Parlare di cosa sia il Movement a voi, fedeli lettori di Soundwall, ci sembra davvero riduttivo. Sono ormai undici le edizioni che, tra alti e bassi, hanno affermato il cugino del festival made in Detroit anche qui nel nostro paese.
Movement è un brand mondiale, un’industria dell’intrattenimento che spesso tendiamo sommariamente ad associare ad un logo, ad un evento, ad un “ dobbiamo andarci” come per altri festival o marchi altisonanti. Si va al Movement ok, ma dietro lo spettacolo cosa c’è?
Innanzitutto c’è una line up che trovate qui completa e ricca. Dategli un occhio, autonomamente, così evitiamo l’ennesima “lista della spesa”. Vogliamo giusto segnalarvi la presenza di Derrick May e Jeff Mills a sottolineare lo stretto legame con la Motor City, la prima volta di Sven Väth al festival (strano ma vero), uno stage affidato al trio Apollonia e poi, con orgoglio italico, quell’Ilario Alicante amatissimo in zona Lingotto.
Gia perché Movement si terrà, come avvenuto negli ultimi anni, al centro espositivo Lingotto Fiere. Torino continua ad apprezzare ed incentivare la musica nel formato festival e questo, finalmente, le sta restituendo ottimi feedback. Forse non sapete che è l’unica città italiana inserita nella lista “52 places to go in 2016” stilata dal New York Times dove, oltre ad elogiare il Museo Nazionale del Cinema e quello Egizio, si parla proprio di festival musicali.
Facile, direte voi, il Movement nasce in America e il New York Times gli fa i complimenti. Sbagliato. Questa del 2016 sarà la prima edizione con il patrocinio della Commissione Europea, che per la prima volta conferirà questo riconoscimento ad un evento simile in Italia. Perché? Perché un festival come Movement non arriva in città con una one-night e poi scompare ma ha saputo costruirsi un articolato intreccio di eventi. Ad esempio coinvolgendo il Politecnico con “Musica, tecnologie e creatività digitale” dove si discuterà e ci si confronterà, andrà a sedersi ad un tavolo con le istituzioni per creare “Movement Mobility & Hospitality System” per farvi stare comodi e sicuri anche dopo qualche birra di troppo.
Dal 22 ottobre si parte con Movement preview con Martin Buttrich, DJ QU, Kenny Larkin e i workshop di cui vi parlavamo prima, di cui potete trovare qui il calendario dettagliato. Il 31 Ottobre, dopo un anno di attesa, tornerà invece il main show; quest’anno vi abbiamo parlato del dietro le quinte, di quello su cui spesso non riflettiamo comprando un semplice ticket. Adesso tocca a voi ripagare l’impegno degli organizzatori. Movement Torino 2016, si va.
Marco Del Sasso
Legato al mondo del clubbing e a tutto quello che può essere definito musica elettronica non rifiuto l’ascolto di altri generi. Ho iniziato a scrivere di musica per gioco, oggi con più passione e interesse cerco di approfondire questo aspetto. L’energia della consolle mi aiuta a tenere attiva la mia curiosità musicale. Buona lettura.
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