dancefloor or something representative of the 10 years of Watergate club)?
I always loved to make mixes of my favourite tracks, whether on tape back in the days or on CD or just digital like nowadays. For the Watergate CD I collected a pool of 60 tracks that the label requested for me. I wanted to have as much options as possible as I didn’t have an idea for the concept of the entire mix at this time. I mean I had an idea but it wasn’t a master plan at all. The selection was a mix between old and new stuff and of course representative for what I like and what I play as a dj. My final idea was to tell a story about a night at Watergate – from the beginning to the end squeezed into a 78 min mix.
Let’s talk about your experience at the Watergate. Do you remember the first time you’ve played in, what have you felt? And now do you feel a bit the responsibility to be one of the resident of one of the most famous club in Berlin? What is the atmosphere inside, how would you describe it to those who never has been there?
Daniel Dreier introduced me to the Watergate crew and my first dj sets were always back to back with him. It’s almost 6 years ago and I still remember the wild times and long sessions we had. The sunrise downstairs on the water floor was always a special moment and memorable! I mean it’s still the same but the crowd has changed over the years and of course we’re getting older too, but that doesn’t mean that I’m always leaving directly after my sets and go home. I’m proud to be a resident dj at Watergate and I know that I’m, amongst others, responsible for the image of the club, whether in or outside of the place. For those who have never been at Watergate I won’t describe anything here as you have to make your own experience. Come to Berlin and explore that feeling at Watergate, you won’t regret it!
Tell us about your set: how do you prepare it, how much time do you spend selecting disk? How important is for you the choice of tracks in the work of a dj? There is a disk from which you’ll never separate, that is always in your bag?
I spent always between 1 and 4 hrs to collect records and burn CDs. It depends on where and how long I’m gonna play. Additional to that my Luna City Express sets are different from those as Marco Resmann. It’s very important for me to be as prepared as possible. My record case is different every weekend, even though I always have a few personal classics with me. The choice of the music is essential as it represents the taste of a DJ, his style and personality in the club.
Thanks for your time and Good Luck!