Dal 3 al 5 agosto prossimi, nella splendida cornice del borgo medievale di Vico del Gargano, torna il Mukanda Festival!
Un bellissimo video, pubblicato pochi giorni fa, descrive, con uno stile minimale quanto efficace, l’essenza di questa seconda edizione del festival, sotto l’inciso “musica, arti e pietre dure”. Pietre dure? Direte voi, ebbene, il riferimento è alla cittadella “pietrosa” in provincia di Foggia che ospita la rassegna, un luogo ricco di fascino e di storia che fa parte dell’associazione I Borghi più belli d’Italia. La scelta di questo territorio è dettata dall’espressa intenzione di riqualificare il centro storico di Vico del Gargano, attraverso una linfa creativa del tutto nuova, coinvolgendo nel progetto architetti, musicisti e artisti, sia locali che della scena nazionale ed europea. Sarà una tre giorni sotto il segno del ritmo e dell’inventiva più eclettica, garantite dalla direzione di un agitatore culturale d’eccellenza che risponde al nome di Raffaele Costantino (MusicalBox – Rai RadioDue).
Ma veniamo alla musica, il termine “mukanda” si ispira al rito di passaggio all’età adulta nella cultura del popolo africano “Ndembu”, quindi potete bene immaginare come il cuore pulsante del festival sia rappresentato dall’afrofuturismo o, per meglio dire, dal retrofuturismo di matrice africana. Un aspetto da tenere in considerazione, però, è proprio l’intenzione di sfumare quanto più possibile i confini tra generi – ce n’è ancora bisogno, non finiremo mai di apprezzare ogni istanza che porti al superamento dei vecchi steccati in musica – proponendo un calendario che è perfetta sintesi tra la ricerca e il ritmo, tra antico e contemporaneo (che odora di futuro).
E’ così che si alterneranno sul palco, tra gli altri, i talenti che rispondono al nome di Nickodemus (per lui è stata coniata la definizione “dance globale”), DJ Khalab (pioniere dell’afrofuturismo, recentemente intervistato proprio sulle nostre pagine), Anchorsong, (“downtempo” made in Japan), Felix Laband (un mix di battiti primordiali, classica e jazz), President Bongo (e la sua affascinante brezza jazz-elettronica), Larry Gus (psichedelia pop) e Kalifa Kone (“cosmo-folk”).
Come se non bastasse, il centro storico di Vico del Gargano diventerà un vero e proprio circuito di “street food”, allestito in collaborazione con Slow Food Puglia, e saranno organizzati dei “talk” con professionisti di settore nei quali si discuterà di afrofuturuismo e dinamiche artistiche correlate e di architettura in senso lato ma anche riguardo lo specifico settore del recupero urbano, considerando le possibilità offerte delle nuove tecnologie, senza dimenticare le nozioni provenienti dai saperi tradizionali.
Non vi resta che visitare il sito ufficiale per ogni altra eventuale informazione; continuate però a seguirci che a breve pubblicheremo interviste esclusive ai protagonisti del festival.