È già da qualche tempo che campeggia, sulla pagina biografica di Marley Carroll, la notizia che in tanti stavamo aspettando. Messi da parte i timori, le ansie e le amarezze che avevano condito la pubblicazione del suo splendido debut album Melanaster, il ragazzo del North Carolina sta per tornare con un nuovo LP: Sings.
Se, in un lontano futuro e in uno scenario da film post-apocalittico, qualcuno dovesse recuperare da una pila di macerie il primo lavoro di Marley Carroll sarebbe quasi legittimato a pensare si tratti di quello di musicisti del calibro di Four Tet o Caribou indaffarati a remixare musiche di quei Radiohead che hanno già imparato come si mettono sapientemente assieme IDM e indie rock e che hanno deciso di collaborare con – per esempio – i My Bloody Valentine.
Il nuovo disco promette di discostarsi leggermente da quest’alchimia per raggiungere e toccare anche stili più vicini alla minimal house. In ogni caso, la qualità è garantita (si ascolti Tock, uno degli ultimi singoli e di quelli che dovrebbero entrare a far parte della tracklist definitiva di Sings).
Vi sembra eccessivo che tutto questo possa venire da un artista che non conta più di 2000 ascoltatori su last.fm? Provare per credere.