Inseguire Mykki Blanco è stato un duro lavoro, dobbiamo ammetterlo. Vuoi gli impegni, vuoi il suo modo di essere sopra le righe fatto sta che le cose sono andate un po’ per le lunghe. Finalmente concludiamo e, nel momento in cui trascriviamo quest’intervista, Donald Trump viene eletto come quarantaciquesimo presidente degli Stati Uniti. Casualità direte voi, non proprio diremmo noi. Perché Mykki ha da sempre lottato –più o meno garbatamente– per i diritti LGBT, per un uguaglianza che non c’è ancora, per dimostrare che un omosessuale sieropositivo può essere un’artista, un rapper valido combattendo le discriminazioni di sorta provenienti dalla società o dell’industria musicale. Ora, se siete qui a leggere un’intervista a Mykki dovreste quantomeno sapere che il caro Trump non ha intenzioni rosee per quanto riguarda l’ampliamento e il riconoscimento dei pari diritti per le coppie omosessuali e più in generale per chi fa parte di minoranze varie. Bene, questa è stata la reazione di Mykki alla sua elezione, riflettiamoci su, tutti. Tornando a noi, più in basso si parla del debut album, dei suoi live, dei temi che tratta e di chi sia realmente Mykki Blanco dismessa la maschera da performer.
Voglio iniziare con quella che potrebbe essere un’ultima domanda perfetta. “Mykki” è il tuo debut album, ma chi ti conosce sa che l’espressione “debut” non ti si addice; hai già fatto moltissime cose in campo artistico non solo come rapper ma anche come scrittore, performer e attivista. In questo album troviamo riassunte tutte le tue precedenti esperienze?
No. Non ti dico no per i contenuti perché è chiaro che discuto temi legati al mio passato, ai miei lavori precedenti, ma creare questo album per me è stata un’esperienza completamente nuova. Per la prima volta nella mia carriera ho avuto modo di seguire tutto il processo produttivo nutrendolo di me, scrivendo i testi e producendolo poi con Jeremiah Meece e Woodkid e, nell’ultima fase, editandolo come fosse una jam session. Questo lavoro è l’inizio di una nuova fase, con un nuovo approccio più organico e creativo nella produzione che voglio indubbiamente portare avanti, è la cosa migliore che abbia mai fatto. Mi ha dato la possibilità di essere un artista completo, di mettermi in gioco completamente, penso si capisca.
L’album è difficile da catalogare perché vario e mai banale, ricco di contaminazioni. Un mix tra pop, rap e trap che mi ha riportato ad artisti quali Drake, Kanye West, Missy Elliott o al nuovo album di Flume. Un lavoro che ti apre le porte del grande pubblico, sostanzialmente diverso dalle tue sonorità precedenti: lo consideri un reset o una evoluzione?
Evoluzione. Non sono cresciuto con l’idea di diventare un musicista, ma la musica è diventata il mezzo migliore per esprimermi. In essa posso racchiudere le mie idee riguardanti teatro, film, arte e performance, preso atto di questo ho dovuto per forza imparare a essere un musicista.
Un album musicalmente più facile come dicevamo poco fa, ma che si basa sempre sul tuo punto di vista delle cose, dei fatti che ti circondano e della tua vita. Rabbia, droga, amore e temi sociali spesso difficili da affrontare liberamente. Mykki Blanco continua a raccontarci questo?
Cerco di scrivere approcciandomi ai temi in maniera differente. Qui racconto delle mie lotte personali, parlo di argomenti più universali, di cose che mi piace condividere con i miei fans. A volte fantasiose ,altre tradizionali, ma che stimolino la mente del mio pubblico.
È ormai trascorso qualche anno dal tuo debutto come rapper: le cose sono cambiate, si sono evolute. Inizialmente il connubio rapper/gay aveva attirato l’attenzione dei più, è arrivato il momento del riscatto? Di far capire a tutti che Mykki non è solo un travestimento?
Mykki Blanco è un nome d’arte, come qualsiasi altro nome d’arte di qualsiasi altro performer.
Ultimamente sei stato qui in Italia per un paio di performance, lo show di Marcelo Burlon e il Festival Moderno. Da poco anche noi abbiamo una legge che tutela le unioni civili e l’amore gay, tue tematiche da sempre. Live come questi e artisti come te aiutano sicuramente la comunità LGBT ma qui, e non solo, c’è chi ancora non è pronto ad accettare (ricordo un tuo spiacevole episodio a Lisbona). L’arte può e deve essere un modo per combattere il pregiudizio?
L’arte dà forza e potere alle persone che, una volta assimilate queste due, riescono a trovare il coraggio di esprimersi, di creare una comunità. L’arte è uno dei tanti modi con cui la nostra società riesce a trovare punti in comune tra le differenze.
Ok, voglio chiederti anche dei tuoi video ma non so se chiamarli video, mi sembra riduttivo. Ultimo in ordine di pubblicazione “High School Never Ends” è un vero e proprio corto diretto da Matt Lambert. L’impegno e la cura che da sempre gli dedichi mi fa pensare che siano una parte fondamentale per comunicare dei chiari messaggi al tuo pubblico, è così?
I miei video sono sempre molto importanti. Sono una parte ben precisa della mia eredità creativa.
Curiosità: anche tu giovanissimo sei partito come Youtuber, almeno così ci racconta il web. Confermi?
No, non è affatto vero.
Tornando alle tue performance, sono sempre piene di energia e molto imprevedibili. Cerchi di coinvolgere il pubblico, di trasmettere completamente le tue sensazioni ed emozioni. Anche questo nuovo tour sarà basato su live “istintivi” o hai organizzato uno spettacolo più strutturato?
Assolutamente istintivi, è il modo migliore in cui riesco ad esprimermi.
Sei in tour, Stati Uniti poi Europa, stai girando video, campagne pubblicitarie e ricevi feedback positivi per l’album e per i tuoi live. Un periodo positivo per te dopo anni di duro lavoro, sei soddisfatto? Tempo fa avresti detto “The future is stupid”, è ancora così?
Sarò onesto, se ti dicessi che tutto questa è roba nuova per me mentirei. Fin dalla mie prime apparizioni ho ricevuto un mucchio d’interesse positivo e moltissime richieste dalla stampa. Questo è il motivo per cui tu oggi conosci la mia storia e non mi reputi uno sconosciuto. Avere riconoscimenti in campo musicale mi soddisfa, mi fa piacere sapere che il mio album è apprezzato e che mi sta facendo conoscere ad un pubblico completamente nuovo.
Non voglio rubarti altro tempo, voglio solo concludere con una domanda che – per me – si pongono in tanti. Ok le critiche, ok i successi, ok le lotte sociali, ok il rapporto con la droga, i live, il rap i mixtape… ma realmente chi è Mykki Blanco?
Mykki Blanco è uno che ama la tranquillità. Mykki Blanco ascolta prevalentemente Joni Mitchell, Erik Satie, Debussy o si gode il “puro” silenzio seduto su una sedia. Mykki Blanco ama lo sport e mangia cibi sani bilanciandoli giornalmente. Mykki Blanco ama nuotare nel mar Mediterraneo e ama farsi tatuare. Mykki Blanco sta scrivendo un libro riguardo la sua vita e sta pensando a nuove idee.
English Version
After long time i’m here write down this interview to Mykki while Donald Trump become the 45th president of USA. This is Mykki reaction on her fanpage: “If you plan on interviewing me and asking me questions about the US Election I will not answer them. It is my right not to answer them or participate in any discussion regarding the US Election. With multiple international news sources, websites, television channels & social media you have more than enough source material to gauge how the US election has affected its people. One of my primary agenda’s as an entertainer is to make work that 1. surpasses mainstream expectations of my identity politics as a queer/HIV positive person & 2. to infiltrate the mainstream with radical queer ideas. I will not pander to writers, publications, websites or interviewers who are just looking for another American to complain about our failed democracy, so in other words. Focus on my work & don’t fuck with me or don’t interview me at all.”
Have a good reading about Mykki Blanco.
I want to start this q&a with one could be the perfect last question. “Mykki” is your debut album but who knows you well know the word “debut” isn’t right for you; you’ve done a lot of things in the arts not only like as a rapper but as a writer, performer and activist. In this album we find collected all your previous experiences?
No, well I don’t want to say no because you and others may very well discover or see threads of my earlier works in this album but for me the creator this album is a completely new experience. This album was the first time in my entire career ever that I was able to nurture my creative process from writing it, to producing it with Jeremiah Meece & Woodkid to coming back and editing it to jam sessions. This album marks the beginning of a healthy cohesive creative process that I will continue to come back to, it’s why this album is overall better than any work I’ve made to date. I was allowed to wholeheartedly be an artist and I think it shows.
The album is really hard to catalogue because it is manifold, never boring and rich of influences. The right mix between pop, rap and trap take me back to some artists like Drake, Kanye West, Missy Elliott or new Lone album. For sure “Mykki” its more friendly for the mainstream audience, substantially different from your previous sound and work, you consider it a reset or an evolution?
Evolution. I didn’t grow up wanting to become a musician, but music has been the platform that has allowed me to create and bring my ideas about theatre and art & performance art and film to the forefront so I’ve had to learn how to become a musician.
An album “musically easier” as we said a while ago but always based on your own view of the things around you and your life. Anger, drugs, love and social issues often hard to discuss frankly. Mykki Blanco continues to talk us about that?
I try and write a few different ways, sometimes about my own struggles, sometimes about universal ideas and feelings I want to expose and share with my fans, sometimes fantasies and traditions turned on their heads for my audience.
Your debut as a rapper was few years ago, things have changed, they have evolved. Initially the strange combination gay/rapper had attracted the attention of more people, it’s time for the ransom? It’s time to make clear to everyone Mykki is not a mask?
Mykki Blanco is a stage name, like any other stage name from any other performer.
Lately you’ve been here in Italy for a few performances, the show by Marcelo Burlon and the Festival Moderno. Recently we also have a law that protects civil unions and the “gay love” some topics we often found in your productions. Esibitions like these and artist like you certainly help the LGBT community but here, and not only here (for example i remember your unpleasant episode in Lisbon), someone still not ready to accept that. Art can be and have to be a way to fight prejudice?
Art empowers people and when people become empowered they find a voice, a community. Art is one of the many ways we as a society find commonalities among the differences.
Ok, let me ask you something about your videos although it seems diminutive to call them just “video”. One of the last have caught my attention is “High School Never Ends”, a real short movie directed by Matt Lambert. Commitment and care that you always devote for have wonderful videos make me think they are a primary way to communicate a clear message with your fans, right?
My videos are always very important. They are a definite part of my creative legacy.
Curiosity: you too had a past as a Youtuber, the web tell it us. It’s true?
This entirely not true at all.
Step back to your performances, them are always full of energy and very unpredictable. You try to engage the public, to transmit completely your feelings and emotions. For the upcoming tour you have a most organized and structured show or it is always very instinctive?
Instinct, always, its a formula that works for me.
You are in tour around United States, then Europe, you shot videos and album advertising campaigns, continually receive positive feedback for the album and live. A positive period for you after years of hard work, are you satisfied? Long time ago you’d say “The future is stupid”, it still so?
Well to be honest I would be lying if I said this all felt new to me. When I first came on the scene I received a lot of positive attention and heap loads of press… Thats why you know who I am and are not just discovering me now, but it does feel good to have the establishment in music really acknowledge the album and its a great place to be while I still am exposing myself to brand new audiences.
Don’t want steal more of your time, just want to end this interview with a question useful both for your old fans and the newest admirers. Ok success, bad or good criticism, social struggles, ok the relationship with drugs, performance, the rap, the mixtape … but really who is Mykki Blanco?
Mykki Blanco likes lots of quiet. Mykki Blanco mostly listens to Joni Mitchell, Erik Satie, Debussy or sits in pure silence alone. Mykki Blanco likes physical activity and eating fresh foods in a mixer everyday. Mykki Blanco loves swimming in the Mediterranean sea. Mykki Blanco loves getting tattoo’s. Mykki Blanco is writing a book about his life, Mykki Blanco is thinking of new ideas.