Sabato 24 e domenica 25 marzo a Firenze, il marchio di sintetizzatori californiano TipTop Audio e l’organizzazione di eventi LattexPlus hanno continuato la loro missione portando avanti il “rinascimento elettronico” con la seconda edizione del MEFF, Modular synthesizer Exhibition Fair in Florence. Le novità di questo secondo appuntamento sono state tante, a partire dal cambio di location – quest’anno il MEFF si è infatti svolto presso l’Impact HUB, uno spazio co-working che tramite una propria rete mette in contatto persone, imprese e realtà più diverse tra loro.
Questa nuova venue ha permesso alla fiera di alzare la qualità generale dell’offerta e, grazie alla struttura divisa in due parti, stavolta è stato molto più semplice addentrarsi tra gli espositori. Però, invece di avventurarci nel lungo elenco di prodotti ed espositori vorremmo soffermaci su quella che è stata la partecipazione di pubblico che, già dal primo giorno, è apparsa molto superiore allo scorso anno confermando che MEFF è una manifestazione sentita e di sicuro interesse. Durante le due giornate abbiamo raccolto dei pareri positivi anche dagli espositori che, come lo scorso anno, hanno trovato davanti a loro un pubblico misto, nel senso che oltre agli addetti ai lavori e agli esperti del settore, giunti quest’anno dalle parti più disparate d’Italia, ci sono stati anche molti curiosi che hanno interagito attivamente con il personale della fiera e durante i workshop. Siamo rimasti molto colpiti anche dall’enorme interesse del pubblico verso gli espositori provenienti da Olanda, Germania e Giappone che sono stati coinvolti al 100% in questa seconda edizione e che hanno interagito molto volentieri anche con noi trasmettendoci la propria passione. Tutto ciò significa una cosa importante, ovvero che se comunicata in un certo modo si può continuare a fare cultura anche con materie e argomenti meno conosciuti ma che per una serie di motivi riescono a mettere in contatto anche persone dal background e dal livello di preparazione così distante. Sarà forse questo l’obiettivo del famoso “rinascimento elettronico” iniziato l’anno scorso? Non sta a noi dirlo, ma anche se c’è ancora tanto da fare per poter raggiungere il livello delle altre fiere di settore in giro per l’Europa – che hanno comunque una storia più che decennale – possiamo dirvi che le capacità, l’entusiasmo e lo spirito d’intraprendenza degli organizzatori ha premiato anche questa edizione.
Venendo alle novità prodotto, quelli che ci hanno colpito di più sono stati senza ombra di dubbi i modelli Arturia e la nuova TR8S di Roland. Per l’occasione abbiamo partecipato ai workshop che si sono svolti in un auditorium dedicato in cui sia la qualità del suono che quella visiva sono state molto superiori rispetto allo scorso anno. La sala è stata gremita dall’inizio alla fine e le riprese sui componendi degli strumenti proiettate dietro al palco hanno permesso a tutti di capire i dettagli e le sfumature di ogni macchina. Tutti dettagli che possono sembrare scontanti, ma che se vengono sommati tra loro contribuiscono molto alla riuscita di un evento del genere. Grazie a Enrico Cosimi alle prese con MiniBrute2, MiniBrute2S e RackBrute di Arturia e a Gianni Proietti sulla TR8S abbiamo scoperto le infinite possibilità e capacità di questi prodotti che hanno incuriosito molto anche chi con i synth e con le drum machine ci ha a che fare tutti i giorni. Come l’anno scorso si sono svolti anche una serie di live, circa 20 per essere precisi, che hanno intrattenuto il pubblico mostrando le potenzialità degli strumenti e le abilità degli artisti.
In conclusione possiamo dire che la “missione” è stata compiuta anche stavolta ma analizzando il tutto riuscire a fare meglio il prossimo anno sarà una sfida ancora più difficile perché le possibilità organizzative e i budget di eventi del genere hanno delle caratteristiche a parte. Noi però, visti i feedback siamo fiduciosi e ci auguriamo che sempre più realtà di questo tipo possano nascere e crescere anche nel nostro paese.