“We don’t yet know when we will continue with Moderat, and we also can’t say ‘if” in parole povere “Non sappiamo quando e se torneremo”. Basterebbe questa frase per spiegare l’apprensione che stanno dimostrando i fan della band nelle ultime ore. Frase estrapolata dall’intervista rilasciata per la webzine LOLA dove Gernot, Sebastian e Sascha (Modeselektor e Apparat se preferite) fanno il punto della situazione spiegando come il trio Moderat si sia trasformato da progetto con il quale recuperare la propria individualità a qualcosa da cui sfuggire, da cui devono assolutamente prendersi una pausa. Ad oggi l’ultimo live in programma è quello del prossimo 2 settembre a Berlino che loro stessi definiscono come “la fine di un’era”.
Dichiarazioni a cui troviamo subito valide giustificazioni: una trilogia di album in studio, un live cd, una manciata di EP e remix spalmati in tredici anni di attività dimostrano come, i Moderat, non si siano mai sentiti obbligati o troppo affrettati nel produrre nuova musica. A questa loro caratteristica aggiungiamo l’impegno e l’intensità con cui hanno affrontato l’ultimo tour, prolungandolo di quasi un anno rispetto a quanto inizialmente annunciato e registrando il sold out in gran parte delle loro performance. Detto questo, non ci sembra il caso di gridare alla tragedia. Noi, a dirla tutta, crediamo che questo sia un semplice arrivederci e non un addio e, le solite voci di corridoio, confermano questa nostra ipotesi. Il consiglio che possiamo darvi è di seguirli nei due live italiani in programma l’11 agosto al Parco Gondar e il 31 agosto ad Home Festival. Occasioni da non perdere in cui bisogna arrivare preparati: qui la nostra intervista dopo l’uscita di “III” e qui un contenuto esclusivo, l’intervista al collettivo Pfadfinderei da sempre loro ombra nei live.
Moderat, arrivederci! Ne siamo sicuri.