L’house francese, quella che va dalla fine degli anni novanta ai primi del nuovo secolo, su di me ha sempre avuto un fascino enorme. Forse più di qualiasi altro filone, il french touch non mi stancherà mai, i campioni vocali, l’utilizzo continuo di filtri e artisti geniali come Alan Braxe, Benjamin Diamond e il duo Guy-Manuel de Homem-Christo/Thomas Bangalter (anche noti come Daft Punk) li porterò sempre nel mio lettore musicale. Mi ricordo benissimo l’estate del 2000, non riuscivo a smettere di canticchiare il ritornello di Lady dei Modjo. Fu un successo enorme, tanto da scalare le classifiche più importanti del mondo… Romain Tranchart e Yann Destal si conobbero nel 1998 e decissero subito di dare inizio al progetto Modjo. Oltre a Lady pubblicarono anche altri singoli di successo che ovviamente però non ebbero la stessa risonanza del primo gioiellino. Nel 2001 pubblicarono il loro primo ed unico album, un’anno dopo sciolsero definitivamente il progetto. In pochi sanno però che la base di Lady è tutt’altro che Francese, ma ha origini ben più distanti e soprattutto famose.. Infatti non è altro che un campione preso da Soup For One degli Chic. Io questo l’ho scoperto solo quanlche anno dopo… e non vi nascondo che ogni tanto dalle mie casse esce anche la versione originale.
Antonio Fatini
Co-fondatore di Soundwall, creativo per lavoro, pigro per gioco. Partorisce idee con la stessa velocità con cui si stanca di un brano di cui si innamora. Le sue playlist non hanno un senso logico, si fanno trasportare dall'umore.
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