Dopo un avvio promettente, che a cavallo tra il 2009 e il 2012 l’ha vista pubblicare tre EP “vinilici” interessanti, Deependence s’è decisamente persa, lasciando a bocca asciutta chi in questi anni non ha perso occasione per presenziare i party organizzati dalla crew partenopea. La storia della musica, specie di quella elettronica, è piena di casi simili: si parte bene, si ottengono buoni risultati ma poi, complice chissà quale problema, ci si arresta bruscamente. Talvolta, purtroppo, la battuta d’arresto è di quelle letali e definitive; altre invece, magari a distanza di anni, i protagonisti riescono a trovare forze e stimoli per rimettersi in gioco e riprendere il discorso lasciato prematuramente in sospeso.
Deependence rientra in quest’ultima casistica, con Genny G e Pako S pronti a presentare il loro primo EP come Mind The Gap. Con le sue tre tracce, “Example EP” – questo il nome della release che ha visto la luce in questi giorni – rappresenta un cambio di rotta sostanziale rispetto a quanto Deependence ci ha fatto ascoltare in passato: le due originals abbandonano l’house festosa, sincopata e avvolgente di “Give It Up EP” e il tiro americano di “Young Man & Unconscious House EP” a vantaggio di beat marcati e groove più “studiati” e strutturati. Si respira un’altra aria, quindi, con i Mind The Gap felici di interfacciarsi e giocare coi dancefloor che non si tirano indietro quando si tratta di fare mezzogiorno.
Altra storia è il remix a firma Okee Ru di “Example”, che stravolge totalmente il mood della versione originale: la ritmica è meno decisa ma più veloce e il synth acid, che la attraversa per tutta la sua durata, la rende nervosa quanto basta. Si tratta di una bella marcia, trascinante e cattiva al punto giusto. È lei la traccia che preferiamo di questo “welcome back EP”.