Sul nome un po’ ci giocano, perché Solar Village ricorda molto, molto da vicino il Sónar Village (per non lo sapesse, il palco principale della parte diurna del Sónar barcellonese): però finché i giochi portano a line up di questo genere, vanno assolutamente più che bene. Era da tempo che Milano non aveva più un festival vero e proprio di elettronica non solo mono-data, soprattutto da quando Elita Festival ha deciso di darsi uno stop; ma se nel caso di Elita c’era comunque la concomitanza con la Design Week, che per la metropoli meneghina è un moltiplicatore di eventi quasi per forza d’inerzia, in questo c’è di mezzo l’estate. E i festival estivi – al contrario delle rassegne o delle serie di concerti, che sono una cosa diversa – non hanno mai avuto una gran fortuna in città, a parte qualche eccezione.
Una eccezione la fu di sicuro, nei suoi anni migliori, la Magnolia Parade. Non è quindi probabilmente un caso se dietro a questo Solar Village c’è proprio il Magnolia; e non è nemmeno un caso che l’altro partner sia il Dude. Perché i due avevano già collaborato nelle sapide Domeniche Elettroniche (un tentativo, in qualche caso ben riuscito, di portare elettronica di altissima qualità la domenica dal pomeriggio fino a massimo mezzanotte), perché comunque il Dude è un marchio di garanzia nel campo del clubbing e delle sonorità più digitali. Gli è sempre mancato uno sviluppo estivo vero e proprio: e il Magnolia, uno dei posti più accoglienti di Milano ma in generale d’Italia, è il complemento migliore possibile. Insomma: sabato 13 e domenica 14 luglio, i primi nomi annunciati li vedete qua sopra (Laurent Garnier, Moodymann, Dixon, Kamaal Williams, Ninos Du Brasil, Trikk) e non c’è bisogno di fare troppi commenti. Promettono altre aggiunte: si potrebbe essere già contenti così, quindi figuriamoci. Fare il verso al nome del Sónar, per una volta, non è fuori luogo. Bene.