Il Maximal 2009 aveva colpito gli addetti ai lavori e i clubber di tutta Italia per una line-up mozzafiato, una location dal sapore europeo e perchè si trattava di una novità per gli amanti della sonorità più dure e della cassa in 4/4.
La prima edizione non riuscì come gli ideatori pensavano, problemi di ordine pubblico, guest dj annunciate e mai esibitosi e sopratutto un ambiente che non aveva nulla a che fare con il concetto di festa, che si può auspicare quando si va a certi eventi. Comunicati stampa con scuse e spiegazioni dell’accaduto non avevano convinto del tutto, però la memoria corta degli italiani aveva “assolto” i promoter meneghini e l’edizione 2010 sembrava poter sanare le pecche dell’anno scorso.
Come sarà andata quest’anno?
Male, anzi malissimo a quanto pare! Per prima cosa non è stato il successo di pubblico che vista la line-up ci si poteva aspettare e i problemi organizzativi riscontrati nell’edizioni 2009 si sono riproposti anche quest’anno: alcuni dj (ovviamente i big) non si sono potuti esibire in quanto i promoter a quanto pare non avrebbero avuto modo di pagare questi artisti, poca trasparenza sulla line-up che non ha potuto permettere agli appossionati di seguire i propri idoli (qualora poi abbiano realmente suonato) e un orario di chiusura diverso rispetto a quello annunciato.
Quello che è successo realmente io sinceramente non l’ho capito, su Facebook (valvola di sfogo dei clienti insoddisfatti) ci sono varie versioni: c’è chi si complimenta per un ambiente pacifico, ma sopratutto molti si lamentano per una presunta “truffa premeditata” da parte dei promoter.
Onestamente non voglio esprimere un giudizio 100% negativo, sarebbe troppo facile e sopratutto poco corretto, di certo è questo festival in due anni è diventato croce e delizia degli amanti della techno.