Il ventennale di “Mezzanine”, il terzo album dei Massive Attack, indimenticabile e indimenticato non soltanto all’interno del perimetro trip hop, continua a tenere banco. L’annuncio dell’uscita, fissata per prossimo 30 novembre, di un cofanetto in edizione limitata era stato di recente accompagnato dalla notizia di un altro ben più atipico, oltre che avveniristico, cimelio: la band di Bristol ha infatti codificato l’audio del disco in questione in DNA che sarà contenuto, in circa un milione di copie a confezione, in una serie di bombolette spray, ovviamente sempre a tiratura ridotta. “È un modo interessante per vandalizzare il proprio catalogo, anche se è improbabile che la vernice spray con codifica DNA venga adottata dagli artisti di strada che cercano l’anonimato“, ha spiegato Robert Del Naja (che magari potrebbe farne uso per qualche opera di Bansky: i rumors sono incessanti, ma è lui, non è lui?).
È invece di oggi stesso il lancio del tour “Mezzanine XX1”, che nel 2019 farà tappa in Italia il 6 febbraio a Milano (Mediolanum Forum), l’8 febbraio a Roma (Palalottomatica) e il 9 a Padova (Kioene Arena) – biglietti disponibili dalla mattina del 2 novembre. Si tratterà di una produzione audiovisiva completamente nuova, sviluppata dallo stesso Del Naja e arricchita dalla presenza di Elizabeth Fraser e altri collaboratori ancora da svelare. Secondo il comunicato diffuso ufficialmente: “Lo show re-immaginerà Mezzanine ventuno anni dopo la sua pubblicazione, con un nuovo sound ricostruito attraverso i sample e le influenze originali“. Sempre Del Naja ha aggiunto: “Sarà un lavoro notevole e coeso, il nostro viaggio cerebrale da incubo più nostalgico e personale”. Buon trip.