MIT cambia formula, abbandona il cartellone “prepotente” e torna ad essere una dimensione più intima. Quasi un ritorno alle origini, le stesse che l’hanno reso per molti una nota positiva e in contrasto con quello che Roma aveva da offrire negli ultimi anni. Perché finita l’era Dissonanze proprio l’appuntamento all’Auditoritum, nel tempo, era diventato per molti un modo per ritrovare certe sensazioni difficili ormai da recupere altrove. Lo abbiamo dichiarato anche noi, più volte: MIT, finalmente aria fresca!
E allora cos’è successo? Noi qualche domanda ce la siamo fatta. Sarebbe stato troppo facile fare finta di niente, soprattutto seguendo i loro comunicati, che prima contestualizzavano l’evento tra i grandi festival europei per poi quest’anno voltare le spalle, descrivendosi come una realtà completamente diversa (“…in favore di una forma più leggera e fruibile: eventi speciali, difficilmente replicabili, ad esempio, in uno dei grandi festival europei che radunano centinaia di artisti ogni anno…“).
Qualunque sia il motivo dietro la “scelta” di ridimensionarsi, fortunatamente la qualità artistica rimane inalterata (almeno nei pochi act presenti quest’anno). E infatti il primo appuntamento di questo nuovo format porta per la prima volta dal vivo a Roma, Fat Freddy’s Drop che proporrà il suo suono eccezionale ed ibrido, impastato di dub, soul, funk ed elettronica. Presentando in Cavea, in anteprima, il nuovissimo ed atteso album Blackbird.
Ad aprire la serata invece sarà MARTUX_m, nome d’arte del producer e sperimentatore Maurizio Martusciello, e la sua Crew, formata insieme a Zeno aka Enzo Varriale e Kocleo aka Gianpasquale Rina, presenterà in prima assoluta il nuovo disco pubblicato dalla Parco della Musica Records Imagine, un omaggio a John Lennon che non è, come dice lo stesso Martux_m “una cover della canzone probabilmente più famosa del rock ma un album di suoni pensato sul testo di una sola canzone”. Insieme a lui daranno vita al progetto il trombettista norvegese Nils Petter Molvaer, stella fra le più note e luminose del jazz internazionale, il sassofonista Francesco Bearzatti, nominato dall’Académie du Jazz Francais come miglior musicista europeo 2011, e il chitarrista norvegese Eivind Aarset, grande protagonista del nu-jazz di matrice nordeuropea.
Se non siete a Roma, o semplicemente non potrete essere all’Auditorium, l’evento sarà trasmesso live in streaming da Telecom a questo indirizzo. Se invece parteciperete potrete interagire durante la serata con Twitter @telecomitaliatw