Bosconi e i Minimono sono tra i talenti nostrani di cui andiamo più orgogliosi, come italiani: va da sé che una loro prova sulla distanza lunga di un album, anche se rilasciato in due EP separati a una ventina di giorni di distanza l’uno dall’altro, si meriti la nostra attenzione nel marasma di uscite che affollano quotidianamente il mercato.
Se poi l’attenzione si dimostra essere assolutamente meritata, noi ovviamente non possiamo che gioirne: “Theory Of Strings”, infatti, è esattamente quello che ci vuole in questo periodo dell’anno, con le giornate che si accorciano in maniera visibile e la temperatura che inizia, inesorabilmente, a calare: groove sbilenchi ma che non lasciano scampo e il marchio di fabbrica di Ennio Colaci e Fabio Della Torre, quel suono vagamente jazzeggiante che riporta alla mente pensieri di sole, estate e party open air.
Di solito non è un buon segno se in un album non si è in grado di indicare “la” traccia, quella migliore delle altre, indice generalmente di un album tutto sommato anonimo e senza picchi: in questo caso, invece, non sapremmo consigliarvi una sola delle otto tracce semplicemente perché sono tutte meritevoli, ognuna a modo suo; dalle chitarre di “Meningi” e “Back In DC” al mood più house di “Get That Groove” e “Forty Degrees”, dal passo più rilassato di “Rewind” e della title track ai suoni “raw” di “Actually” e “Still Mine”
Non ci sono tracce protagoniste e riempitivi in quest’album, c’è solo tanta musica di qualità, fenomeno tutt’altro che raro su Bosconi Records e nella discografia dei Minimono.