Duo italiano. MTD nato e cresciuto nel tranquillo Mantovano, Tracy anche, tra il Mantovano e il Veronese. Ragazzi determinati, che quasi due anni fa hanno dato alla luce la Sonntag Morgen, etichetta digitale che ha cominciato da subito a proporre materiale particolare e molto interessante. Come molte delle storie che potete sentire in giro, i due si conoscono da molto giovani, e il tutto comincia nei club, perchè è proprio frequentando insieme i club che i due decidono che quella sarebbe stata la strada da prendere. E così arrivano i primi acquisti nei negozi di dischi, i primi pomeriggi nelle camere ad ascoltarli e a metterli a tempo. E ciò che nasce dal vinile, prima o poi torna al vinile. Ed ecco che, da poco tempo a questa parte, la SM diventa anche vinilica. Sul disco sono presenti due tracce originali dei padroni di casa e i due relativi dub-tool. Il che giustifica anche la lunga assenza dei due dal catalogo digitale.
MTD mostra sempre la sua anima profondamente industriale, dovuta chi lo sa, magari a qualche esperienza di vita. La sua “Motion” è un brano muscoloso con profonde venature di ferro e metalli di vario tipo. I riverberi molto accentuati costruiscono un ambiente simile ad un capannone, ma non di quelli abbandonati, di quelli vecchi sì, di quelli risalenti al miracolo italiano degli anni ’60, ma ancora in piena attività. Il dub-tool della stessa, è basato più o meno sulle stesse atmosfere e gli stessi timbri, ma adagiati su una struttura più fluida, meno muscolosa, ma più scorrevole.
Tracy confeziona “Ann”. Il titolo suggerisce una vena romantica. Ed è esatto. Il disco è pieno di carica emotiva, dovuto non tanto agli ambienti e ai pad che di fatto sono quasi assenti, ma alla scelta delle percussioni e della programmazione delle stesse, che conferiscono al brano un che di solenne, come durante un qualche tipo di rituale, come se fosse uno strumento di venerazione. Ritmica spezzata dai tratti decisamente “cinematic”, per una traccia che potebbe essere tranquillamente la colonna sonora di una narrazione video. Dub-tool anche qui in 4/4, più scorrevole, più suonabile (per i meno coraggiosi), per completare comunque un opera degna di nota.
I tempi sono duri, questo è vero, ma c’è ancora qualche vinile che vale la pena di comprare. Questo è uno di quelli. Buon ascolto!