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[tab title=”Italiano”]Oizo è Oizo. Fanculo la musica, le intuizioni e gli stili musicali. Se parli con Oizo, vuoi che venga fuori il personaggio. Lo vuoi vedere ribelle, sfacciato, sconsiderato. Lo vuoi sentir rispondere ai suoi stessi folli quesiti, quelli con cui ha popolato una pagina intera del booklet di “Moustache” (recuperatelo, quell’album. Recuperatelo, quel booklet). Vuoi vedere la sua faccia quando gli chiedi “cos’è la musica normale?” È “Flat Beat“, quel loop tiratissimo che ti ha reso famoso, tuo malgrado? O è la musica che hai prodotto dopo, che quasi ti ha messo in rottura con Garnier e la sua F Communications? Ora che sei alla Brainfeeder di Flying Lotus fai musica normale? È normale l’album che sta per uscire, “The Church“? No. Non può esserlo. Sarà di nuovo un ammasso sconclusionato di beat, sferzate electro e asimmetrie infernali. Sarà di nuovo un’ora e passa di ascolto che ti sfianca il cervello e si rifiuta di suonare comprensibile. Sarà di nuovo l’Oizo che amiamo davvero. Mezzo filosofo, mezzo matto. Pura imprevedibilità.
Novembre è il mese in cui ritorni con un nuovo album, “The Church”. Dicci perché la chiesa e in cosa quest’album è diverso dai precedenti.
“La Chiesa” è solo un titolo figo per questo disco. Non sto cercando di essere provocatorio o di far ridere. È un titolo che suona bene per il nuovo album. In realtà non è cambiato nulla. È sempre la stessa robaccia. Ma la adoro.
A sentire le prime tracce estratte dal disco sembrerebbe un ritorno alle forme imprevedibili e alle atmosfere folli che rappresentano la tua caratteristica principale. È di nuovo il parco giochi della tua pazzia, come era stato “Moustache”?
Far musica è sempre un parco giochi per me. Mi piace sorprendere me stesso. Ero su un mood molto diverso quando feci “Moustache”… era un periodo differente…
Domanda estratta direttamente dal booklet di “Moustache”: ti piace la musica normale? Qual è la musica normale?
In realtà mi piace molto la musica normale. La musica normale è la musica che ascolti alla radio, senza sapere il nome dell’artista. Io non compro mai musica normale.
Devo confessarti una cosa: abbiamo recentemente selezionato dieci album degli ultimi 30 e passa anni che testimonino la natura sfuggente della techno, e ho voluto metterci in mezzo “Moustache”. Ora mi aspetto che tu mi di a qualcosa del tipo: “La mia musica accostata a Jeff Mills e Villalobos? Sei impazzito?“
L’idea non mi disturba. Almeno finché nella lista non ci sono anche gli Swedish House Mafia.
C’è una storia su di te che ancora gira. e che ti ha reso una sorta di icona ribelle dei nostri tempi. Riguarda “Moustache” e la prima reazione della F Communication, nella persona di Laurent Garnier, che lo ha rifiutato come “inascoltabile”. Dicci di più su quell’incidente.
Laurent Garnier odiò quel disco quando lo ascoltò la prima volta, ma pensò fosse figo pubblicarlo nella sua label. Me lo ricordo mentre diceva: “Lo detesto, è insopportabile. Pubblichiamolo.” La Fcom era una label di techno pura. “Moustache” era probabilmente troppo ostile o troppo folle per loro.
Sempre dal booklet di “Moustache”: c’è qualche differenza tra 15 secondi di drum beat e un paio di forbici?
Le forbici possono tagliare il beat. Il beat non può tagliare le forbici.
Mi sono accorto che nel 2014 i giornalisti parlano ancora di te presentandoti come “quello di Flat Beat” o “quello che si è evoluto da Flat Beat“. Dicci la verità, quanto ti infastidisce la cosa?
Lo sappiamo tutti, “Flat Beat” è stato un terribile incidente. Quello stupido loop non era stato pensato per diventare una hit. È per questo che è una storia tanto divertente.
Senti di esprimere meglio la tua unicità come producer, come regista cinematografico o come dj?
Non lo so. So solo che come dj faccio schifo.
Dal booklet di “Moustache”: pensi che i computer capiscano la poesia?
Loro ovviamente sì. Noi invece no.
Dove è meglio ascoltare la tua musica? Dacci i tuoi suggerimenti.
In macchina, è sempre il posto ideale per ascoltare qualsiasi tipo di musica. Il nuovo album suona al meglio nelle Jaguar, nelle Land Rover e nelle Honda.
Ultima domanda, ancora dal booklet di “Moustache”: sei un frustrato? Pensi che la musica possa aiutarti? Perché?
Essere umani è frustrante. Siamo così limitati, stupidi e inutili… La musica aiuta un poco. Ma restiamo lo stesso dei merdosissimi animali. I cani son molto meglio.[/tab]
[tab title=”English”]Oizo is Oizo. Fuck the music, fuck inspirations and musical styles. When you talk with Oizo, you want to play with Oizo’s character. You want to see him, rebel, insolent, inconsiderate. You want to hear his answer to the questions made by himself, that ones that filled a full page on the booklet of his album “Moustache” (take that album back again. Take that booklet back again). You wanna see his face when you ask him: “What is normal music?“. Is it “Flat Beat“, with that sick loop that made you famous, in spite of… well, you? Or it’s the music that you produced later, that led you to almost break up with Laurent Garnier’s FCommunications? Do you make normal music now, on Flying Lotus Brainfeeder? Is your forthcoming album “The Church” normal? No. It cannot. Will be again an insane bunch of beats, electro lashes and asymmetries from hell. Will be again an hour of music that exausts your brain and refuse to sound understandable. Will be again the Oizo that we really love. Philosopher for an half, crazy for the other half. Totally unpredictable.
Next November is the month of the release of your latest album “The Church”. Tell us why the church, and how does the album differs from the previous ones.
“The Church” is just a cool title for this record. I’m not trying to be provocative or even funny. This title just sounds right for my new album. Nothing changed really, still the same old bullshit… But I love it.
Listening to first tracks extracted from The Church, it seems a coming back to the unpredictable shapes and insane moods that represent your main character. Is it again a playground for your madness, like “Moustache” was?
Recording music is always a playground for me. I like to surprise myself. I was in a very different mood when i did “Moustache”… it was a different moment…
Question taken directly from “Moustache”‘s booklet: do you like normal music? What is normal music?
I actually love normal music. Normal music is the music you hear on the radio, without knowing the name of the artist. I never buy normal music.
I have to confess you something: we recently selected ten albums of last 30+ years in order to prove the elusive nature of the history of techno music, and I wanted “Moustache” between them. Now I expect that you say something like “My music close to Jeff Mills and Villalobos? Are you crazy?“
I’m fine with the idea. Unless Swedish House Mafia is on the list too.
There is a story that people still tell, that made you something like a rebel icon of our times. It’s about “Moustache” and the first reaction of F Communication, that refused it as “unlistenable”. Can you tell us more about that incident?
Laurent Garnier hated the record when he first listened to it, but he thought it was really cool to put it out on his label. I remember him saying ‘I hate it, it’s unbearable, let’s put it out’. Fcom was like a straight-techno label. “Moustache” was probably too rough or too wild for them…
From “Moustache”‘s booklet: is there a difference between 15 seconds of a drum beat and a pair of scissors?
The pair of scissors can cut the beat. The beat can’t cut the scissors.
I’ve seen that still in 2014, journalists talk about your music introducing you as “the one of Flat Beat” or “the one that moved on from Flat Beat“. Tell us the truth, how much does it annoy you?
We all know “Flat Beat” was a crazy accident. This stupid loop wasn’t supposed to be a number one hit. That’s why this story is so funny.
Do you feel to express better your uniqueness as producer, as movie director or as dj?
I don’t know. I suck as a dj, that’s all i know.
From “Moustache”‘s booklet: Do you think computers understand poetry?
Of course they do. And we don’t.
In which context is better to listen to your music? Tell us your suggestions.
A car is the best place to listen to any music i think. My new album “The Church” works really well in Jags, Land rovers and Hondas.
Last one, again from “Moustache”‘s booklet: are you frustrated? Do you think music can help you? Why?
It is frustrating to be a human. We’re so limited, so dumb and so useless… Music helps a little bit. But still, we’re a shit animal. Dogs are much better.[/tab]
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