Il secondo sodalizio artistico tra Kontra Musik e Martino Martini, questa volta in compagnia di Herva, si presenta con un titolo piccato e tagliente: “Technology Fail As A Birth Control For Unnecessary Recordings”. Personalmente, è da “Deeply Cooked Music” sulla stessa Kontra Musik, che ho cominciato a seguire con interesse le vicende artistiche di Mass Prod, e questo ritorno sull’etichetta svedese non può che presentarsi coi migliori presagi; oltretutto, la presenza di Herva – del quale ho avuto modo di ascoltare materiale inedito molto interessante (in solo, con Derwa, e con Martino) in un set pubblicato sull’account di Soundcloud dell’etichetta Delsin – rappresenta senza dubbio un valore aggiunto.
Dopo la parentesi techno su MUS, la collaborazione tra Mass Prod e Herva mette in risalto una varietà sonora apprezzabile, dalla quale è nato questo disco di rottura, che rimarca in modo ancora più profondo, non solo con le belle parole ma coi fatti, l’eclettismo sonoro sul quale questi due talenti hanno puntato e, a quanto pare, puntano per farsi strada. Se per Herva questo aspetto è ancora latente, e dovremo aspettare ancora qualche uscita per vedere un cambiamento più radicato, Martino ci ha sempre abituati a questa continua ricerca musicale, mutando, con abilità, il proprio sound, senza fossilizzarsi troppo in una certa direzione. L’EP si apre con la techno contornata da noise e spruzzi di house di “Mike Vs Speak And Overdub As A Weapon Against Modern Laptop Wanking” per poi continuare con la lo-fi distorta di “Fourth Dimension Opens Up to Show Invisible Boogie Maze”, fino ai secchi minimalismi di “We Know is Wonk” e, in chiusura, con l’ambient dai richiami industriali di “Rainstorm Consequences”.
In ultima battuta, “Technology Fail As A Birth Control For Unnecessary Recordings” è un disco davvero particolare, che non mostra un filo conduttore preciso che dovrebbe indirizzare l’ascoltatore; piuttosto si intravede una precisa volontà di scavalcare le barriere musicali, creando qualcosa di unico. Io, come la stessa etichetta svedese, ho apprezzato molto quest’apertura musicale, e voi cosa ne pensate?