Nessun appassionato di musica elettronica che si rispetti può fare a meno di portare una certa dose di rispetto a una città come Detroit. Tra neve, fabbriche abbandonate e degrado sociale, negli anni ’80 la Motor City è stata teatro di una delle più grandi rivoluzioni culturali della storia musicale moderna. In un documentario, uno dei protagonisti di quegli anni, Derrick May, disse che è la genialità delle idee a colmare il vuoto lasciato dalla povertà. L’avvento della techno, di quei suoni così crudi e aspri, quasi volti ad esasperare la difficile condizione di vita del tempo, ha reso Detroit un nuovo punto di partenza nella scena statunitense, fino a quel momento ancora figlia della disco e del periodo Hippie. Niente sarebbe più stato lo stesso. Ed ogni anno, per un weekend, Detroit come allora ritorna ad essere il centro del mondo, con tutti i suoi problemi ancora irrisolti ed il suo fascino prettamente underground. A partire dal lontano 2000 viene organizzato il DEMF (Detroit Electronic Music Festival), oggi chiamato Movement, che raccoglie nella moltitudine di feste organizzate un quantità spropositata di artisti internazionali e leggende locali.
Una versione di casa nostra del Movement si tiene anche da qualche anno a Torino, ma ciò che stiamo trattando ora è qualcosa che va ben oltre un bilione di persone stipate come sardine dentro un palazzetto. Qua si parla di roba grossa, di una città intera che si mette il vestito buono e le scarpe della festa, pronta a dare il benvenuto ai tantissimi clubbers che la affollano e a far passare il messaggio che quel che è stato non è un semplice ricordo ma una vivida realtà.
Come da ormai molti anni gli stage dell’evento principale (che si tiene all’Hart Plaza per una durata di tre giorni) vedranno come curatori la prestigiosa Red Bull Music Academy, autentico talent scout di fenomeni e suoni innovativi, e Beatport, dominatore assoluto nella distribuzione digitale di musica. Inutile dirvi che hanno in serbo molte sorprese anche per questa edizione.
Volete qualche esempio? Andate su movement.us, scommetto che non rimarrete delusi!