Sarà l’olandese Joris Voorn a selezionare e mixare la release numero 83 della collana Fabric in uscita il prossimo 21 agosto. Ok, fin qui nulla di particolare, direte voi, ma sbirciando nella tracklist questo nuovo mix Fabric ha subito attirato la nostra attenzione, perché? Presto detto: al suo interno Joris Voorn ha racchiuso 65 (sessantacinque!) tracce.
Grazie all’utilizzo di Ableton e soprattutto di tutta la tecnica che da sempre mette in mostra nei suoi dj set, Joris ha ridotto le varie track in campioni e sample che sovrapposti e incastonati a dovere creano nuovi brani. Quindi troviamo produzioni di Howling, John Tejada e Martin Aquino dare vita alla traccia numero cinque, Sebastian Mullaert, Art Of Tones e Awanto 3 nella sedici, o ancora Donnacha Costello, Van Bonn e Plastikman nella traccia tre, giusto per darvi qualche esempio.
Lo stesso Plastikman aka Richie Hawtin, l’uomo che da sempre mette la tecnologia a servizio della musica (dividendo il pubblico tra fan e hater…), aveva già proposto qualche anno fa (2005) qualcosa di simile; il suo “DE9: Transitions” era anch’esso un mix che era un po’ anche un album, un insieme cioè di sample tagliati da varie produzioni rimescolati per creare qualcosa che fosse, allo stato dei fatti, qualcosa di nuovo e, ai tempi, inedito.
Ecco che quindi aspettiamo l’uscita di questo “Fabric 83” con più attenzione del solito, per capire se ci sarà la giusta dose di originalità o se il biondo Voorn ha soltanto preso l’ispirazione dal biondo Hawtin sfruttando tutte le semplificazioni che la tecnologia ha regalato in questi 10 anni senza però aggiungere nulla di originale, creativo, sorprendente. Concedeteci poi di chiudere con un ultima riflessione: un “semplice” mix a cura di Joris Voorn avrebbe avuto il giusto hype e accontentato tutti i fedelissimi della “Fabric Series”? Forse no. Vediamo se questa strada di inventarsi format particolari resta un’eccezione o rischi di diventare una (necessaria?) pratica per il futuro.