Nemmeno il tempo di assorbire – fisicamente e mentalmente – il fantastico concerto di ANBB (Alva Noto + Blixa Bargeld) del quale vi abbiamo fornito il nostro live report nemmeno un giorno addietro, che siamo qui a riparlare di Meet in Town 2012, il festival dei nuovi suoni in programma presso gli spazi dell’Auditorium di Roma nelle giornate di venerdì 8 e sabato 9 giugno prossime.
Oltre ai già noti Atlas Sound (progetto solista di Bradford Cox, voce e chitarra dei Deerhunter che attraverso questo progetto miscela pop ed elettronica in un mix assolutamente originale), Machinedrum (ovvero Travis Stewart dedito a commistioni esplosive tra idm, hip-hop e dubstep), Brandt Brauer Frick (techno ultracitazionista capace di accostare con sapienza i suoni dei primi Kraftwerk e di Steve Reich con certe atmosfere tipiche dell’elettronica di Detroit), Ghostpoet (uno dei progetti più interessanti dell’anno appena concluso che coniuga il verbo musicale bristoliano alla contaminazione hip-hop) e Darkstar (fatti conoscere dalla seminale etichetta dubstep Hyperdub propongono una variante pop-wave oriented di questo suono), ci vengono svelati altri due nomi di punta della rassegna sonora: James Blake e Lindstrøm, del primo abbiamo già parlato in occasione del suo ultimo EP dato alle stampe nel 2011, vi ripetiamo che il giovane produttore inglese è da considerarsi un innovatore musicale sopraffino, che parte da soluzioni sonore classico-pianistiche per deviarle attraverso il beat dubstep e colorando il tutto con una voce soulful fuori dal comune. In una parola, imperdibile (Il suo sarà un dj set sul quale non riusciamo davvero a prevedere le traiettorie). E poi Lindstrøm, altro produttore eccellente, al quale piace giocare con l’house, l’electro e soprattutto con i suoni cosmici, tirando fuori dal cilindro composizioni ballabili dal forte rimando alle sonorità funk tanto in voga sul finire degli anni ’70. Il risultato lo chiamano space disco, quello che possiamo aggiungere noi è che non ci si annoierà durante il suo set!
Come si legge sul battage pubblicitario dell’edizione MIT 2012, la manifestazione “è un invito a partecipare al tentativo di costruzione di un’oasi artificiale d’immagini, suoni e relazioni”; l’Auditorium rende disponibile al pubblico tutti i suoi locali: la Cavea e gli spazi all’aperto, le sale, i foyer e i diversi ambienti espositivi, dentro e fuori i gusci di piombo progettati da Renzo Piano. Per ulteriori aggiornamenti in merito alla line-up che si sta configurando di giorno in giorno, continuate a seguirci e anche a tenere d’occhio gli account dei social network del MIT: facebook e twitter.