E’ tempo di regali e io provo a stilare una mia personalissima selezione di quello che regalerei a qualcuno dei miei colleghi. Tanto il Natale è uguale per tutti, spero ci siano degli spunti utili anche per voi, perché durante questo periodo mi trovo sempre in difficoltà. Infatti se avete idee e suggerimenti segnalateli nei commenti, non si sa mai che riusciate a dare una mano a qualche anima in pena che non sa cosa mettere sotto l’albero di Natale…
A Marco potrei regalare una tazza Ghostly, il suo amato caffé americano avrebbe sicuramente un aspetto più invitante. Sono però convinto che l’unico modo per renderlo totalmente felice sarebbe questo “Deluxe Box Set” di RAM, non è mica colpa mia se i Daft Punk sono la sua ossessione.
Damir scrive di musica a 360°, ma pochi dei nostri lettori sanno che è un grande conoscitore di Hip Hop (ha anche scritto un bel libro sul tema) ed è per questo che sono sicuro apprezzerebbe da morire Behind The Beat: un libro fotografico che gli farebbe scoprire le case e gli studi dei suoi produttori preferiti, J.Dilla incluso. La prima stampa è andata sold out in pochissimo tempo e le copie si trovavano successivamente su eBay a prezzi stellari. Perché non approfittare della ristampa? Considerando però che Damir reputa i mezzi pubblici la sua seconda casa, un libro da tavolo non è il massimo. Forse dovrei puntare su qualcosa di più funzionale, un oggetto che ha fatto storia: l’iPod Classic. Il tempo passa, ma questo piccolo grande capolavoro rimane un evergreen, come la musica con cui Damir riuscirebbe a riempire i suoi 160gb di memoria.
A quello smanettone di Raibaz regalerei un Pokketmixer così anche in trasferta potrebbe collegare tutti i suoi device e dare vita ad uno dei suoi set amatoriali. Considerando poi che Spotify sta adottando una politica abbastanza strana con i suoi utenti premium gli regalerei anche una gift card Deezer, magari si trasforma in una piacevole scoperta.
Matteo sta cambiando casa, una parete vuota ci sarà sicuramente, cosa potrebbe riempire quel vuoto cosmico? Un bel poster di André! Peccato che quelli più interessanti siano andati sold out nel giro di qualche giorno. E allora potrei colorargli il divano con questi cuscini a forma di amplificatore, o regalargli un paio di Art Vinyl: sicuramente più di una perla della sua collezione meriterebbe un posto in prima fila.
Io ed Emiliano siamo molto simili, dei collezionisti incalliti. Ci piacciono le piccole cazzate (che purtroppo hanno un prezzo tutt’altro che piccolo), per questo sotto l’albero gli farei trovare questa limited edition dei Massive Attack: un boxset in cui troverebbe un vinile con una track unreleased ed un libro di 400 pagine in cui 3D spiega tutta l’arte del gruppo inglese. Solo 350 copie al mondo, credo che mi dovrò sbrigare.
A quel girandolone di Dask regalerei questo special pack del Primavera: abbonamento per i giorni del festival, libro ufficiale, compilation in cassetta (conosciamo tutti la deriva “hipster” del festival, a quanto pare anche loro), quaderno, tazza e adesivi. Per lo stesso prezzo del singolo abbonamento, questo pack è la soluzione ideale per tutti gli appassionati. Se poi consideriamo che 10 di questi pack contengono una “silver card” che garantisce l’ingresso all’edizione 2015 e una “gold card” che garantisce un vip pass per l’edizione 2015, stuzzicare la fortuna non costa nulla. Se invece il budget non mi dovesse bastare potrei regalargli una serie (figurati se gliene basta uno solo…) di questi simpaticissimi diari per conservare i biglietti dei festival a cui ha partecipato.
Dimitri si muove spesso, per lavoro, più che per piacere. Come tutti noi è un patito di musica, ma non trasporta vinili, da buon social media manager porta sempre con se il suo laptop. La borsa dei dischi della Carhartt x UDG potrebbe fare comunque al caso suo: bel design, solidità e qualità. La più piccola della serie sarebbe perfetta per spostarsi con tutto il necessario. Se poi fosse anche un dj, non ci penserei due volte. Disponibile in diversi colori e formati, per ogni tipo di esigenza e dj.
Carlo si è appena trasferito in Germania, si muove spesso tra casa e ufficio, sempre con le cuffie al collo. Ne ha un bel paio, altrimenti avrei pensato a queste. Io però amo le persone che condividono la propria musica, potrebbe iniziare a farlo anche lui… attualmente il mercato è invaso di piccole casse bluetooth: le più belle rimangono quelle della Jawbone (in tutte le sue versioni, anche il più recente Mini Jambox). Se invece dovessi puntare sulla qualità, senza guardare al nome del brand (evito i vari Bose & co.) punterei al giusto equilibrio tra qualità/prezzo e gli regalerei questo piccolo Logitech. Tiene bene i bassi ed ha un bel design. Certo, il sogno proibito rimane il Beolit 12, non è per niente portatile, ma è bello. Bello impossibile [cit].
Mattia si meriterebbe questo bel boxset firmato LateNightTales, dieci anni dentro un cofanetto. Il sogno di molti. Se poi non dovesse bastargli è uscita anche la versione digitale, aggiornata con gli album usciti dopo il 2012. Ma vuoi mettere la sensazione di avere tra le mani tutti quei cd? Leggere i booklet, ecc… si, è il regalo giusto per Mattia.
E io? Ve l’avevo detto, il Natale è uguale per tutti e c’è sempre qualcuno che rimane senza regalo.